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Imparare viaggiando, un cult per generazioni di studenti

Il primo viaggio da soli: nuovi posti, nuove culture, nuovi amici. E per la prima volta, senza mamma e papà! Per generazioni di studenti, e ancora oggi, passare un periodo in Inghilterra (e non solo) per imparare la lingua è un cult: si sperimenta per la prima volta l’emozione della scoperta di una località straniera tra primi amori, pagine da studiare e tante attività.

Ecco com’è cambiata negli anni l’esperienza di partire per l’estero per motivi di studio negli ultimi decenni.

DAI NOSTRI GENITORI… – Vi sembrerà strano, ma perfino i vostri genitori, zaino in spalla, hanno fatto almeno una volta un viaggio all’estero da teenager per imparare l’inglese. Proprio così, alla vostra età sono partiti e hanno vissuto l’emozione di vivere, per un periodo, come i loro coetanei di Londra o di Liverpool. Anche lo svedese Bertil Hult, fondatore di una delle più note società di vacanze studio, ha cominciato così la sua avventura negli anni ‘60. Capì infatti come il modo migliore per imparare a parlare una lingua era, per l’appunto, parlarla e viverla sul posto. Certo, ai loro tempi era decisamente più difficile viaggiare: gli aerei costavano molto di più, per cui difficilmente ci si allontanava troppo. La tappa principale era quindi l’Inghilterra, of course: spesso ospiti in famiglia o nei college, si divertivano e imparavano l’inglese senza troppe pretese. Per chiamare a casa non esisteva neanche il telefonino!

…AI FRATELLI MAGGIORI… - I vostri fratelli maggiori? Forse non avevano neanche lo smartphone e usavano il roaming per fare delle costosissime chiamate di pochi minuti: “Come va? Qui tutto bene!”. Qualcuno di loro, però, ha preso un aereo ed è volato fino in America per imparare l’inglese, e ha svolto attività e gite tra college e high school. C’è chi ha partecipato a scambi linguistici e ha frequentato un intero anno scolastico negli USA. Chissà, qualcuno di loro ha dato il suo primo bacio in un drive in e ha sognato, almeno per un momento, di trasferirsi al di là dell’oceano.

…FINALMENTE NOI! – Ormai le frontiere si sono abbattute completamente. America, Australia, Cina, Giappone: ormai tutto il mondo può essere visitato da giovanissimi per imparare le lingue nella massima sicurezza. E se si sente mancanza di casa, basta un click per connettersi con mamma e papà dal proprio smartphone. E perché poi pensare in piccolo? La vita all’estero oggi non è solo la meta di un viaggio, ma anche un obiettivo da raggiungere nella vita. E se le famiglie e i college che accoglievano i nostri genitori continuano a darci ospitalità nei soggiorni di lingua, perché non provare ad imparare in modo alternativo, partendo per un coast-to-coast negli USA o verso le isole più belle del mondo?

DA ALLORA AD OGGI – Cambiano i tempi, e cambiano anche le esperienze da poter vivere imparando le lingue viaggiando. Oggi è possibile scegliere tra 44 destinazioni per imparare 7 diverse lingue e scegliere tra tipologie di viaggi molto diversi tra loro: ad esempio, frequentare un anno di scuola o di università all’estero, vivere un’esperienza on the road, partecipare a vacanze a tema dedicate allo sport o alla musica preferiti. E ancora, fare corsi di lingua per preparazione ai master post-laurea o addirittura provare un’esperienza lavorativa in ogni angolo del mondo, e tanto altro. Pronti per fare le valigie?