Versione originale in latino
Ranae, cum in liberis paludibus viverent, clamore magno regem ab love petiverunt ut vi mores moderaret. Pater deorum risit atque illis dedit parvum tigillum: id subito terruit pavidum ranarum genus. Sed cum ranae, timore posito, regem inertem vidissent, iterum ad lovem venerunt alium regem petitum. Tum luppiter misit illis hydrum: hic dente aspero ranas corripuit et frustra ranae mortem fugiebant quia novus et terribilis rex omnes vorabat. Sed luppiter ranis stultis dixit: "Quia non amavistis pristinum bonum, nunc malum habete".
Traduzione all'italiano
Le rane che vivevano libere nella palude desideravano frenare i costumi della loro repubblica, perciò chiesero un re a Giove. Il dio mandò loro un piccolo pezzo di legno. Questo cadde subito nello stagno e atterrì le rane con il suo rumore. ma poco dopo, quelle ricevettero l'anima e dissero: "codesto re è ridicolo e inutile" per quel motivo chiesero un altro re a giove. Il padre degli dei mandò a quelle un serpente acquatico: subito questo con aspro dente divorò le rane. Le rane per questo non sopportavano il male e chiesero aiuto a Giove. Allora Giove: "questo male" disse "vi è degno: infatti rifiutaste il bene!"