Versione originale in latino
Si quis hunc statuit esse oratorem, qui tantummodo in iure aut in iudiciis possit aut
apud populum aut in senatu copiose loqui, tamen huic ipsi multa tribuat et concedat necesse est; neque enim sine multā pertractatione omnium rerum publicarum neque sine legum, morum, iuris scientiā neque naturā hominum incognita ac moribus in his ipsis rebus satis callide versari et perite potest; qui autem haec cognoverit, sine quibus ne illa quidem minima in causis quisquam recte tueri potest, quid huic abesse poterit de maximarum rerum scientiā? Sin oratoris nihil vis esse nisi composite, ornate, copiose loqui, quaero, id ipsum qui possit adsequi sine eā scientiā, quam ei non conceditis? Dicendi enim virtus, nisi ei, qui dicet, ea quae dicet, percepta sunt, exstare non potest. Quam ob rem, si ornate locutus est, sicut et fertur et mihi videtur, physicus ille Democritus, materies illă fuit physici, de quā dixit, ornatus vero ipse verborum oratoris putandus est.
Traduzione all'italiano
Se qualcuno crede che sia oratore solo colui che nell'istruttoria e durante il processo è capace di parlare abbondantemente davanti al popolo, o in senato, tuttavia è necessario attribuire e accordare a lui molte cose. Infatti, senza un lungo studio delle cose pubbliche e senza la conoscenza delle leggi, delle tradizioni, del diritto e senza conoscere la natura e le usanze degli uomini, non può trattarli abilmente e con perizia nei suoi stessi discorsi. Invece, colui che conosce queste cose, senza le quali non può difendere nei processi neppure le questioni più piccole, potrà astenersi dalle questioni più importanti?
Se poi si dice (sottointeso si dice) che è caratteristica fondamentale dell'oratore parlare con contegno, con eleganza e con abbondanza, io chiedo come potrà egli ottenere ciò senza quella scienza che voi non gli concedete? Infatti, l'arte del dire non può emergere se a lui, che parla, non sono note le cose che dice. Perciò, se il famoso fisico Democrito parlò con eleganza come raccontano e come a me sembra, dobbiamo ammettere che quella materia di cui parlò apparteneva alla fisica, ma lo stile elegante delle parole apparteneva all'oratore.