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La stima del valore di mercato di un immobile è un'operazione cruciale nel settore immobiliare, in

quanto permette di determinare un prezzo equo e competitivo. Tra i vari metodi disponibili, la

comparazione diretta è uno dei più utilizzati. Questo approccio si basa sull'analisi di proprietà simili

a quella oggetto di valutazione, esaminando i loro prezzi di vendita o affitto. La logica che sottende

a tale metodo è che immobili comparabili, situati in contesti simili e con caratteristiche analoghe,

dovrebbero avere valori di mercato affini. Per applicare la comparazione diretta, prima di tutto, è

necessario raccogliere dati su immobili recenti venduti nella stessa area. Questi dati vengono

analizzati per identificare le similitudini e le differenze tra gli immobili. Caratteristiche come la

metratura, il numero di stanze, lo stato di manutenzione, la presenza di giardini o balconi, e la

posizione geografica rivestono un ruolo fondamentale. È essenziale che le proprietà selezionate per

il confronto siano il più possibile omogenee, per garantire che il valore calcolato sia il più accurato

possibile. Una volta identificati gli immobili comparabili, si procede con l’analisi dei prezzi. Si

possono applicare degli aggiustamenti ai valori, per tener conto delle diversità riscontrate. Ad

esempio, se l’immobile oggetto di valutazione è dotato di un giardino mentre i comparabili non lo

sono, si potrà aumentare il valore di mercato stimato. Analogamente, se l'immobile ha bisogno di

lavori di ristrutturazione, si potrebbe decurtare il prezzo. Un ulteriore aspetto da considerare è la

tendenza del mercato immobiliare locale, che può influenzare significativamente il valore di mercato.

Durante periodi di crescita economica, i prezzi tendono ad aumentare, mentre in fasi di crisi si

possono registrare cali significativi. I valutatori esperti sono in grado di integrare queste informazioni

per fornire una valutazione più precisa. -------------------------------------------------------------------------

Tema 13 – Il costo di riproduzione deprezzato nelle valutazioni patrimoniali

Svolgimento (risposta sintetica di massimo 20 righe)

Il costo di riproduzione deprezzato è un metodo di valutazione patrimoniale utilizzato principalmente

in ambito economico e imprenditoriale. Esso si basa sulla determinazione del costo necessario per

riprodurre un bene o un’attività, tenendo conto del deprezzamento accumulato nel tempo. Questo

approccio offre una visione concreta del valore attuale di un bene, considerando non solo il suo costo

di produzione, ma anche l’usura e l'obsolescenza che possono influenzarne il valore. Il concetto di

deprezzamento è fondamentale, in quanto riflette la diminuzione del valore di un bene a causa

dell'uso, del tempo o di fattori tecnologici. Per esempio, nel caso di una macchina industriale, il suo

costo di riproduzione potrebbe essere elevato, ma il valore attuale sarà notevolmente ridotto se si

considera la sua usura e l’eventuale introduzione di tecnologie più avanzate. Pertanto, il costo di

riproduzione deprezzato permette di avere una valutazione più realistica e attuale dell'asset. Questa

metodologia è particolarmente utile per le aziende che desiderano analizzare il proprio patrimonio in

modo efficace. Permette infatti di prendere decisioni più informate riguardo alla gestione dei beni e

alla pianificazione degli investimenti. Inoltre, il costo di riproduzione deprezzato si rivela utile anche

in contesti di fusione e acquisizione, dove la valutazione di un’azienda deve tener conto del reale

valore dei suoi asset. Tuttavia, è importante considerare che la precisione di questo metodo dipende

dalla stima corretta dei costi di riproduzione e dei tassi di deprezzamento. Inoltre, esso può non essere

applicabile a tutti i tipi di beni, in particolare a quelli unici o artistici, dove il valore può essere

influenzato da fattori soggettivi. ---------------------------------------------------------------------------------

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Tema 14 – Il valore di trasformazione delle aree edificabili

Svolgimento (risposta sintetica di massimo 20 righe)

Il valore di trasformazione delle aree edificabili rappresenta un tema cruciale nel contesto

dell'urbanistica e dello sviluppo immobiliare. Questo valore è strettamente legato alla capacità di un

terreno di cambiare la sua destinazione d'uso, passando da uno stato agricolo o naturale a una funzione

residenziale, commerciale o industriale. Questo processo di metamorfosi non solo altera il paesaggio

urbano, ma ha anche un impatto significativo sull'economia locale e sulla qualità della vita dei

cittadini. L’analisi di questo valore inizia con la comprensione della normativa urbanistica vigente.

Le amministrazioni comunali stabiliscono piani regolatori che definiscono le aree soggette a

trasformazione e i requisiti necessari per la costruzione. La densità edilizia, l’altezza degli edifici, e

le normative ambientali giocano un ruolo fondamentale nel determinare il valore di un’area

edificabile. Terreni che si affacciano su vie principali o che sono in prossimità di servizi pubblici

tendono a ottenere valutazioni più elevate, grazie alla loro accessibilità e visibilità. Oltre agli aspetti

normativi, anche le tendenze del mercato immobiliare influenzano il valore di trasformazione. La

domanda di nuovi edifici, sia abitativi che commerciali, è influenzata da fattori socio-economici e

demografici, come l’aumento della popolazione urbana, i tassi di interesse sui mutui e le politiche

fiscali. In periodi di crescita economica, il valore di trasformazione può aumentare rapidamente,

attirando investitori e sviluppatori, mentre in momenti di crisi economica, il valore può stagnare o

addirittura diminuire. Inoltre, il valore di trasformazione ha rilevanti implicazioni sociali ed

ambientali. La pianificazione attenta e sostenibile può promuovere lo sviluppo di quartieri vivibili,

riducendo la dispersione urbana e preservando risorse naturali. --------------------------------------------

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Tema 15 – Aspetti rilevanti nella stima del diritto di usufrutto

Svolgimento (risposta sintetica di massimo 20 righe)

Il diritto di usufrutto è una figura giuridica di grande rilevanza nel diritto civile, che consente a una

persona, l'usufruttuario, di godere dei beni altrui, estraendo i frutti e i benefici da essi, senza però

modificarne la sostanza. La stima di questo diritto rappresenta un momento cruciale, sia in contesti

patrimoniali che in ambito successorio, perché permette di quantificare il valore economico

dell'usufrutto stesso. La stima del diritto di usufrutto è influenzata da diversi fattori. In primo luogo,

la durata dell’usufrutto è determinante: più lungo è il periodo nel quale l’usufruttuario potrà godere

del bene, maggiore sarà il valore del diritto. In genere, l'usufrutto ha una durata di vita

dell’usufruttuario, e la sua stima può essere calcolata considerando le aspettative di vita media,

facendo riferimento a tavole attuariali. In secondo luogo, il valore del bene oggetto dell’usufrutto è

essenziale. Un immobile in una zona centrale avrà ovviamente un valore più elevato rispetto a uno

situato in una zona periferica o in cattive condizioni. Pertanto, nella stima, è necessario effettuare una

valutazione accurata dell'immobile, considerando non solo il prezzo di mercato, ma anche le sue

caratteristiche intrinseche e il contesto circostante. Inoltre, la stima deve tenere conto dei costi di

manutenzione e delle eventuali spese accessorie che l’usufruttuario dovrà sostenere durante il periodo

di godimento. Questi costi possono erodere il valore del diritto e, di conseguenza, influenzare la cifra

finale. La stima dell’usufrutto è particolarmente rilevante in diverse situazioni, come nelle divisioni

patrimoniali, nei passaggi generazionali e nelle vendite di beni. Infatti, la corretta valutazione di

questo diritto può prevenire contenziosi tra le parti coinvolte e garantire una giusta remunerazione

per l’usufruttuario, nel caso in cui decida di trasferire il diritto a un terzo. --------------------------------

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Tema 16 – Calcolo del diritto di superficie per un tempo limitato

Svolgimento (risposta sintetica di massimo 20 righe)

Il diritto di superficie è un istituto giuridico che consente a un soggetto di costruire e mantenere una

struttura su un terreno di proprietà di un altro. Si tratta di un diritto molto utilizzato in ambito urbano,

dove le esigenze abitative e produttive richiedono soluzioni innovative e flessibili. Quando si parla di

diritto di superficie a tempo limitato, ci si riferisce a una forma di utilizzo del suolo che può rivelarsi

vantaggiosa per entrambe le parti coinvolte. Il calcolo del diritto di superficie per un periodo

determinato può differire significativamente da quello del diritto di superficie illimitato. Innanzitutto,

la durata temporale influisce sul valore economico del diritto stesso: un contratto di superficie di

lunga durata tende ad avere un valore maggiore, mentre un diritto limitato nel tempo è considerato

meno prezioso. Tuttavia, il limite temporale può anche rappresentare un'opportunità per il proprietario

del suolo, che potrà riappropriarsi del terreno al termine del periodo contrattuale. Per effettuare un

calcolo accurato del diritto di superficie, è necessario considerare vari fattori. Tra questi, la posizione

del terreno, il valore di mercato degli immobili circostanti e la tipologia di costruzione prevista sono

elementi determinanti. Inoltre, si deve tenere conto del costo della costruzione e delle eventuali opere

di manutenzione e gestione necessarie durante la durata del diritto. Il contratto deve altresì definire

in modo chiaro le modalità di risoluzione e conclusione del diritto. Al termine del periodo stabilito, il

proprietario del suolo ha diritto di riacquisire il possesso e, in alcuni casi, può reclamare le strutture

realizzate dal superficiario, a compensazione del valore del diritto concesso. Risulta cruciale, quindi,

che entrambe le parti coinvolte si impegnino in una trattativa equa, al fine di evitare conflitti futuri.

La consulenza di esperti in materia legale e di valutazione immobiliare può rivelarsi particolarmente

utile per giungere a un

Dettagli
A.A. 2022-2023
44 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/06 Economia applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessioamore88 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia applicata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Vastola Aldo.