Versione originale in latino
In senatu verba facienti dictum est: "Non intellexi," et ab alio: "Contra dicerem tibi, si locum haberem." Interdum ob immodicas disceptantium altercationes e curia per iram se proripienti quidam ingesserunt licere oportere senatoribus de re p. Loqui. Antistius Labeo senatus lectione, cum vir virum legeret, M. Lepidum hostem olim eius et tunc exsulantem legit interrogatusque ab eo an essent alii digniores, suum quemque iudicium habere respondit. Nec ideo libertas aut contumacia fraudi cuiquam fuit.
Traduzione all'italiano
Mentre parlava in Senato uno gli disse: "Non ho capito" e un altro: "Ti replicherei, se me ne dessi il tempo." Talvolta, poiché i dibattiti si facevano troppo violenti, egli usciva dalla curia pieno di collera e alcuni gli gridavano dietro che ai senatori era consentito di discutere sulle questioni dello Stato. Durante la selezione dei senatori, quando ciascuno doveva scegliersi un collega, Antistio Labeone designò M. Lepido, un tempo nemico di Augusto e allora in esilio; sentendosi chiedere da Augusto se non ve ne fossero altri più degni, rispose che ciascuno aveva la propria opinione. Ciò nonostante, nessuno venne punito per la sua franchezza o per la sua ostinazione.