Atreyu
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Versione originale in latino


(Scip) ....<quae> dam quasi semina, neque reliquarum virtutum nec ipsius rei publicae reperiatur ulla istitutio. Ho coetus igitur hac de qua exposui causa instituti, sedem primum certo loco domiciliorum causa costituerunt; quam cum locis manuque saepsissent, eius modi coniunctionem tectorum oppidum vel urbem appellaverunt, delubris distinctam spatiisque communibus. Omnis ergo populus, qui est talis coetus multitudinis qualem exposui, omnis civitas, quae est constitutio populi, omnis res publica, quae ut dixi populi res est, consilio quodam regenda est ut diuturna sit. Id autem consilium primum semper ad eam causam referendum est quae causa genuit civitatem.

Traduzione all'italiano


(Scipione): "tutte le cose eccellenti hanno un qualche fondamento naturale tanto che né le virtù né la società riposano su d'una semplice convenzione. E quelle società, formatesi per il motivo di cui ho già parlato, si scelsero dapprima una sede in un luogo fisso per il loro domicilio ; e dopo aver fortificato questa sede con la natura del luogo e le loro mani, chiamarono castello o città un' unione di tal genere di case. Ogni popolo dunque, che è quella particolare riunione di gente che vi ho esposto, ogni Stato, che è la costituzione politica d'un popolo, ogni Repubblica, che com'ho detto, é cosa comune del popolo, devono esser retti da con una certa sapienza, affinchè si mantengano duraturi. E questa sapienza reggitrice deve essere riferita, innanzi tutto, alla causa che ha generato la convivenza civile.

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