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DATI:
1. Nel 1998 i single italiani erano 4 milioni e mezzo, pari all’8% della popolazione.
2. Gli italiani sono mammoni: anche da sposati, magari con i figli universitari, fanno fatica a
tagliare il cordone ombelicale che li lega alla famiglia d’origine.
3. In Francia dal 1968 al 1990 i single sono raddoppiati.
4. Nel 1990 il 51,8% dei giovani italiani fra i 18 e i 34 anni viveva ancora in famiglia. Nel
1998 la percentuale è salita al 58,7.
5. In Svezia è single il 40% della popolazione.
6. I motivi di chi resta in famiglia in Italia sono: sto studiando (29,5%); sto bene così (47,3%);
non me la sento di andarmene (6,0%); dovrei rinunciare a troppe cose (4,1%); non trovo
lavoro (15,9%); non trovo casa (15,4%); dispiace ai genitori (6,3%); i genitori hanno
bisogno di me (2,5%).
7. Rispetto ai giovani che restano in famiglia in Italia: il 40,1% ha la licenza media il 56,3% ha
un diploma o una laurea; il 41,7% ha un lavoro stabile.
8. Oggi il 70% degli italiani sotto i trent’anni vive con mamma e papà.
9. L’Italia, in quanto a single, è in fondo alla lista dei Paesi europei: ci sono più che altro single
di ritorno, cioè persone che hanno alle spalle storie finite male e che intendono ributtarsi
nella mischia.
10. In Inghilterra i single sono 7 milioni.
[Hai un’ora e mezzo di tempo per svolgere il compito. Per il computer bisogna seguire i seguenti
criteri: il carattere deve essere Times New Roman, la dimensione 12 punti, l’interlinea 1,5, il
rientro prima riga 1 cm. Il testo deve avere i margini giustificati e il righello deve essere posizionato
da 0 a 14. Dimensioni del testo: minimo 25 righe massimo 30 righe]
Esercitazione 2
La seconda esercitazione del laboratorio di scrittura
Il CENSIS ti chiede di scrivere un rapporto informativo-propositivo da mettere in Internet sul sito
www.censis.it . Il titolo del rapporto sarà: "Fenomenologie del sistema carcerario in Italia". Devi
utilizzare tutti i dati che seguono (Fonte: Ministero della Giustizia).
DATI
1. Una quota consistente della popolazione carceraria presenta condizioni di disagio
psicofisico: si tratta di fuori di testa per il cui recupero sarebbe necessario l’intervento di
strutture apposite che mal si combinano con le condizioni di vita del carcere.
2. Gli imputati condannati sono 29.771 (val %: 55,6)
3. La capienza regolamentare delle strutture carcerarie è di 42.785
4. La lentezza dei procedimenti giudiziari determina un’allucinante presenza di imputati in
attesa di primo giudizio che, oltre a essere presunti innocenti, contribuiscono ad affollare le
strutture carcerarie
5. Gli imputati appellanti e ricorrenti sono 10.159 (val %: 19,0)
6. I sieropositivi in carcere sono 1.548 (val % sul totale dei detenuti: 2,9) di cui 151 affetti da
AIDS
7. La capienza tollerabile delle strutture carcerarie è di 48.632
8. I tossicodipendenti in carcere sono 14.602 (val % sul totale dei detenuti: 27,4)
9. Gli imputati in attesa di 1° giudizio sono 13.607 (val %: 25,4)
10. Gli alcooldipendenti in carcere sono 695 (val % sul totale dei detenuti: 1,3)
11. La capienza effettiva delle strutture carcerarie è di 53.537
12. e strutture carcerarie presentano un numero di detenuti pazzesco, ben al di sopra della soglia
regolamentare e tollerabile
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criteri: il carattere deve essere Times New Roman, la dimensione 12 punti, l’interlinea 1,5, il
rientro prima riga 1 cm. Il testo deve avere i margini giustificati e il righello deve essere
posizionato da 0 a 14. Dimensioni del testo: minimo 25 righe massimo 30 righe]
Esercitazione 3
La terza esercitazione del laboratorio di scrittura
Alcuni scienziati di Glasgow, in Scozia, stanno sperimentando un medicinale che permetterà anche
ai più insicuri di vivere una vita normale: l’«Escitalopram» sarà indirizzato a milioni di persone
afflitte da paure e ansie che rendono difficoltoso anche solo uscire di casa.
In un intervento su la Repubblica Vittorio Zucconi – con toni molto critici – ha giudicato questo un
esempio perfetto della nuova farmacologia della pigrizia che punta non sulle malattie acute, ma
sulle paure e sulle debolezze umane del consumatore. Secondo Zucconi “la cultura dominante della
scorciatoia chimica verso la salute è la stessa che ha fatto delle società evolute popoli di drogati con
ricetta, tra le grida indignate di adulti imbottiti di tranquillanti, analgesici, diuretici, anticolesterolo,
stimolanti, antinfiammatori, anticoncezionali e vasodilatatori per una più gagliarda erezione, che si
domandano perché tanti ragazzi e ragazze imbocchino le loro scorciatoie chimiche verso la felicità
del sabato sera.”
Il direttore del tuo giornale (un quotidiano a diffusione nazionale) ti chiede un articolo di commento
a partire dalla dichiarazione di Zucconi. Devi sostenere una tua tesi (a favore o contro la tesi di
Zucconi) e argomentare per sostenerla.
Prima della stesura occorre indicare il titolo del pezzo e tra parentesi la tesi sostenuta (accordo o
disaccordo).
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