Versione originale in latino
Data rursus potestas tribunicia in quinquennium, delegatus pacandae Germaniae status, Parthorum legati mandatis Augusto Romae redditis eum quoque adire in provincia iussi. Sed nuntiata Illyrici defectione transiit ad curam novi belli, quod gravissimum omnium externorum bellorum post Punica, per quindecim legiones paremque auxiliorum copiam triennio gessit in magnis omnium rerum difficultatibus summaque frugum inopia. Et quanquam saepius revocaretur, tamen perseveravit, metuens ne vicinus et praevalens hostis instaret ultro cedentibus. Ac perseverantiae grande pretium tulit, toto Illyrico, quod inter Italiam regnumque Noricum et Thraciam et Macedoniam interque Danuvium flumen et sinum maris Hadriatici patet, perdomito et in dicionem redacto.
Traduzione all'italiano
Gli si conferì di nuovo il potere tribunizio per cinque anni e fu incaricato di pacificare i Germani; gli ambasciatori dei Parti, portata a termine la loro missione a Roma, presso Augusto, ricevettero l'ordine di andare a far visita anche a lui nella sua provincia. Ma quando giunse la notizia della rivolta dell'Illirico vi si recò per dirigere le operazioni di questa nuova guerra, che fu la più terribile di tutte le guerre esterne, dopo quelle contro Cartagine. La condusse per tre anni, impiegando quindici legioni e un contingente uguale di truppe ausiliarie in mezzo a difficoltà di ogni genere, aggravate da un'estrema penuria di vettovagliamenti. Benché spesso lo richiamassero indietro, tuttavia non si diede per vinto, perché temeva, ritirandosi volontariamente, di trovarsi alle costole un nemico troppo vicino e ben superiore di numero. E proprio la sua costanza fu largamente ricompensata, perché tutto l'Illirico, che si estende tra l'Italia, il Norico, la Tracia, la Macedonia, il Danubio e le coste dell'Adriatico, fu sottomesso e ridotto all'obbedienza.