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IV
60. Agli enti pubblici economici nazionali si applica il d.lgs. n. 165 del
2001? No, salvo soltanto talune eccezioni, previste o dallo stesso d.lgs. n.
165 del 2001 o da altre leggi di settore
61. In base al d.lgs. n. 165 del 2001, se le pubbliche amministrazioni
bandiscono un concorso pubblico senza aver previamente verificato la
possibilità di ricoprire i posti mediante la riallocazione del personale in
sovrannumero o in eccedenza: Gli atti posti in essere sono nulli
62. Il pubblico concorso: Risulta integralmente disciplinato dal diritto
amministrativo
63. L'art. 35 del d.lgs. n. 165 prevede che "I contratti di lavoro posti in
essere in violazione del presente articolo sono nulli"? No
64. Secondo il d.lgs. n. 165 del 2001, le pubbliche amministrazioni
possono stipulare contratti di lavoro a tempo determinato? Sì, ma
soltanto se ricorrono comprovate esigenze di carattere esclusivamente
temporaneo o eccezionale, e comunque tramite pubblico concorso
65. In base al d.lgs. n. 165 del 2001, la mancata adozione del piano
triennale dei fabbisogni del personale: È una condizione ostativa
all'assunzione di nuovo personale
66. In base al d.lgs. n. 165 del 2001, il d.P.R. n. 487 del 1994: Si applica alle
procedure concorsuali disciplinate dall'art. 35 del d.lgs. n. 165 del 2001,
ma in termini di compatibilità e di residualità
67. Secondo il d.lgs. n. 165 del 2001, le controversie in materia di
assunzione dei dipendenti pubblici "privatizzati": Sono devolute alla
giurisdizione del giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro
68. La decisione di una pubblica amministrazione di bandire un concorso
pubblico: Ha carattere discrezionale
69. La graduatoria di merito: Viene approvata da parte della pubblica
amministrazione che ha indetto la procedura
70. Secondo la prevalente giurisprudenza della Corte di cassazione, i
vincitori del concorso: Vantano un diritto soggettivo alla stipulazione del
contratto di lavoro
71. Dell'art. 39 non hanno avuto - di fatto - attuazione i commi: 2, 3 e 4
72. Nel lavoro privato, i contratti collettivi producono effetti:
Esclusivamente tra le parti che li hanno sottoscritti e tra soggetti che da
esse siano rappresentati
73. La contrattazione collettiva è: Uno strumento negoziale
74. Nel pubblico impiego "privatizzato", la materia delle sanzioni
disciplinari può essere disciplinata dai contratti collettivi? Soltanto nei
limiti previsti dalle norme di legge
75. Nel pubblico impiego "privatizzato", l'Aran rappresenta: Tutte le
amministrazioni pubbliche di cui all'art. 1, comma 2, del d.lgs. n. 165 del
2001
76. Nel pubblico impiego "privatizzato", quali tra le seguenti materie è
esclusa tout-court dalla contrattazione collettiva? Le incompatibilità tra
l'impiego pubblico ed altre attività
77. Nel pubblico impiego "privatizzato", le prerogative dirigenziali: Sono
disciplinate con legge, ovvero, sulla base della legge o nell'ambito dei
principi dalla stessa posti, con atti normativi o amministrativi
78. Nel pubblico impiego "privatizzato", alla contrattazione collettiva
nazionale sono ammesse: Soltanto le organizzazioni sindacali che
abbiano nel comparto o nell'area una rappresentatività non inferiore al 5
per cento, considerando a tal fine la media tra il dato associativo e il dato
elettorale
79. Ai sensi dell'art. 45, comma 2, del d.lgs. n. 165 del 2001, le
amministrazioni pubbliche: Garantiscono ai propri dipendenti di cui
all'articolo 2, comma 2, parità di trattamento contrattuale e comunque
trattamenti non inferiori a quelli previsti dai rispettivi contratti collettivi
80. Nel pubblico impiego "Privatizzato", in caso di certificazione non
positiva della Corte dei conti rispetto ad un contratto collettivo nazionale
che riguarda le amministrazioni dello Stato: L'Aran non può procedere
alla sottoscrizione definitiva dell'ipotesi di accordo
81. Non costituisce colpa grave ai fini della responsabilità dei funzionari
per gli atti da loro compiuti nell'ambito di una procedura di evidenza
pubblica: la violazione di norme di diritto che sia stata determinata
dall'adesione a orientamenti giurisprudenziali prevalenti o a pareri di
autorità competenti
82. Le amministrazioni pubbliche possono stipulare: tutti i contratti,
anche atipici, finalizzati al soddisfacimento delle proprie finalità
istituzionali
83. Il principio del risultato: condiziona l'esercizio della discrezionalità
dell'amministrazione e costituisce criterio interpretativo prioritario delle
regole del codice dei contratti pubblici
84. Il principio della fiducia: serve a responsabilizzare i funzionari,
contrastando la c.d. "paura della firma"
85. Per il principio della tassatività delle cause di esclusione: le cause di
esclusione dalle procedure di gara sono solo quelle previste dal codice dei
contratti pubblici, senza possibilità per l'amministrazione di introdurne di
ulteriori
86. Il principio di conservazione dell'equilibrio contrattuale: trova
applicazione alla generalità dei contratti pubblici, consentendone la
rinegoziazione al verificarsi di circostanze straordinarie e imprevedibili
che abbiano modificato in misura rilevante l'equilibrio originario del
rapporto
87. Nello scegliere il proprio contraente, le amministrazioni: devono
attenersi a criteri oggettivi, finalizzati ad assicurare il buon andamento e
l'imparzialità
88. La trasparenza: tende ad assicurare la massima semplicità e celerità
nella corretta applicazione delle regole del codice e ne assicura la piena
verificabilità
89. La tutela dell'affidamento: presuppone che il concorrente
aggiudicatario non potesse agevolmente rilevare, in base alla diligenza
professionale da lui esigibile, l'illegittimità del provvedimento di
aggiudicazione annullato
90. Il principio di auto-organizzazione: prevede che l'amministrazione
possa, motivando in ordine alle ragioni di convenienza, optare per la
produzione in proprio di beni e di servizi, anche mediante affidamento in
favore di società in house
91. Il partenariato pubblico -privato: è un genus rispetto a figure
contrattuali quali la concessione, la locazione finanziaria, il contratto di
disponibilità
92. Il contratto di disponibilità: consiste nella "messa a disposizione" di
un'opera - che, per l'intera durata del contratto, resta di proprietà privata
- a fronte di un corrispettivo da parte dell'ente pubblico
93. La concessione si differenzia dall'appalto: perché vi è una traslazione
in capo al concessionario del rischio operativo
94. La finanza di progetto: è un capitolo "interno" alla concessione
95. Ai contratti sopra soglia: si applicano le norme contenute nelle
direttive comunitarie recepite a livello nazionale dal Codice dei contratti
pubblici
96. La durata della concessione: è commisurata al valore della
concessione
97. Il contraente generale: è una species dei contratti a prestazione
complessa aventi ad oggetto servizi globali
98. Il partenariato pubblico - privato si distingue: in contrattuale e
istituzionale
99. La locazione finanziaria: è una species del partenariato pubblico
privato
100. Il contratto di disponibilità: non ha trovato spesso applicazione
perché le stesse esigenze si possono realizzare con la concessione
101. Le amministrazioni aggiudicatrici si distinguono in: amministrazioni
centrali; amministrazioni sub centrali; organismo di diritto pubblico
102. La nozione di organismo di diritto pubblico: è una definizione
funzionale i cui parametri sono i tre requisiti cumulativamente previsti
dalla legge
103. Il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti: ha natura
"aperta"
104. All' Anac spettano funzioni: di regolazione; di ispezione; di vigilanza;
di raccomandazione; sanzionatorie; di amministrazione attiva
105. L' Anac: è l'autorità nazionale preposta a vigilare i contratti pubblici
contrastando e prevenendo la corruzione
106. Il RUP: il RUP svolge tutti i compiti relativi alle procedure di
programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione previste dal
Codice, non specificatamente attribuiti ad altri organi o soggetti
107. La figura del direttore dell'esecuzione: è soggetto diverso dal RUP in
caso di interventi particolarmente complessi sotto il profilo tecnologico
108. Tutte le stazioni appaltanti possono: procedere direttamente e
autonomamente all'affidamento di lavori d'importo pari o inferiore a
500.000 euro
109. L' Anac è in via esclusiva titolare: della Banca dati nazionale dei
contratti pubblici
110. Non è un requisito per la qualificazione di organismo di diritto
pubblico: il vincolo di scopo
111. Le condanne penali per i reati così detti "ostativi": danno luogo ad
esclusione automatica solo se passate in giudicato
112. Le ipotesi di grave illecito professionale sono: tipiche e
tassativamente previste dall'art. 98 del codice
113. I criteri di selezione: devono essere proporzionati e attinenti
all'oggetto della procedura
114. Il soccorso istruttorio può essere utilizzato: per sanare irregolarità
anche essenziali della documentazione presentata, con l'eccezione
dell'offerta tecnica e dell'offerta economica
115. I motivi di esclusione fondati su condanne penali o su misure
antimafia sono rilevanti se: riguardano esponenti aziendali che, per la
posizione rivestita, possono esercitare un significativo potere di direzione
o di controllo
116. Le violazioni fiscali e contributive determinano l'esclusione del
concorrente solo se: superano la soglia di gravità prevista dalla legge, che
varia a seconda della definitività o meno dell'accertamento
117. I requisiti generali per la partecipazione alle procedure di evidenza
pubblica si distinguono in: ad esclusione automatica e ad esclusione non
automatica
118. Le violazioni fiscali e contributive integrano cause di esclusione:
automatica o facoltativa, a seconda della definitività o meno
dell'accertamento e della loro gravità
119. Il grave illecito professionale: può essere integrato da una condanna
penale, anche non definitiva e per reati diversi da quelli ostativi
120. I criteri di selezione: si distinguono in requisiti di idoneità
professionale, di capacità economico-finanziaria e di capacità tecnico-
professionale
121. Le procedure negoziate: sono procedure in cui le stazioni appaltanti
possono scegliere gli operatori economici e negoziare con essi le
condizioni del contratto