imbrendino
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Versione originale in latino


L. Iulio Caesare, C. Marcio Figulo consulibus filiolo me auctum scito salva Terentia. Abs te tam diu nihil litterarum! Ego de meis ad te rationibus scripsi antea diligenter. hoc tempore Catilinam, competitorem nostrum, defendere cogitamus. Iudices habemus, quos volumus, summa accusatoris voluntate. Spero, si absolutus erit, coniunctiorem illum nobis fore in ratione petitionis; sin aliter acciderit, humaniter feremus. Tuo adventu nobis opus est maturo; nam prorus summa hominum est opinio tuos familiares nobiles homines adversarios honori nostro fore. Ad eorum voluntatem mihi conciliandam maximo te mihi usui fore video. Quare Ianuario mense, ut constituisti, cura ut Romae sis.

Traduzione all'italiano


Ti comunico che sotto il consolato di Lucio Giulio Cesare e Gaio Marcio Figulo mi è nato un figlio e tutto è andato bene per Terenzia. E' un pezzo che non ricevo una lettera da parte tua! io, invece, in una mia precedente ti ho messo a parte dei miei progetti elettorali, con precisione di dettagli. In questi frangenti vado rimuginando l'idea di difendere in giudizio Catilina, che poter essere mio competitore alle elezioni. Quanto ai giudici del processo, ti dico che abbiamo quelli che abbiamo voluto noi e l'accusatore ha fatto l'impossibile per favorire questo disegno. Conto sul fatto che, se riuscir assolto, porterà parecchia acqua al mio mulino durante la campagna elettorale; se, invece, non sarà così, accettar la cosa senza fare drammi. Mi preme che tu arrivi prontamente, perchè qui sono davvero in molti a pensare che quei tali nobili, con i quali tu hai dimestichezza, si opporranno alla mia elezione. Prevedo che la tua presenza mi gioverà moltissimo per conciliarmi la loro simpatia. Quindi fa' di tutto per essere a Roma all'inizio di gennaio, come hai stabilito.

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