Pillaus
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Versione originale in latino


Et proximo senatus die Tiberius per litteras, castigatis oblique patribus quod cuncta curarum ad principem reicerent, M'. Lepidum et Iunium Blaesum nominavit ex quis pro consule Africae legeretur. Tum audita amborum verba, intentius excusante se Lepido, cum valetudinem corporis, aetatem liberum, nubilem filiam obtenderet, intellegereturque etiam quod silebat, avunculum esse Seiani Blaesum atque eo praevalidum. Respondit Blaesus specie recusantis sed neque eadem adseveratione et consensu adulantium adiutus est.

Traduzione all'italiano


Nella seduta successiva una lettera di Tiberio, contenente un velato rimprovero ai senatori, perché addossavano al principe tutte le responsabilità, faceva i nomi di Marco Lepido e Giunio Bleso: si scegliesse tra loro il proconsole d'Africa. Furono ascoltate le dichiarazioni dei due. Declinò Lepido, con una certa insistenza, l'offerta, adducendo motivi di salute, l'età dei figli e una figlia in età da marito, ma era facile intendere quel che taceva, cioè che Bleso era zio di Seiano e quindi in posizione più forte. Nella risposta, Bleso finse anche lui di rifiutare, ma non con identica convinzione, ed ebbe dalla sua il consenso degli adulatori.

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