Pillaus
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Versione originale in latino


In pedite robur; quaedam nationes et curru proeliantur. Honestior auriga, clientes propugnant. olim regibus parebant, nunc per principes factionibus et studiis trahuntur. Nec aliud adversus validissimas gentis pro nobis utilius quam quod in commune non consulunt. Rarus duabus tribusve civitatibus ad propulsandum commune periculum conventus: ita singuli pugnant, universi vincuntur. Caelum crebris imbribus ac nebulis foedum; asperitas frigorum abest.
Dierum spatia ultra nostri orbis mensuram; nox clara et extrema Britanniae parte brevis, ut finem atque initium lucis exiguo discrimine internoscas. Quod si nubes non officiant, aspici per noctem solis fulgorem, nec occidere et exurgere, sed transire adfirmant. Scilicet extrema et plana terrarum humili umbra non erigunt tenebras, infraque caelum et sidera nox cadit. Solum praeter oleam vitemque et cetera calidioribus terris oriri sueta patiens frugum pecudumque fecundum: tarde mitescunt, cito proveniunt; eademque utriusque rei causa, multus umor terrarum caelique. Fert Britannia aurum et argentum et alia metalla, pretium victoriae. Gignit et Oceanus margarita, sed subfusca ac liventia. Quidam artem abesse legentibus arbitrantur; nam in rubro mari viva ac spirantia saxis avelli, in Britannia, prout expulsa sint, colligi: ego facilius crediderim naturam margaritis deesse quam nobis avaritiam.

Traduzione all'italiano


La forza sta nella fanteria; alcuni popoli combattono anche con i carri. Il più nobile è il cocchiere, i clienti combattono davanti a lui. in passato obbedivano ai re, ora a causa dei capi vengono trascinati dalle divisioni di parte e dalle passioni. E, nei confronti dei popoli molto forti, non vi è nient'altro di più vantaggioso per noi del fatto che essi non prendano decisioni in comune. È raro che due o tre popoli si uscano per fronteggiare un pericolo comune: così combattono uno per volta e vengono sconfitti tutti. Il cielo è offuscato da nubi e frequenti temporali; non c'è il rigore dei freddi. La durata delle giornate è più lunga che nel nostro paese; la notte è chiara e, nella parte estrema della Britannia, è tanto breve che distingueresti la fine e l'inizio del giorno per un piccolissimo intervallo. E affermano che se le nubi non disturbano, si vede durante la notte la lucentezza del sole e che (questo) non tramonta né sorge, ma attraversa (il cielo). Questo perché le parti piane ed estreme della terra, a causa dell'ombra bassa, non fanno alzare le tenebre, e la notte cade sotto il cielo e le stelle. Il suolo, tranne che le olive, la vite e gli altri prodotti avvezzi a crescere in terre più calde, sopporta i frutti ed è fertile di animali: maturano tardi, crescono prima; la causa di entrambi i fenomeni è la stessa: grande umidità dei terreni e del cielo. La Britannia produce oro, argento e altri metalli, premio per i (suoi) conquistatori (lett.: per la vittoria). L'oceano genera anche perle, ma livide e nerastre. Alcuni ritengono che non vi sia un abilità per quelli che le raccolgono: infatti (si dice) che nel Mar Rosso le perle vive e vegete vanno strappate, e che in Britannia si raccolgono man mano che sono sputate dalle onde. Io potrei credere più facilmente che la bellezza naturale mancasse alle perle più facilmente che a noi la cupidigia.

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