Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Formulario Elettronica
2023-2024Politecnico di Torino
Ingegneria Aerospaziale - AER2
Corso di Fondamenti di Elettronica
Prof. Franco Fiori
Formulario Elettronica
Questo formulario si propone di raccogliere tutte le principali formule, metodologie di risoluzione, schemi e, più in generale, tutte le cose più importanti da ricordare per passare l'esame.
Diodi
ID = IS(eVD/nVT-1)
- In base a dove entra: Diodo ON (in conduzione)
- Corrente, si ha: Diodo OFF (in interdizione)
Risoluzione di circuiti contenenti diodi:
- Si ipotizza che il diodo sia ON oppure OFF
- Se la 1a non è verificata allora il diodo è sicuramente nello stato opposto
Modello Ideale
- VD<0 OFF VD>0 ON
- ID=0 (VD,0) ID>0 (0,ID)
Modello a Caduta di Tensione
- VD<Vγ OFF VD≥Vγ ON
- ID=0 (Vγ,0) ID>0 (Vγ,ID)
Modello a retta tangente
- VD<Vγ OFF VD≥0 ON
- ID=0 (Vγ,0) ID>0 (VD,ID)
Ovviamente se è possibile calcolare lo ID in maniera semplice, conviene perché poi VD=Vγ+ID⋅ra
Se ci sono 2 diodi in serie, se tensioni sono concordi, si sommano le tensioni e si disegna un singolo diodo al posto di due
Se invece ci sono 2 o più diodi non in serie, bisogna adottare il circuito in tutte le combinazioni possibili finché una è giusta.
- Si prende la ID del modello (e la chiamiamo ID,mod)
- Si calcola gd=ID,mod/Vd
- Si calcola ID(0)
- Si calcola Vd = Vd(·)
- Si calcola Vgd = Vgd-ID(·)rs
Si sostituisce il diodo usando un time resistore ed un generatore
e si risolve il circuito con questo sistema
e si calcolano Vo e ID tramite le metodologie già studiate nel corso di elettrotecnica
Alcune volte è richiesta la caratteristica ingresso-uscita
per ricavare è necessario scrivere Vo in funzione di Vin, dove:
- Vo: tensione d'uscita, tensione sul carico
- Vγ: tensione d'innesco, tensione del generatore
- Se più diodi, vette possono terminare archi, dentro tra questi o tipologia - in questo caso bisogna tenere la relazione tra Vo e Vin per provare ogni cambio stato ai primi valori di d
RTS con GEN. di CORRENTE COST. come CARICO (RIS GEN)
Per studiare tale circuito bisogna scrivere la relazione IC = C dV / dt e considerandola nell'intervallo di tempo in cui il diodo è spento, si ottiene la seguente relazione:
RIPPLE → se Δt << T allora
quando il DIODO è OFF il circuito diventa:
quindi la IC che compare nelle formule sarebbe proprio la I del GEN.
Per quanto riguarda la relazione del TEMPO DI CONDUZIONE, essa rimane la stessa del caso classico: TEMPO D'ACCENSIONE del diodo
Δt = 1/2 π f √2 ΔVf/Vpk
RTS con 2 DIODI (RIS 2D)
Se T - Δt << RC
e Δt << T → RIPPLE →
ΔVt = (Vpk - 2Vt) T/RC
TEMPO D'ACCENSIONE del diodo
Δt = 1/2 π f √2 ΔVt/Vpk
OSSERVAZIONE
Per TUTTE le TIPOLOGIE DI RADARILATORE, se la richiesta è semplicemente:
- il PUNTO DI LAVORO dei DIODI
- lo studio di Vo in funzione di Vin : Vo(Vin)
Si procede con le METODOLOGIE CLASSICHE già viste precedentemente nell'analisi di reti con diodi.
Se invece viene richiesto Vo(t) bisogna TRACCIARE GRAFICI COME QUELLI VISTI IN QUESTO CAPITOLO
REGOLATORE
Se utilizziamo il TEOREMA DI THEVENIN ai capi del DIODO possiamo ottenere la condizione per cui Rs mantiene il DIODO ZENER in BREAKDOWN.
Vth = RL/RL + RS Vin
Rth = RL//RS
IZ = Vth - Vz/Rth > 0
CONDIZIONE valore RS per MANTENERE DZ in BREAKDOWN
RS < (VIN - VZ)RL/VZ
Se volessimo calcolare il RENDIMENTO η = PO/PIN
SENSIBILITÀ
SVo/VIN = VIN dvo/VO dvin = rDZ//RL/rDZ//(RL + RS)
CONVERTITORE BUCK-BOOST
duty cycle \( D = t_{ON} \)
\( f_{SW} = \frac{t_{on}}{t_{tot}} = \frac{t_{on}}{T} \)
\( \frac{V_O}{V_{in}} = -\frac{D}{1-D} \rightarrow V_O = -\frac{D}{1-D} V_{IN} \)
\( i_L(t_{on}) = i_L(0) + \frac{V_{in}}{L} t_{on} \)
\( i_L(0) = i_L(T) \)
\( i_L(T) = i_L(t_{on}) - \frac{V_O}{L} t_{off} \)
CORRENTE MEDIA
\( = \frac{I_O}{1-D} = \frac{V_O}{R(1-D)} = \frac{I_O \cdot V_O}{V_{IN}} \)
\( \Delta i_L = \frac{V_{IN} D}{f_{SW} \cdot L} = \frac{V_{IN}}{L} D T \)
RIPPLE nell’induttore durante \( t_{on} \) e \( t_{off} \)
Negli esercizi in cui dobbiamo PROGETTARE un circuito con OpAmp avendo Vo(Vin) e Vref, si procede così:
Vo(Vin) è del tipo:
Vo=±k Vin ± OFFSET
- poi ci si calcola α = somma coefficienti + e β = somma coefficienti - considerando però invece dell'OFFSET, OFFSET/Vref
esempi:
Vo=3Vin+1V, Vref -2V → α=3; β=0.5
Vo=-2Vin+5V, Vref +0V → α=0.5; β=2
Vo=4Vin-3V, Vref -1V → α=4; β=3
Vo=3Vin+5V, Vref -1V → α=8; β=0
Vo=-4Vin-2V, Vref -2V → α=0; β=5
Vo=-2Vin+5V → α=2.5; β=2
Vo=5Vin-7V → α=2.5; β=7
Vo = 5Vo-Vo, Vref-Vref → α=5+3; β=1
α=β+1 → Rx, Ry non necessari
α < β+1 → Ry necessaria
α > β+1 → Rx necessaria.
OpAmp SOMMATORE GENERALIZZATO
Esempi di rappresentazione in MOS delle porte logiche
NOT
AND
NAND
OR
NOR
Procedimento da seguire per trovare la funzione minima che lega gli ingressi alle uscite
- Innanzitutto si scrive la tabella di verità per gli ingressi.
- Si identificano le porte logiche a partire dai MOS.
- Si trascrivono e si calcolano le operazioni relative alle porte logiche identificate.
- Alla luce di tutto ciò si scrive la tabella di verità per l'uscita, identificando quando essa assume un livello logico alto (1) o basso (0) e intende quella che la funzione minima.
- Si costruisce la mappa di Karnaugh e si procede nelle modalità già elencate.