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ESERCITAZIONE ESAME “ISTITUZIONI DEI PAESI DI LINGUA SPAGNOLA –
SPAGNA”
Con il termine Restauraciòn si denomina il periodo della storia della Spagna che va
dall'1875 al 1923, anno in cui si instaura il regime militare guidato da Primo de
Rivera. Il nome venne dato proprio perché in questo periodo si re-instaura un governo
guidato dai Borboni.
Questi anni sono caratterizzati da diversi fattori soprattutto negativi, come per
esempio la perdita delle ultime colonie nel 1898 e la guerra di Cuba, che hanno
contribuito a diffondere un sentimento di delusione tra gli abitanti della Spagna. Il
dramma fu appunto essere stati sconfitti dopo una logorante guerra da una colonia
spagnola, che però aveva palesemente più potere della Spagna stessa. Oltre alla
perdita delle colonie hanno influito anche la crescita della società di massa e la
mancata nazionalizzazione dello stato spagnolo, problema che si ripresenta più volte
come motivo di crisi. La Spagna in questi anni veniva definita nazione moribonda
dall'Inghilterra.
Dal punto di vista politico la Restauraciòn è caratterizzata da stabilità e da un
bipartitismo finto, ovvero al potere si alternavano il partito conservatore e quello
liberale.
Dal punto di vista internazionale invece mancava un nemico comune che desse senso
di appartenenza, e aziende internazionali.
Dal punto di vista sociale la Spagna attraversava un brutto periodo perché la fame era
dilagante (infatti si ricorda la citazione “pasas màs hambre que un maestro de
escuela”), i livelli di analfabetismo erano altissimi, si viveva in un clima di
insicurezza in diversi campi, e tre quarti della popolazione era minacciata dalla
miseria. Oltre a questo, si aggiungeva la scarsità del sistema scolastico e il fallimento
della leva, e un problema chiave che da sempre tormentava la Spagna era l'eccessivo
potere di Chiesa ed Esercito.
Altro problema che dovette affrontare la Spagna in questo periodo fu quello dei
nazionalismi periferici, in particolare quelli di Catalogna e Paesi Baschi, sebbene in
forme diverse. La prima era basata sull'idea di identità catalana, mentre nei Paesi
Baschi c'era un'idea di superiorità razziale e di creare una nazione basca con una
lingua basca, ovvero l'euzkadi. Questi nazionalismi periferici erano una sorta di
“grido contro il governo centrale”.
Nel 1876 venne pubblicata la costituzione, che sanciva che il re deteneva tutti i poteri
di nomina, sanciva il bipartitismo di cui sopra, e che lo stato era un mix tra
assolutismo e monarchia costituzionale. Inoltre lo Stato veniva definito cattolico
(tutte le altre religioni potevano essere praticate in privato solamente), e il voto
restava censitario fino al 1890.
Sempre in questi anni nascevano i primi movimenti sociali e operai, le prime società
di mutuo soccorso e i primi scioperi a Madrid e Barcellona.
Altri due problemi che si presentavano ai governatori della Restauraciòn erano il
clientelismo e il “caciquismo”. Quest'ultimo bloccava i governi, capillarizzando
sempre di più il potere dei signorotti locali, i quali finivano per toglierlo del tutto al
governo centrale, anche perché i clienti vedevano protezione e sicurezza più nei loro