Versione originale in latino
Igitur cum quasi manumissioni vacaturus conscendisset tribunal, propositis ante se damnatorum occisorumque a Nerone quam plurimis imaginibus et astante nobili puero, quem exulantem e proxima Balneari insula ob id ipsum acciverat, deploravit temporum statum, consalutatusque imperator legatum se senatus ac populi R. Professus est. Dein iustitio indicto, e plebe quidem provinciae legiones et auxilia conscriptis super exercitum veterem unius legionis duarumque alarum et cohortium trium; at primoribus prudentia atque aetate praestantibus velut instar senatus, ad quod de maiore re quotiens opus esset referretur, instituit. Delegit et equestris ordinis iuvenes, qui manente anulorum aureorum usu evocati appellarentur, excubiasque circa cubiculum suum vice militum agerent. Etiam per provincias edicta dimisit, auctor singulis universisque conspirandi simul, et ut qua posset quisque opera communem causam iuvarent.
Per idem fere tempus in munitione oppidi, quod sedem bello delegerat, repertus est anulus opere antiquo, scalptura gemmae Victoriam cum tropaeo exprimente; ac subinde Alexandrina navis Dertosam appulit armis onusta, sine gubernatore, sine nauta ac vectore ullo, ut nemini dubium esset, iustum piumque et faventibus diis bellum suscipi; cum repente ex inopinato prope cuncta turbata sunt. Alarum altera castris appropinquantem paenitentiam mutati sacramenti destituere conata est aegreque retenta in officio, et servi, per angiportum in balneas transeuntem paene interemerunt; nisi cohortantibus in vicem ne occasionem omitterent, interrogatisque de qua occasione loquerentur, expressa cruciatu confessio esset.
Traduzione all'italiano
Così dunque, quasi per procedere ad un affrancamento, salì sul suo tribunale dove furono esposti davanti a lui, nel maggior numero possibile, i ritratti dei cittadini condannati e giustiziati da Nerone e là, avendo al suo fianco, in piedi, un giovane di nobile origine, che viveva in esilio nella più vicina delle isole Baleari e che egli aveva fatto venire appositamente, deplorò lo stato di cose del momento e, salutato come imperatore, si proclamò luogotenente del Senato e del popolo romano. In seguito, decretata la sospensione degli affari, arruolò tra il popolo della provincia alcune legioni e alcune truppe ausiliarie per rafforzare il suo esercito che comprendeva fino a quel momento una legione, due ali di cavalleria e tre coorti; per altro organizzò una specie di Senato, composto dai notabili del paese che si distinguevano per la loro età e la loro saggezza, e ai quali potesse sottoporre le questioni importanti ogni volta che ce ne fosse bisogno. Scelse anche dall'ordine equestre alcuni giovani che, senza smettere di portare l'anello d'oro, con il titolo di "richiamati", dovevano montare la guardia davanti alla sua camera da letto come veri e propri soldati. Fece diffondere editti in tutte le province invitando i cittadini a favorire la sua impresa nei dettagli e nel suo insieme e a servire la causa comune, ciascuno secondo le proprie possibilità.
Quasi contemporaneamente, fortificando la città che aveva scelto come base per le operazioni militari, si scoprì un anello di antica fattura sulla cui pietra era incisa una vittoria con un trofeo; subito dopo approdò a Dertosa una nave di Alessandria carica di armi, senza pilota, senza nessun marinaio e senza passeggeri; nessuno allora ebbe più dubbi che la guerra fosse giusta, santa e benedetta dagli dei, ma improvvisamente alcuni incidenti imprevisti misero in crisi ogni cosa. Una delle due ali della cavalleria, pentitasi di essere venuta meno al suo giuramento, tentò di abbandonare Galba proprio quando si stava avvicinando all'accampamento e a stento fu richiamata all'obbedienza; per di più alcuni schiavi, offertigli in dono da un liberto di Nerone che li aveva istruiti per il delitto, quasi lo uccisero mentre percorreva un viottolo per recarsi ai bagni, ma poiché essi si esortavano l'un l'altro a non lasciarsi sfuggire l'occasione, egli domandò loro di quale occasione parlassero e la tortura strappò loro la confessione.