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Il calcolo di R si effettua in modo analogo e si ottiene:
22
R = 10.33
11
Per calcolare R possiamo aprire la porta 2 (I = 0, quindi!) e calcolare il rapporto tra
m 2
V e I .
2 1
Nel crcuito in figura, R e R sono in serie e la loro serie è in parallelo con R .
II,VI ,VI,IV II,IV
Il circuito può quindi essere ridisegnato alla maniera seguente:
Una corrente I che entra ai morsetti I e III vede R in parallelo con la serie di R e
1 I,IV I,II
la nuova resistenza di 4.2 tra i morsetti II e IV. In serie a questo parallelo c’è poi la
R che però a noi in questo caso non interessa perché ci basta calcolare la corrente
III,IV
nella resistenza da 4.2 . Tale corrente si ottiene evidentemente con la regola del
partitore: 4 4
I I I
II ,IV 1 1
4 4 4.2 12.2
Essa provoca una caduta di tensione tra i morsetti II e IV di:
4 4.2
V I
II ,IV 1 12.2
Ritornando al circuito originario si vede che tale tensione va ripartita tra la serie di
R e R per avere la tensione sul resistore R . Tale tensione, non essendoci
II,VI VI,IV II,VI
caduta di tensione sulla R perché la corrente I è nulla, coincide con la tensione V :
II,V 2 2
4 4.2 8
V I
2 1 12.2 14
Se ne deduce che il rapporto tra V ed I è:
2 1
R = 0.79
m
Secondo esercizio L = 4 mH;
46
C = 500 F;
24
R = R = R = R = 5 ;
12 14 25 56
e (t) = 2 2 sen( t) V;
13
i (t) = 2 sen( t+ /4) V;
45 = 1000 rad/s.
Determinare l’andamento
della corrente i (t) tra i nodi
24
II e IV applicando il teorema
del gen. equiv. di corrente e la
sovrapposizione degli effetti.
In primo luogo passiamo al dominio dei fasori:
j t
e E 2e 2;
1,3 2 2
j( t /4) j /4
i I e e j ;
4,5 2 2
R R R R 5 ;
1, 2 1,4 2,5 5,6
1
C j j2;
0.5
L j4
Dovendo calcolare la corrente di corto circuito nel ramo II,IV, bisogna considerare il
circuito seguente:
E, applicando la sovrapposizione degli effetti, i due circuiti componenti:
Nel primo, la corrente nel ramo II,IV
E
I 0.4
cc R
I ,II
E nel secondo, la corrente è semplicemente la ripartizione della corrente del
generatore tra i rami in parallelo R e la serie di R e R :
II,V V,VI VI,IV
1 2 j1 2 5 j4
5 j 4 j1.07
I I 0.28 j0.52 0.59e
cc 10 j4 10 j4
E quindi: j 0.98
I 0.68 j0.52 0.73e
cc
L’impedenza equivalente è invece data dal parallelo tra la serie di R , R e R
II,V V,VI VI,IV
ed il resistore R , dato che R è cortocircuitato – vedi il circuito reso passivo:
I,II I,IV
10 j4 5 50 j20
Z 3.44 j0.41
15 j4 15 j4
E quindi la corrente desiderata e data da
Z 3.44 j0.41
I I 0.68 j0.52 0.28 j0.73
c cc Z jX 3.44 j1.59
c
e la corrente nel tempo è espressa da:
i t 1.10sen( t 1.2).
c
________________________________________
Volendo applicare invece il teorema del generatore equivalente di tensione bisogna
trovare la tensione a vuoto nel circuito di figura:
Che, applicando la sovrapposizione degli effetti, si scompone nei due contributi:
55 j4
E I 0.32 j2.01
0 15 j4
e