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Appunti degli studenti per corsi ed esami del Prof. Castiglione Ornella

La ricerca propone un percorso che va dalla letteratura per l’infanzia al cinema d’animazione, soffermandosi sul tema dell’adattamento come processo di trasformazione narrativa tra testo scritto e forma audiovisiva. Viene analizzata la favola The Tale of Johnny Town-Mouse e il suo adattamento cinematografico, scelta motivata dall’ammirazione per l’autrice Beatrix Potter e la sua capacità di trasmettere, con eleganza e semplicità, messaggi profondi a grandi e piccoli. Si ripercorrono la storia della letteratura per l’infanzia, dalle origini con Perrault alle attuali declinazioni, e quella del cinema d’animazione, dai primi esperimenti ottici fino ai film animati. Il confronto tra letteratura e cinema viene inquadrato nell’ottica dell’adattamento, inteso non come mera fedeltà al testo originale, ma come riscrittura autonoma, che permette una nuova interpretazione dei livelli narrativi e simbolici dell’opera. Un approfondimento viene dedicato a Beatrix Potter come figura centrale: scrittrice, pittrice e naturalista, capace di affermarsi con passione e talento in un’epoca complessa per le donne. Segue l’analisi comparativa tra la versione letteraria e quella audiovisiva della favola scelta, esaminata nelle sue trasformazioni narrative e simboliche. L’indagine si estende poi agli aspetti educativi dell’opera, esplorando le potenzialità terapeutiche e formative delle favole, secondo gli studi psicoanalitici di Bruno Bettelheim. Le storie, con la loro struttura simbolica e catartica, aiutano il bambino ad affrontare paure, desideri e processi di crescita psicologica. Viene proposta una duplice chiave educativa: da un lato il tema del distacco dal nucleo familiare come esperienza di crescita e scoperta, dall’altro un’interpretazione interculturale della narrazione, che stimola il confronto tra culture e l’integrazione. La ricerca si conclude con una sperimentazione pratica: una proposta educativa e laboratoriale sviluppata in una scuola dell’infanzia di Gravellona Toce, dove l’autrice ha proposto la lettura e la visione dell’opera, seguite da un’attività didattica per favorire l’elaborazione narrativa, emotiva e simbolica nei bambini.
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