Versione originale in latino
[...] Quarundam rerum initia in nostra potestate sunt, ulteriora nos vi sua rapiunt nec regressum relinquunt. Ut in praeceps datis corporibus nullum sui arbitrium est nec resistere morarive deiecta potuerunt, sed consilium omne et paenitentiam inrevocabilis praecipitatio abscidit et non licet eo non pervenire quo non ire licuisset, ita animus, si in iram amorem aliosque se proiecit adfectus, non permittitur reprimere impetum; rapiat illum oportet et ad imum agat pondus suum et vitiorum natura proclivis.
Traduzione all'italiano
[...] Di certe cose, gli inizi sono in nostro controllo, il seguito con la sua forza ci trascina via e non ci lascia ritorno. Come i corpi abbandonati nel vuoto, lasciati cadere, non hanno potere su se stessi oppure resistenza, perché il precipitare irrevocabile esclude ogni consiglio e pentimento e non è più lecito non finire là dove sarebbe stato possibile non andare, così l'animo, se si getta nell'ira, nell'amore e nelle altre passioni, non permette più di frenare l'impeto: occorre che lo trascini e lo porti fino in fondo, il suo stesso peso e la natura del vizio, propensa al basso.