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Resistenza al fuoco e protezione antincendio

Il DM del febbraio 2007 ha introdotto nuovi simboli per caratterizzare la resistenza al fuoco e la protezione antincendio.

I simboli S, G e W indicano rispettivamente la tenuta al fumo, la resistenza all'incendio della fuliggine e l'irraggiamento.

Inoltre, il DM ha introdotto anche i simboli W, M e C, che caratterizzano l'irraggiamento, l'azione meccanica e il dispositivo automatico di chiusura.

Le alte temperature causate dall'incendio possono provocare la cottura delle pietre nelle strutture murarie, portando a crolli parziali o totali.

In alcuni casi, l'incendio può portare benefici all'uomo, consentendo di portare alla luce strutture antiche di valore storico e culturale.

Le fonti di innesco possono essere distinte in quattro categorie: accensione diretta, accensione indiretta, attrito e...

autocombustione.1 In quanti e quali casi è utilizzabile l'approccio ingegneristico, secondo il D.M. 09.05.07? Per quattro tipologie edilizie: insediamenti di tipo complesso o a tecnologia avanzata; edifici di particolare rilevanza architettonica e/o costruttiva; edifici pregevoli per arte o storia; edifici ubicati in ambiti urbanistici di particolare specificità.

2 In quanti e quali gruppi si classificano gli interventi passivi? Quattro: Resistenza al fuoco predefinita; Reazione al fuoco predefinita; Compartimentazione; Sistema di vie di fuga.

3 In termini generali, si definisce combustione: Ogni reazione chimica relativamente veloce, a carattere esotermico, che si sviluppa in fase gassosa, o eterogenea, con o senza manifestazioni, quali fiamme e radiazioni visibili.

4 In un incendio i prodotti della combustione sono: Il calore, la fiamma e il gas generato dalla combustione.

5 In un pilastro in c.a., con quattro facce esposte all'incendio, la legge (teta)=f(t) si può esprimere con

La relazione θ = K1 + K2 ln(mu) dove: K1 e K2 sono funzione del tempo di esposizione all'incendio. (K1 e K2 sono funzione del rapporto di massività del pilastro NO)

In un pilastro in c.a., con quattro facce esposte all'incendio, la legge θ = f(t) si può esprimere con la relazione θ = K1 + K2 ln(mu) dove: mu = perimetro/superficie della sezione retta (1/cm). (u = P/S cm-1).

In un pilastro in legno con sezione 300x300 mm. Per t = 60 min di esposizione allo scenario d'incendio della curva nominale standard, risulta, nell'ipotesi che l'incendio investe le quattro facce del pilastro (beta = 0,7 mm/min), la sezione ridotta a caldo vale: [300 - (2 * 0,7 * 60)] * [300 - (2 * 0,7 * 60)] = 46656 mm2 -> (46650 mm2).

In una parete in c.a., con una sola faccia esposta all'incendio, la legge θ = f(t) si può esprimere con la relazione θ = k1 ln t - k2, dove: K1 e K2 variano con la distanza s dalla faccia esposta all'incendio.

In una trave in acciaio, esposta all'incendio,

con unrivestimento di materiale, con spessore e conduttività termica , determina: Una maggiore protezione all'aumentare dello spessore e al diminuire della conduttività termica. 10 Incendio localizzato: Focolaio d'incendio che interessa una zona limitata del compartimento anticendio, con sviluppo di calore concentrato in prossimità degli elementi costruttivi posti superiormente al focolaio o immediatamente adiacenti. 1 L'acronimo REI90 significa: A partire dallo scoppio dell'incendio, un elemento costruttivo per 90 minuti deve conservare la capacità di portare i carichi d'esercizio, impedire il passaggio di fumo e fiamme agli ambienti confinanti, limitare la trasmissione del calore agli ambienti confinanti (T<150°C su parete opposta). 2 La capacità di deflusso esprime: Numero di persone che possono percorrere un modulo unitario (60 cm) in condizioni di sicurezza. 3 La protezione attiva si basa sulla possibilità di intervenire tempestivamente con: Lasono: - Pronta rilevazione delle fiamme - Possibilità di un rapido spegnimento - Possibilità di lanciare l'allarme - Garanzia del mantenimento delle condizioni di sicurezza durante l'evacuazione e l'intervento dei soccorsi - Possibilità di limitare la propagazione del fuoco. La temperatura di infiammabilità e la temperatura di accensione dipendono dal tipo di combustibile. La temperatura nella Legge di variazione nel materiale c.a. in funzione del tempo di esposizione all'incendio normalizzato è funzione delle condizioni di esposizione all'incendio, delle caratteristiche fisiche del materiale e delle dimensioni dell'elemento strutturale. Durante l'incendio, le molecole di ossigeno si combinano con gli atomi del combustibile, ad esempio con il carbonio, dando luogo a molecole di ossido di carbonio (CO), di anidride carbonica (CO2) e di composti più complessi e non meno pericolosi per la vita umana. Le valenze della sicurezza in architettura.Con livelli prestazionali massimi per la resistenza al fuoco, la praticabilità delle vie di fuga in condizioni di sicurezza e per la resistenza meccanica. 8. L'incendio convenzionale di progetto (DM 09/03/2007) Incendio definito attraverso una curva di incendio che rappresenta l'andamento, in funzione del tempo, della temperatura media dei gas di combustione nell'intorno della superficie degli elementi costruttivi. 9. L'unità di misura della REI è: Il tempo espresso in minuti. 10. Materiale: Il componente che può partecipare alla combustione in dipendenza della propria natura chimica e delle effettive condizioni di messa in opera per l'utilizzazione. 1. Misure per l'evacuazione: Il percorso di esodo, misurato a partire dalla porta di ciascun locale nonché da ogni punto dei locali ad uso comune, non può essere superiore a: - 40 m per raggiungere un'uscita su luogo sicuro o su scala di sicurezza esterna; - 30 m per raggiungere un'uscita su.

scala protetta. Sono ammessi corridoi ciechi di lunghezza non superiore 15 m.

Nell'approccio analitico per il dimensionamento del sistema delle vie di fuga si utilizza la relazione: n = A / Cd nella quale n = larghezza del sistema espresso in moduli (1 modulo = 60cm); A = Affollamento; Cd = Capacità di deflusso: numero persone che possono percorrere un modulo unitario (60 cm) in condizioni di sicurezza.

Nell'opera di architettura come devono essere espresse le valenze della sicurezza? Con livelli prestazionali massimi per la resistenza al fuoco, la praticabilità delle vie di fuga in condizioni di sicurezza e per la resistenza meccanica.

Nella Legge di variazione della temperatura nel materiale c.a. in funzione del tempo di esposizione all'incendio normalizzato, la temperatura è funzione di: Condizioni di esposizione all'incendio, Caratteristiche fisiche del materiale; Dimensioni dell'elemento strutturale.

Nella prevenzione incendi per interventi attivi

Si intende: Insieme degli interventi messi in atto dopo l'incendio.

Nella prevenzione incendi per interventi passivi si intende: Insieme degli interventi messi in atto prima dello scoppio dell'incendio.

Nella relazione per il calcolo del Carico d'incendio specifico compare il parametro mi, cosa indica e quanto vale? È il fattore di partecipazione alla combustione dell'i-esimo materiale combustibile: Si assume 0,8 per il legno e altri materiali, 1 per gli altri materiali di natura cellulosica.

Oltre ai simboli di resistenza al fuoco R, E, ed I, Il DM del febbraio 2007, introduce nuovi simboli tra cui S, G e K. Cosa caratterizzano? S indica la tenuta al fumo, G indica la resistenza all'incendio della fuliggine, K indica la capacità di protezione al fuoco.

Per capacità di deflusso si intende: Numero di persone che possono percorrere un modulo unitario (60 cm) in condizioni di sicurezza.

Per compartimentazione si intende: Parte di edificio definita al contorno da elementi.

1. Per curva di incendio standard si intende: Incendio definito attraverso una curva di incendio che rappresenta l'andamento, in funzione del tempo, della temperatura media dei gas di combustione nell'intorno della superficie degli elementi costruttivi. La curva può essere nominale o naturale.

2. Per la progettazione delle strutture in c.a. resistenti al fuoco con il metodo analitico, occorre procedere secondo quattro step, tra cui: Determinazione della legge di variazione della resistenza a caldo rispetto alla resistenza a freddo. Determinazione della legge di variazione del modulo elastico a caldo rispetto al modulo elastico a freddo.

3. Per le pareti in c.a., con una sola faccia esposta all'incendio, la legge θ=f(t) si può esprimere con la relazione θ= k1 ln t - k2, dove: K1 e K2 variano con la distanza s dalla faccia esposta all'incendio.

4. Per lo spegnimento dell'incendio, si può operare con la tecnica del raffreddamento.

In cosa consiste? La tecnica del raffreddamento consiste nell'interrompere la reazione di ossidazione raffreddando il combustibile.

Per lo spegnimento dell'incendio, si può operare con la tecnica del soffocamento. In cosa consiste? La tecnica del soffocamento consiste nel ridurre la concentrazione di comburente nell'aria.

Per lo spegnimento dell'incendio, si può operare con la tecnica dell'esaurimento. In cosa consiste? La tecnica dell'esaurimento consiste nel sottrarre combustibile all'incendio.

Per protezione attiva si intende la possibilità di intervenire tempestivamente con: la pronta rilevazione delle fiamme, la possibilità di un rapido spegnimento, la possibilità di lanciare l'allarme, di garantire il mantenimento delle condizioni di sicurezza durante l'evacuazione e l'intervento dei soccorsi, la possibilità di limitare la propagazione del fuoco.

Per sezione ridotta a caldo (in acciaio o calcestruzzo) si intende:

sezione capace di equilibrare con la suaresistenza a freddo lo sforzo che può equilibrare la sezione reale con la suaresistenza a caldo. Per sistema di vie di fuga si intende: Insieme dei percorsi orizzontali e verticali idonei a garantire il collegamento con il luogo sicuro in condizioni di sicurezza.
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Publisher
A.A. 2023-2024
38 pagine
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/10 Architettura tecnica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LeoMe10x di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Progetto e prevenzione incendi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Iovino Renato.