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Tessuto Muscolare
. a) Muscolo scheletrico
. b) Muscolo liscia
. c) Muscolo cardiaco
Il muscolo scheletrico è adibito al mantenimento della postura in quanto si ha un
mantenimento costante del tono muscolare di base, alla protezione e al supporto degli organi
interni cercando di mantenerli nella corretta posizione anatomica, apertura e chiusura degli
orfizi e orifici (sfinteri e orbitali)
La muscolatura liscia coordina le onde peristaltiche, ha la funzione di rivestire i vasi
sanguigni con conseguente regolazione del flusso sanguigno (vasocostrizione e
vasodilatazione) e termoregolazione co produzione o dispersione di calore.
Il muscolo cardiaco invece non è un sincizio ma può esserlo funzionalmente parlando grazie
alla presenza di dischi intercalari e gap junctions. La sua atipicità è data dalla sua capacità di
autoeccitarsi, quindi di autoprodurre un potenziale di azione che può essere per l'appunto
propagato per la presenza di giunzioni intercellulari che impediscono la sua dispersione.
Importante sono le risposte temporali anche perché tra un potenziale di azione e l'altro
bisogna permettere alle camere cardiache, quali atri e ventricoli di riempirsi.
Per quanto riguarda il muscolo in sé presenta un'innervazione proveniente dal sistema
nervoso somatico periferico grazie alla presenza dei motoneuroni che vanno sempre incontro
a diramazioni quindi a contatto con molte fibre (da 10 a 2000 fibre) andando a formare
assieme alla placca neuro- motoria quella che è l'unità neuro-motoria che presenta
dimensioni variabili:
• piccole che vanno a coordinare movimenti più precisi
• grandi che coordinano i movimenti di muscoli adibìti a lavori e contrazioni più intense.
Struttra:
Il muscolo è costituito da fibre che a loro volta sono caratterizzate da fasci di
miofibrillem unità che regola la contrazione muscolare grazie alla presenza di un
pigmento proteico quale la mioglobina che consiste in un pigmento in grado di
costituire una riserva di ossigeno localizzata in porzioni importanti per le fasi iniziali
dello sforzo.
Un'altra struttura importante è rilevabile dai tubuli T che sono invalidazioni interne della
membrana citoplasmatica chiamata altrimenti sarcolemma, che decorrono
perpendicolarmente alla fibra. Questi sono innervati trasversalmente in modo da
propagare quello che è il potenziale d'azione al sistema di cisterne rappresentato dal
reticolo sarcoplasmatico.
Perché avvenga la contrazione è necessario che sulla menarca siano presenti dei
recettori che vanno incontro a modificazioni o meglio a variazione conformazione in
seguito a polarizzazione per consentire l'apertura dei canali ionici (canali
meccanicamente attivabili) del calcio. Queste strutture sono presenti solo ed
esclusivamente nel muscolo scheletrico.
I canali al momento dell'apertura portano ad aumentare la concentrazione nel citosol di
ioni calcio, in modo che la contrazione possa essere innescata, in quanto si lega ai siti
della troponina in grado di liberare l'actina che essendo mascherata dalla tropomiosina
senza il calcio, non potrebbe scivolare verso la miosina. Detto ciò il calcio facilita
l'avvicinamento e la sovrapposizione di actina e di miosina consentendo la contrazione
che comporta l'avvicinamento dei dischi Z del sarcomero.