vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Management della milza
Il managment della milza è un po’ diverso da quello del rene e del fegato. Infatti la milza, in caso di
trauma può andare incontro ad embolizzazione preventiva (cosa che non si effettua mai negli altri
due organi). Questo avviene perché la milza (anche se alla TC sembra non aver subito danni
importanti) ha un rischio di rottura secondaria, dovuta al continuo accumulo di sangue nell’organo
che causa un aumento della pressione intraparenchimale, fino a portare alla rottura splenica.
L’embolizzazione preventiva si effettua nel caso in cui la milza presenti lesioni di grado AAST
maggiore o uguale a 3.
L’embolizzazione splenica può essere di 3 tipi:
Embolizzazione prossimale: viene utilizzata per
eseguire l’embolizzazione preventiva, e viene
eseguita quando il grado AAST e maggiore o uguale a
3. Consiste nell’occlusione dell’arteria splenica (nel
tratto compreso tra l’arteria pancreatica dorsale e
l’arteria pancreatica magna, che originano entrambe
dall’arteria splenica). Anche se si occlude l’arteria
splenica la milza non va in infarto perché esistono dei
circoli collaterali che sono dati dalle arterie gastriche
brevi (che originano dall’arteria lienale e si
anastomizzano con l’arteria gastrica di sinistra e
l’arteria gastroepiploica di sinistra) dall’arteria
pancreatica magna (che origina dall’arteria splenica e
si anastomizza con l’arteria pancreatica inferiore, che
a sua volta si anastomizza all’arteria pancreatica
dorsale, che si trova a monte dell’embolizzazione e
che quindi riceve sangue).
Quindi l’embolizzazione prossimale non azzera il flusso ematico ma riduce semplicemente la
pressione di perfusione splenica in modo da migliorare l’emostasi dell’organo. Questo limita
fortemente la probabilità di rottura secondaria.
Il vantaggio di questa metodica è quello di limitare la formazione di infarti splenici, mentre lo
svantaggio è quello di non riuscire a trattare direttamente il vaso che sanguina. Se il vaso
continua a sanguinare nonostante l’embolizzazione allora si esegue una splenectomia.
Embolizzazione distale: viene eseguita quando è presente un contrast blush, e consiste
nell’embolizzazione selettiva del solo vaso che presenta sanguinamento attivo. Il vantaggio di
tale metodica consiste nel fatto che trattando direttamente il vaso che sanguina si ferma
l’emorragia, mentre gli svantaggi consisto nel fatto che si produce un’area infatuale nella
milza, nel fatto che la procedura richiede più tempo rispetto all’embolizzazione prossimale e
nel fatto che non si riduce la pressione di perfusione splenica.
Non esistono trial prospettici randomizzati che facciano preferire l’embolizzazione prossimale
a quella distale (cioè non esistono studi scientifici che dimostrino la maggiore efficacia
terapeutica di un tipo di embolizzazione rispetto all’altro).
Embolizzazione combinata: viene utilizzata in caso di paziente che presenta sia un grado
AAST maggiore o uguale a 3, sia un contrast blush. Consiste nell’eseguire inizialmente
l’embolizzazione distale e subito dopo l’embolizzazione prossimale.