Versione originale in latino
Illi vero non modo cum hostibus, verum etiam cum fluctibus, id quod fecit, dimicare melius fuit quam deserere consentientem Graeciam ad bellum barbaris inferendum. Sed omittamus et fabulas et externa; ad rem factam nostramque veniamus. M. Atilius Regulus, cum consul iterum in Africa ex insidiis captus esset duce Xanthippo Lacedaemonio, imperatore autem patre Hannibalis Hamilcare, iuratus missus est ad senatum, ut nisi redditi essent Poenis captivi nobiles quidam, rediret ipse Carthaginem. Is cum Romam venisset, utilitatis speciem videbat, sed eam, ut res declarat, falsam iudicavit; quae erat talis: manere in patria, esse domui suae cum uxore, cum liberis, quam calamitatem accepisset in bello communem fortunae bellicae iudicantem tenere consularis dignitatis gradum. Quis haec negat esse utilia? quem censes? Magnitudo animi et fortitudo negat.
Traduzione all'italiano
Sarebbe stato meglio per lui combattere non solo con i nemici, ma anche coi flutti, come fece, anziché abbandonare la Grecia concorde nel portar guerra ai barbari. Ma lasciamo da parte i miti e i fatti stranieri e veniamo a un fatto realmente accaduto e presso di noi. Marco Attilio Regolo, console per la seconda volta, catturato per mezzo di un'imboscata in Africa, quando era a capo dell'esercito nemico Santippo, generale spartano, e comandante supremo Amilcare, padre di Annibale, fu inviato al senato sotto giuramento che sarebbe tornato a Cartagine, se non fossero stati restituiti ai Cartaginesi alcuni nobili prigionieri. Venuto a Roma, egli vedeva l'apparenza dell'utilità, ma, come dichiarano i fatti, la giudicò falsa: e si trattava di restare in patria, in casa propria con la moglie e i figli, conservare il grado della dignità consolare, giudicando la disgrazia patita in guerra come una cosa normale nella fortuna militare. Chi potrebbe affermare che non si tratta di cose utili? Chi pensi che potrebbe farlo? Lo negano la grandezza e la fortezza d'animo. Vai forse in cerca di prove più autorevoli?