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Test di fine lezione 23: La psicologia sociale ed i concetti

d’identità personale e di ruolo

1. Nella teoria delle “disarmonie personali” quale concetto non fu

considerato: infermità mentale

2. L’autore della teoria delle “disarmonie personali” fu: Erikson

3. Per l’autore della teoria delle “disarmonie personali” l’identità

di un soggetto è: un fatto dinamico

4. In base al costrutto delle “disarmonie” le valutazioni degli altri

in riferimento all’identità personale erano: influenti

5. Per la psicologia sociale lo status era: importante

6. Per la psicologia sociale lo status ed il ruolo erano:

complementari

7. Lo status esprimeva: una condizione che trascendeva la

posizione socio-economica

8. Fu Goffman a concepire per la prima volta il concetto di

istituzioni totali: si

9. Le istituzioni sociali da Goffman furono considerate: con

disfavore

10. I concetti di Goffman ai fini della politica criminale futura

furono: influenti

Test di fine lezione 24: I concetti di devianza, marginalità ed

emarginazione nella psicologia sociale

1. In alcune concezioni la devianza: viene concepita in maniera

promiscua

2. In riferimento al discrimen identificativo della devianza il

fattore dirimente è: quello statistico

3. Nell'ambito della psicologia sociale vengono individuate: due

forme fondamentali di devianza

4. La devianza è un concetto: sociologico

5. I concetti di marginalità ed emarginazione: sono diversi

6. Rappresenta un concetto statico: la marginalità

7. Rappresenta un fenomeno dinamico: l'emarginazione

8. L'emarginazione può anche essere: una misura di difesa sociale

9. Gli emarginati possono essere: senza colpa

10. Lo Stato nei confronti degli emarginati in genere deve: essere

di sostegno

Test di fine lezione 25: Ulteriori contributi psicologici

1. Per la fenomenologia: l'attività più importante è conoscere

l'uomo sempre

2. Secondo i postulati della fenomenologia: l'essere umano deve

essere conosciuto dall'interno

3. Secondo i postulati della fenomenologia: l'essere umano con

il suo comportamento costruisce la realtà in cui vive

4. La realtà fenomenica: è creata dallo stesso essere umano

5. Per la teoria del campo: il concetto di campo è sinonimo di

sistema

6. La teoria del campo è mutuata: dalla fisica

7. Nella teoria dei sistemi il modello di causalità scelto è: quello

circolare

8. Gli studiosi della psicologia della comunicazione: ritengono

che ogni comunicazione possa avere più di un significato

9. Gli studiosi della psicologia della comunicazione: ritengono

che la comunicazione umana sia verbale e non verbale

sempre

10. La maggior parte della comunicazione umana è: non verbale

Test di fine lezione 26: Il comportamentismo

1. Il padre della teoria del comportamentismo fu: Watson

2. Il comportamentismo: non considera i meccanismi

piscologici interni dell'individuo mai

3. Per il comportamentismo: il comportamento è sempre basato

sul meccanismo stimolo-risposta

4. Il behaviorismo: è sinonimo del comportamentismo

5. Il comportamentismo: è comunque una teoria psicologica

6. Per i postulati della teoria del comportamentismo: l'ambiente

è sempre fondamentale

7. Il comportamentismo: ebbe dei connotati di scientificità

8. I postulati del behaviorismo: furono rigidamente

deterministici

9. Le teorie comportamentistiche: si basarono sull'elemento

statistico

10. La teoria della frustrazione-aggressione fu elaborata da:

Dollard

Test di fine lezione 27: Il cognitivismo

1. La disciplina scientifica dalla quale il cognitivismo mutuò i

suoi modelli concettuali fu: l'informatica

2. Lo studioso che fondò il cognitivismo fu: Neisser

3. I postulati del cognitivismo furono: di tipo rivoluzionario

4. I rapporti fra comportamentismo e cognitivismo furono: di

assoluta antitesi

5. I cognitivisti: concedevano spazio alla volontà dell'individuo

sempre

6. Il cognitivismo: non riconosceva mai validità al meccanismo

"stimolo-risposta"

7. La concezione più attinente alla criminologia fu: quella del

cognitivismo

8. La deresponsabilizzazione fu: uno dei postulati del

comportamentismo

9. Per la psicologia cognitiva: esisteva un filtro di selezione fra

stimolo ed azione

10. Il contributo del cognitivismo alla criminologa

fu

quantitativamente: scarso

Test di fine lezione 28: La criminologia ed i suoi rapporti con

la biologia

1. L'orientamento biologico naturalistico: avversa profondamente

sia l'orientamento psicologico che sociologico

2. L'orientamento biologico naturalistico: considera

unitariamente i concetti di corpo e mente sempre

3. Uno dei più importanti gruppi di teorie dell'orientamento

biologico considera la predisposizione: mai come concetto

medico

4. I concetti di criminalità e di malattia: appartengono a sistemi

concettuali completamente diversi

5. La malattia è: un concetto biologico

6. La criminalità è: un concetto giuridico-sociale

7. Tra fattori ereditari ed alcuni crimini: esiste in alcuni casi una

relazione indiretta

8. Gli studi sulle famiglie criminali: non hanno mostrato

univocamente un'ereditarietà nel crimine

9. In presenza di determinate condizioni ereditarie: esistono

sempre variabili individuali

10. La criminaità: la criminalità muta in un lasso di tempo molto

più ridotto rispetto ai fattori ereditari

Test di fine lezione 29: L’orientamento biologico-

naturalistico in criminologia

1. L'ipotesi che vi fosse una correlazione fra alterazioni genetiche

e delitti nacque da: studi medici

2. Quando si parla di genetica in generale: si fa riferimento pure ai

cromosomi

3. Il nostro patrimonio genetico contiene circa: centomila geni

4. La teoria del cromosoma o del gene del delitto prevedeva: un

cromosoma in più

5. La teoria degli istinti al suo interno era: tripartita

6. Gli istinti erano considerati: sempre un potenziale umano

7. Per Lorenz gli istinti erano: schemi generali sempre

8. L'orientamento istintivisitco: fu sempre in antitesi a quello

ambientalistico

9. Il modello correlazionistico si sviluppava su: due sistemi

10. Attualmente l'orientamento prevalente in materia è: quello

correlazionistico

Test di fine lezione 30: L’aggressività

1. L'aggressività: È un concetto diverso dalla criminalità

2. L'aggressività è un fattore: biologico

3. Gli stati emotivi primordiali: corrispondono alle protoemozioni

sempre

4. L'aggressività: può essere di diverse tipologie

5. L'aggressività in natura è: funzionale all'equilibrio biologico

sempre

6. La vera aggressività è: quella nell'ambito della stessa specie

7. I meccanismi di contenimento: limitano l'aggressività in natura

sempre

8. Il contributo delle neuroscienze allo studio dell'aggressività è:

rilevante

9. La teoria triunitaria: È adattata alla criminologia

10. In base alle scoperte delle neuroscienze il comportamento

umano è: libero

Test di fine lezione 31: Aggressività, violenza e criminalità

1. Aggressività ed aggressione: sono concetti sempre diversi

2. L'aggressività: sfocia in comportamenti diversi sempre

3. L'orientamento biologico-naturalistico si occupa:

prevalentemente dell'aggressività diretta

4. La principale partizione nell'ambito dell'aggressività prevede:

due tipologie di aggressività

5. L'autore della principale partizione fu: Fromm

6. La tipologia di aggressività disfunzionale al contesto biologico

è quella: maligna

7. Esiste anche una forma di autoaggressività: a volte

8. Tra i fattori produttivi dell'aggressività umana vi è: anche la

contradditorietà unita all'ambivalenza

9. La violenza umana è: in qualche misura connaturata alla storia

umana

10. Come ipotesi esplicativa della violenza umana: gioca un

ruolo in senso lato anche il fattore culturale

Test di fine lezione 32: Orientamento biologico-

naturalistico: conclusioni

1. La variabilità genetica individuale: condiziona anche fattori

come l'aggressività sempre

2. Il nostro patrimonio genetico: uguale per tutta la specie

3. Il nostro patrimonio genetico: consente variabili individuali

4. Dal punto di vista biologico l'aggressività: È disuguale fra i

soggetti

5. I principali fattori che producono l'aggressività sono: tre

6. Tra i principali fattori che producono l'aggressività: non c'è

disuguaglianza mai

7. I fattori che producono l'aggressività: presentano una sinergia

di fondo

8. Attualmente l'orientamento biologico-naturalistico in

criminologia è: dominante sempre

9. La libertà è: presente nell'essere umano sempre

10. La cosiddetta 'plasticità' del cervello umano sta ad indicare:

una notevole capacità di adattamento

Test di fine lezione 33: Introduzione alla pedofilia: cenni

storici

1. La pedofilia è: un fenomeno che è stato sempre presente nella

storia dell'umanità

2. La pedofilia è oggi: diffusa in modo sostanzialmente simile

rispetto al passato

3. La pedofilia è oggi: maggiormente conosciuta rispetto al

passato

4. Il termine pederastia oggi: non corrisponde attualmente a quello

di pedofilia

5. La prima antica civiltà classica nella quale il fenomeno della

pedofilia fu diffuso fu: l'antica Grecia

6. Nella prima delle antiche civiltà classiche dove il fenomeno fu

diffuso: era anche tollerato

7. L'ambiente classico dove era più diffuso era: la scuola ed i

mestieri

8. Nell'ambito di tale abuso venivano coinvolti soggetti minori:

mediamente dai dieci ai quattordici anni

9. Il fenomeno nell'antichità concerneva: entrambi i sessi

10. Le famiglie dei minori abusati, in alcuni contesti delle civiltà

antiche, dove la pedofilia era praticata: erano in genere

consapevoli dell'abuso sessuale

Test di fine lezione 34: Inquadramento criminologico della

pedofilia

1. Il termine pedofilia può essere sostituito da quello di abuso

sessuale sui minori: sempre

2. La pedofilia si presenta: eterogenea con diversi tipi

3. Alla base del comportamento pedofilico: vi sono diverse

condizioni mentali sempre

4. L'investimento

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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher t_marino3 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Criminologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Sommaggio Paolo.
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