Versione originale in latino
Tum ad uxorem versus per memoriam sui, per communis liberos oravit exueret ferociam, saevienti fortunae summitteret animum, neu regressa in urbem aemulatione potentiae validiores inritaret. Haec palam et alia secreto per quae ostendisse credebatur metum ex Tiberio. Neque multo post extinguitur, ingenti luctu provinciae et circumiacentium populorum. Indoluere exterae nationes regesque: tanta illi comitas in socios, mansuetudo in hostis; visuque et auditu iuxta venerabilis, cum magnitudinem et gravitatem summae fortunae retineret, invidiam et adrogantiam eflugerat.
Traduzione all'italiano
Rivolto poi alla moglie, la scongiurò, per la memoria di sé e per i figli comuni, di deporre la sua fierezza, di piegarsi alla crudeltà del destino e, al suo ritorno in città, di non inasprire i più forti in un conflitto rivaleggiando con loro. Questo disse apertamente e poi altro a lei sola in segreto: si pensava che le avesse manifestato la paura che gli ispirava Tiberio. E poco dopo si spense tra il vasto compianto della provincia e dei popoli adiacenti. S'afflissero stati e re stranieri: tanta era in lui l'umanità verso gli alleati e la clemenza verso i nemici; l'aspetto e le parole di lui ispiravano eguale profondo rispetto, perché, pur serbando l'austera solennità del suo grado, aveva saputo evitare l'impopolarità e l'arroganza.