gian149
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Versione originale in latino


An aliquis ignorat quotiens melior iustiorque pars vieta sit? Hinc semper dominationes acerbae in cives extiterunt. Piena est exemplis omnis historia, sed nos contenti erimus uno. Gnaeus Pompeius bonorum voluit esse defensor, siquidem prò re publica, prò senatu, prò liberiate arma suscepit. Idem tamen victus cum ipsa liberiate occidit et a spadonibus Aegyptiis detruncatus insepultus abiectus est. Non est igitur virtus aut hostem malorum esse aut defensorem bonorum, quia virtus incertis casibus non potest esse subiecta.
    Commoda praeterea patriai prima putare.

Sublata hominum discordia nihil est omnino.
Quae sunt enim patriae com¬moda nisi alterius civitatis aut gentis incommoda, id est fines propagare aliis violenter ereptos, augere imperium, vectigalia facere maiora? Quae omnia non utique virtutes, sed virtutum sunt eversiones. In primis enim tollitur humanae societatis coniunctio, tollitur innocentia, tollitur alieni abstinentia, tol¬litur denique ipsa iustitia: quae discidium generis humani ferre non potest et ubicumque arma fulserint, hic eam fugari et exterminari necesse est.

Traduzione all'italiano


Forse qualcuno ignora quanto sia migliore e più giusta la parte vinta? Da qui sono sempre scaturiti tipi di dominio duri nei confronti dei cittadini. Tutta la storia è piena di esempi, ma a noi ne sarà sufficiente uno solo. Gneo Pompeo sosteneva di essere il difensore degli uomini dabbene, dato che intraprese la sua guerra in difesa dello Stato, del senato, della libertà. E tuttavia lui stesso una volta sconfitto cadde con la sua stessa libertà e decapitato dagli eunuchi egiziani fu lasciato insepolto. Dunque non rappresenta certo la virtù essere o avversario dei malvagi o difensore dei giusti, dato che la virtù non può essere soggetta a vicende di esito non sicuro.

    Inoltre mettere al primo posto il bene della patria.

Una volta eliminata la discordia tra gli uomini non ha più alcun significato. Infatti quali sono i vantaggi per la patria se non gli svantaggi per un altro Stato o per un altro popolo, cioè allargare il proprio territorio col toglierlo con la violenza ad altri, accrescere il proprio dominio, aumentare i tributi? Tutto questo non rappresenta certo virtù, ma la negazione di esse. Infatti prima di tutto viene annientato il vincolo che lega i membri della società umana, viene eliminata l'onestà, il dovere di astenersi dai beni altrui, infine la giustizia stessa: questa non può tollerare la discordia tra gli esseri umani e, dovunque luccicano armi, là è inevitabile che essa sia fatta fuggire e bandita.

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