Versione originale in latino
(1) Tradito sibi puero docendi peritus ingenium eius in primis naturamque perspiciet. Ingenii signum in parvis praecipuum memoria est: eius duplex virtus, facile percipere et fideliter continere. Proximum imitatio: nam id quoque est docilis naturae, sic tamen, ut ea, quae discit, effingat, non habitum forte et ingressum et si quid in peius notabile est. (2) Non dabit mihi spem bonae indolis, qui hoc imitandi studio petet, ut rideatur. Nam probus quoque in primis erit ille vere ingeniosus, alioqui non peius duxerim tardi esse ingenii quam mali. Probus autem ab illo segni et iacente plurimum aberit. (3) Hic meus quae tradentur non difficulter accipiet, quaedam etiam interrogabit: sequetur tamen magis quam praecurret. Illud ingeniorum velut praecox genus non temere umquam pervenit ad frugem.
Traduzione all'italiano
Una volta che il bambino gli sarà stato affidato, il maestro esperto, innanzitutto, osserverà con attenzione la sua intelligenza e la sua natura. Nei piccoli, il principale segno di intelligenza è la memoria; il suo valore è duplice: capire facilmente delle nozioni e trattenerle in maniera fedele. Seconda è l'imitazione: infatti, anche essa è propria delle nature disponibili ad apprendere; qui, però, si tratta di rifare quelle cose che vengono insegnate, non magari degli atteggiamenti o un modo di camminare o se qualcosa balza all'occhio e che si presta alla caricatura. Non mi farà sperare in una buona indole chi mediante la propensione a imitare vorrà far ridere; infatti, un bambino veramente intelligente sarà anzitutto anche serio. Del resto, essere di ingegno lento non mi parrebbe peggio che essere di ingegno malvagio; il bambino serio, inoltre, sarà molto diverso da quello indolente e pigro. L'allievo, cui penso io, apprenderà senza problemi le cose che gli vengono insegnate; farà anche delle domande; tuttavia, più che precorrere i tempi, seguirà passo passo il maestro. Il tipo di intelligenza, per così dire, precoce, non arriva mai a frutto senza incontrare problemi.