Versione originale in latino
Atque hoc, si placet, quale sit videamus in adsensionibus, quas prima oratione tractavi. Eas enim veteres illi, quibus omnia fato fieri videbantur, vi effici et necessitate dicebant. Qui autem ab eis dissentiebant, fato adsensiones liberabant negabantque fato adsensionibus adhibito necessitatem ab his posse removeri, iique ita disserebant: 'Si omnia fato fiunt, omnia fiunt causa antecedente, et, si adpetitus, illa etiam, quae adpetitum sequuntur, ergo etiam adsensiones; at, si causa adpetitus non est sita in nobis, ne ipse quidem adpetitus est in nostra potestate; quod si ita est, ne illa quidem, quae adpetitu efficiuntur, sunt sita in nobis; non sunt igitur neque adsensiones neque actiones in nostra potestate. Ex quo efficitur, ut nec laudationes iustae sint nec vituperationes nec honores nec supplicia'. Quod cum vitiosum sit, probabiliter concludi putant non omnia fato fieri, quaecumque fiant.
Traduzione all'italiano
Vediamo, se mi è concesso, quale ne sia la natura nella teoria dell'assenso, che ho trattato nella prima parte della mia esposizione. Quegli antichi filosofi, i quali pensavano che tutto accadesse per volere del fato, sostenevano che l'assenso si produceva per forza di necessità. Chi dissentiva da loro, affrancava l'assenso dal fato e asseriva che, se si attribuiva un carattere fatale all'assenso, non si poteva salvaguardare quest'ultimo dal concetto di necessità. Così argomentavano: "Se tutto accade per volere del fato, tutto accade per una causa precedente; se ciò vale per la tendenza, vale anche per quanto la segue, quindi anche per l'assenso; ma, se la causa della tendenza non è in nostro potere, neppure la tendenza lo è; quindi, neppure gli effetti prodotti dalla tendenza sono in nostro potere; non sono dunque in nostro potere né l'assenso né le azioni. Ne deriva che non sono giusti né gli elogi né i biasimi, né i premi né i castighi". Poiché la conclusione è difettosa, ritengono di poter ricavare, per via probabilistica, che non tutto ciò che accade, accade per volere del fato.