Atreyu
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Testo latino e traduzione versione da Cicerone, Brutus, 333.

Versione originale in latino


Nonne cernimus vix singulis aetatibus binos oratores laudabilis constitisse? Galba fuit inter tot aequalis unus excellens, cui, quem ad modum accepimus, et Cato cedebat senior et qui temporibus illis aetate inferiores fuerunt; Lepidus postea, deinde Carbo; nam Gracchi in contionibus multo faciliore et liberiore genere dicendi, quorum tamen ipsorum ad aetatem laus eloquentiae perfecta nondum fuit; Antonius, Crassus, post Cotta, Sulpicius, Hortensius.
nihil dico amplius, tantum dico: si mihi accidisset, ut numerarer in multis * * * si operosa est concursatio magis oportunorum * * *

Traduzione all'italiano


Non vediamo che, in ognuna delle diverse epoche, ci furono a malapena un paio di oratori davvero apprezzabili? Galba," tra tanti suoi coetanei, fu il solo a eccellere; e a lui, come si tra manda, restava inferiore Catone," che era più anziano, come pure quelli che allora erano più giovani di lui; poi ci fu Lepido, e quindi Carbone; quanto ai Gracchi," di fronte all'assemblea del popolo potevano ricorrere a un genere di eloquenza molto più agile e sciolto; e tuttavia all'epoca loro i pregi dell'eloquenza non avevano ancora raggiunto piena maturità; Antonio, Crasso, poi Cotta, Sulpicio, Ortensio. Non dico niente di più, solo questo dico: se mi fosse accaduto di venire annoverato tra i molti ... Se costa grande fatica la competizione ... ".

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