Banca dati Principi e metodi storico-filosofici - Diritto ecclesiastico

Leggi italiane riguardanti i culti ammessi e la libertà religiosa

La legge n. 1159 del 24 giugno 1929 sui culti ammessi riguarda: in vigore e riguarda le sole confessioni religiose acattoliche prive d'Intesa con lo Stato italiano.

La legge n. 186 del 18 luglio 2003 concerne lo statuto giuridico degli insegnanti di religione. In essa è l'idoneità all'insegnamento dall'autorità prevista che è dichiarata: ecclesiastica.

La legge sul divorzio n. 898 del 1 dicembre 1970, nel caso di matrimonio canonico trascritto, disciplina la validità del vincolo matrimoniale, per i vizi del consenso stabiliti dal Codice di diritto canonico.

La legislazione negli Stati pre-unitari era prevalentemente ispirata a: Giurisdizionalismo.

La libertà di fondare scuole ed istituti di educazione spetta alle persone fisiche e giuridiche.

La libertà religiosa coincide esclusivamente con la libertà di fede: Falso.

La libertà religiosa ha rilevanza pubblicistica e rilevanza dell'atto.

privatistica dell'esercizio un'azione

La modalità c.d. non solenne del potere del Collegio Episcopale prevede: congiunta dei singoli Vescovi sparsi nel mondo.

La modifica dei Patti lateranensi: è ammessa, anche senza ricorrere al procedimento di revisione costituzionale ex art. 138 cost, se le modificazioni sono accettate dalle due Parti. 'non paritarie'

La normativa vigente qualifica: le scuole o istituti scolastici che non possono rilasciare titoli di studio aventi valore legale, né intermedi, né finali. dell'ordinamento

La nozione di ente ecclesiastico indica una categoria giuridica propria: statuale.

La partecipazione all'otto per mille del gettito IRPEF dà diritto: alla ripartizione della quota dell'imposta sul reddito delle persone fisiche in base alle scelte espresse dai contribuenti e in caso di scelte non espresse in proporzione alle scelte espresse.

La procedura per il riconoscimento degli effetti civili del

antico possesso di stato. La Suprema Autorità nella Chiesa Cattolica coincide: con il Sommo Pontefice ed il Collegio Episcopale.

La teoria della potesta indirecta in temporalibus a quale epoca risale: Medioevale.

La titolarità della libertà religiosa, quale diritto fondamentale ed inviolabile, spetta: a tutti.

La trascrizione c.d. tardiva: produce ex tunc, fatti salvi i diritti dei terzi legittimamente acquisiti.

Le c.d. res mixtae, cioè, le materie di comune interesse per lo Stato e per la Chiesa cattolica sono nell'Accordo disciplinate: di Villa Madama del 1984.

Le Confessioni acattoliche prive ex art. 8 comma 3 Cost.: Sono regolamentate dalla legge sui "culti ammessi" del 24 giugno 1929, n. 1159.

Le confessioni religiose acattoliche sono obbligate a stipulare intese con lo Stato italiano: mai.

Le dispense pontificie per lo scioglimento del matrimonio rato e non consumato: Non sono delibabili.

Le dispense pontificie per lo scioglimento

del matrimonio rato e non consumato: Non sono equiparate, agli effetti civili, alle sentenze ecclesiastiche di nullità matrimoniale.

dell'anima Le disposizioni testamentarie a favore sono da considerare: entrate di diritto privato.

Le fonti principali del diritto vaticano sono: Il Diritto canonico, le leggi e i regolamenti emanati dallo Stato della Città del Vaticano. Nell'Art.

Le fonti regionali trovano il loro presupposto: 117, comma 5 della Costituzione.

Le garanzie previste dal Trattato per i Cardinali riguardano: il libero transito ed accesso dei Cardinali in Vaticano attraverso il territorio italiano, durante la Sede vacante, per i Conclavi che si tenessero anche fuori del Vaticano, nonché per i Concili presieduti dal Pontefice o dai suoi Legati.

l'Unità d'Italia L'acquisizione Le leggi eversive entrate in vigore dopo riguardavano: al patrimonio statale dei beni ecclesiastici, la soppressione degli ordini religiosi e di alcuni enti

ecclesiastici. Le norme canoniche possono avere efficacia diretta nell'ordinamento giuridico italiano? Si, mediante gli strumenti del rinvio e della presupposizione.

Le norme costituzionali in materia religiosa rientrano nella categoria delle fonti di provenienza unilaterale statale.

Nell'ordinamento italiano il principio di laicità è dichiarato dalla Corte costituzionale con sentenza n. 203 del 1989.

Le prescrizioni alimentari di natura religiosa possono dar luogo a particolari richieste delle mense aziendali, solitamente per i lavoratori di fede musulmana ed ebraica.

Stato e Chiesa in materia di beni culturali d'interesse religioso. Le ragioni della collaborazione tra - secondo parte della dottrina - risiedono nella destinazione religiosa e di culto del bene.

Lo Stato della Città del Vaticano inizia la sua esistenza il 7 giugno 1929 con lo scambio delle ratifiche relative ai Patti Lateranensi.

Lo Stato italiano riconosce la

Chiesa cattolica quale: ordinamento indipendente e sovrano. nell'Accordo Villa

Nei confronti della Chiesa Cattolica la disciplina degli enti è contenuta: Madama (art.7; L. 121/1985), nella Legge 20 maggio 1985, 222 e nel D.p.r. 13 febbraio 1987 n. 33.

Nei confronti delle Confessioni acattoliche che hanno stipulato un Intesa, la disciplina degli enti è contenuta: Nelle singole intese. d'Intesa,

Nei confronti delle Confessioni acattoliche prive la disciplina degli enti è contenuta: nella 'culti ammessi' Legge n. 1159 del 1929 sui e relativo Regolamento di esecuzione (r.d. n. 289/1930).

Nei rapporti tra Stato italiano e Chiesa Cattolica, le c.d. intese procedimentali riguardano: la presenza dell'autorità ecclesiastica nell'ambito di procedure amministrative, onde consentire la rappresentanza degli interessi ecclesiali in di un provvedimento amministrativo.

Nei rapporti tra Stato italiano e Confessioni

Procedimento per l'acquisto della personalità giuridica degli enti ecclesiastici, è di rilevanza costituzionale. È previsto, se richiesto, il parere di un organo di Quale tra i seguenti: Consiglio di Stato.

Nell'ordinamento giuridico italiano, le Confessioni religiose sono ugualmente libere davanti alla legge.

Nell'ordinamento italiano, alla stipula di intesa con la rappresentanza di una Confessione religiosa cattolica, cosa segue? Una legge di approvazione.

Nell'ordinamento italiano, sono qualificati 'confessionali' gli enti di tutte le Confessioni religiose, salvo che la propria identità escluda tale qualifica.

Nella sentenza di delibazione la Corte d'appello si pronuncia anche in materia economica, se le parti lo richiedono.

Nelle relazioni tra Stato e chiesa tutte le c.d. res mixtae sono regolamentate di Villa Madama: No, solo alcune.

Per Diritti Confessionali le norme

Contenute negli ordinamenti di tutte le Confessioni religiose.

Per disposizioni testamentarie a favore si intendono: i lasciti a favore di enti ecclesiastici perottenere in cambio la celebrazione di messe in suffragio del testatore stesso o di altre persone.

Per la gestione interna gli enti delle Confessioni religiose prive sono previste forme di controllostatale nei limiti di cui alla Legge n. 1159/1929 sui 'culti ammessi' e relativo Regolamento di esecuzione n.289/1930.

Per la notifica di atti in Vaticano (e viceversa): è necessario seguire le ordinarie procedure sulle notificazioniin via diplomatica.

Per ottenere il riconoscimento italiano (personalità giuridica) in base alla L. 222/1985l'erezione o approvazionegli enti ecclesiastici della Chiesa cattolica devono avere i seguenti requisiti:dell'autorità ecclesiastica, la sededa parte in Italia e la finalità di religione o di

Perché si giunga al procedimento di delibazione di una sentenza ecclesiastica di nullità è necessario che il Supermo Tribunale della Segnatura Apostolica: Emani il decreto di esecutività e lo trasmetta all'Appello Corte competente.

Prima del Concordato del 1929 gli enti ecclesiastici: non costituivano categoria di enti contraddistinta da un regime di carattere unitario, ma erano sottoposti alle norme di diritto pubblico.

L'istituzione pubblica che in Italia vigila sulla corretta applicazione degli artt. 3, 8 e 19 Cost.: La Direzione Centrale degli Affari di Culto del Ministero dell'Interno.

Quale articolo del 1984 sancisce il principio della collaborazione per la tutela del patrimonio storico e artistico: art. 12.

Quale di queste 3 affermazioni è corretta: La Questione Romana sorse con il problema dell'annessione di Roma al Regno d'Italia e si concluse definitivamente con i Patti Lateranensi del 1929.