Atreyu
(-2347 punti)
2' di lettura

Testo latino e traduzione versione da Cicerone, Brutus, 233.

Versione originale in latino


Geretur, inquam, tibi mos, quoniam me non ingeni praedicatorem esse vis sed laboris mei. verum interponam, ut placet, alios et a M. Crasso, qui fuit aequalis Hortensi, exordiar. Is igitur mediocriter a doctrina instructus, angustius etiam a natura, labore et industria et quod adhibebat ad obtinendas causas curam etiam et gratiam, in principibus patronis aliquot annos fuit. in huius oratione sermo Latinus erat, verba non abiecta, res compositae diligenter, nullus flos tamen neque lumen ullum, animi magna, vocis parva contentio, omnia fere ut similiter atque uno modo dicerentur. nam huius aequalis et inimicus C. Fimbria non ita diu iactare se potuit; qui omnia magna voce dicens ve rborum sane bonorum cursu quodam incitato ita furebat tamen, ut mirarere tam alias res agere populum, ut esset insano inter disertos locus.

Traduzione all'italiano


"Sarai accontentato," dissi "dal momento che non vuoi che io mi faccia elogiatore del mio talento, ma che renda nota la mia fatica. Inserirò però, come ti aggrada, altri personaggi, incominciando da Marco Crasso, che fu coetaneo di Ortensio. Costui, con una mediocre formazione culturale, e con doti naturali ancor più limitate, grazie all'industriosa laboriosità, e anche grazie al fatto che per vincere le cause usava ogni premura e faceva ricorso alla sua influenza, fu per alcuni anni tra i maggiori avvocati. Il suo parlare era contraddistinto da un buon latino e da un'elocuzione non trascurata, dalla diligente composizione dei materiali; nessun fiore, però, e nessun lustro; era grande l'impeto dell'animo, scarso quello della voce: tanto che, in generale, ogni cosa era detta da lui in modo simile e uniforme. Invece il suo coetaneo e nemico Gaio Fimbrio non poté dimenarsi tanto a lungo; diceva ogni cosa a gran voce, come in un frenetico rincorrersi di parole, peraltro di ottima lega; e tuttavia infuriava talmente, che si poteva restar meravigliati che il popolo fosse così sventato, che un forsennato poteva trovar posto tra gli oratori.

Domande e risposte