Versione originale in latino
Quid enim tam absurdum quam delectari multis inanimis rebus, ut honore, ut gloria, ut aedificio, ut vestitu cultuque corporis, animante virtute praedito, eo qui vel amare vel, ut ita dicam, redamare possit, non admodum delectari? Nihil est enim remuneratione benevolentiae, nihil vicissitudine studiorum officiorumque iucundius.
Traduzione all'italiano
Siamo appagati da molte cose vane: onori, gloria, casa, vestiti, forma fisica, ma non apprezziamo affatto l'animo virtuoso, capace di amare e, per così dire, di ricambiare l'amore. C'è follia più grande? Niente, infatti, è più piacevole del reciproco affetto e della corrispondenza di attenzioni e cortesie.