Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 45
Teoria dei grafi - Appunti Pag. 1 Teoria dei grafi - Appunti Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teoria dei grafi - Appunti Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teoria dei grafi - Appunti Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teoria dei grafi - Appunti Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teoria dei grafi - Appunti Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teoria dei grafi - Appunti Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teoria dei grafi - Appunti Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teoria dei grafi - Appunti Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teoria dei grafi - Appunti Pag. 41
1 su 45
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

TEORIA DEI GRAFI

Dato un grafo G(V, E), non orientato, un ciclo euleriano è un ciclo che attraversa tutti gli archi del grafo una ed una sola volta. Un ciclo euleriano contiene m_1 archi, con m=|E|. Un grafo che contiene un ciclo euleriano è detto grafo euleriano.

TEO 1.

Se G è connesso, le seguenti affermazioni sono equivalenti:

  • G è euleriano
  • Ogni nodo di G ha grado pari
  • G si può ottenere come unione di cicli disgiunti sugli archi

Questo teorema ci fornisce due condizioni necessarie e sufficienti. (2-3)

Dobbiamo mostrare che 1->2, 2->3, 3->1

1->2

Se G è euleriano allora ∃ un ciclo euleriano C. V_i1, V_i2, V_ik, ..., V_ik, ..., V_im, E_m, V_ik Sia dG(V_ih) il grado in G del nodo V_ih. Questo arco è ottenuto dagli archi E_j-1 e E_j che hanno contribuito a (...), sono gli archi che lo precedono e lo seguono nella sequenza descritta in C.) Poiché in dG(V_ik) per qualsiasi h (h, h+1), con h+1 allora avremo sempre contributi pari al grado del nodo ( + 1 -1 =)

2->3

Sappiamo che dG(V_i)≥2, e pari ∀V∈V

⇒ G non ha nodi di grado 1. Un grafo connesso senza nodi di grado 1 non è un albero, e un albero (...) e un grafo connesso aciclico, quindi G deve avere almeno un ciclo, C1. Sia G_1 = G\C_i, ottenuto rimuovendo da G gli archi di C1 dG(V)=0 oppure dG(V)-2(2kv), se v ∈ C1 dG1 (V)={ 0 se v ∉ C1 (..)

Se deg(u)=0

allora u è un nodo isolato. Se G è costituito solo da nodi isolati allora G è degenrativamente connesso con delle componenti connesse di G-d, in cui ogni nodo ha grado pari =2, quindi G è un ciclo. C.Q.D

Sia G un G.E.C ogni coppia di regole. Se G è costituito solo da nodi isolati segue la tesi, altrimenti C.E B.B il ragionamento.

Abbiamo trovato due cicli C1…Cn la cui unione è G

O [diverso da] 3

(n i=1 Ci)=C1-C2

Ci sono (o due) cicli disgiunti la cui unione è G: consideriamo Ci/Cq collegati di connessione con la (almeno un ciclo Cq con almeno un nodo in comune con ci ( 1/2). Senza ciclo di generalità supponiamo che questo ciclo sia C2, e sia C1 il ciclo che si ottiene ancora iterando C1 con C2. ad esempio:

C1: A•B•C•B•D•A

C2: B•F•E•B

C1= A•B•F•E•B•C•D•A

G è connesso

(n i=1 Ci +1 con un nodo in comune con Ci, sia esso C3

Iterando, si ottiene un ciclo C2ù 1 contenete tutti e soli gli archi di G che è quindi un grafo euleriano

Es.

(grafico non trascrivibile)

Il grafo è euleriano perché è connesso e tutti i nodi hanno grado pari.

  • Determinare su di esso un ciclo euleriano
  • decomponiamo il grafo in cicli
  • C1=A•B•C•D•E•F•G•A
  • (grafico non trascrivibile) C2=B•F•C•E•G•B

TEO S: G(V,E) orientato

G è bigrafico <=> G cicli dispari (un ciclo è dispari se e solo se ha un numero dispari di archi)

Dim (=>)

Sia G bipartito e sia (V1, V2) la bipartizione dell’insieme di nodi. Sia C un qualsiasi ciclo di G percorriamolo partendo da un U ∊ V1.

Stimiamo passaggio ai nodi di V1 ad un nodo di V2 e così via. Tutti i nodi di V1 che si trovano in C vengono visitati dopo aver percorso un numero dispari di archi e quelli di V2 dopo un numero pari => C si può trovare in U solo dopo un numero pari di archi => C pari.

(=>)

Supponiamo di avere un grafo G senza cicli dispari. Supponiamo che G sia connesso (se non lo è si ripete il ragionamento per ogni componente connessa). Consideriamo un nodo u ∊ V qualsiasi e calcoliamo la distanza tra u ed ogn’altro nodo v in V. Sia d(u,v) tale distanza (come numero di archi).

  • V1 = {u ∊ V / d(u,v) pari} U {u}
  • V2 = {u ∊ V / d(u,v) dispari}

Ora bisogna dimostrare che ∄ archi a(v) Va = V1 e va ∊ V2. Facciamo vedere che E(V2) = Ø, supponiamo per assurdo che esista un arco tra due nodi s,t tale che s,t∊V2. Siano Ps e Pt i due cammini minimi che collegano U a s e t. Sia X l'ultimo nodo in comune ai dei cammini (X può coincidere con u nel caso in cui Ps e Pt non abbiano nodi in comune). Consideriamo il ciclo C che si forma percorrendo Ps tra x e s, l’arco (s,t) e Pt tra t e x. Calcoliamo la lunghezza di C:

L(c) = L(Ps, da x e s) + L(Pt, tra t e x) + 1 ma: L(Ps) = L(Ps, da x - s) L(Pt, da x - t) L(Ps + L(Pt, U L(Pt) = dispar = pari s,t∊V2 => L(Pt) pari

Essendo cammini minimi Ps e Pt sono per forza uguali fino a x e t = L(Ps, x - t) = L(Ps, da x - s) sono entrambi pari => x estremo dispari L 'assurdo pari.

Questo contraddice l’ipotesi quindi gli archi che connettono V2 con V1.

Allo stesso modo si dimostra che se E (V1)= Ø => G bigrafico

Dim. König

  • A partire da G costruiamo un nuovo grafo G' ottenuto orientando tutti gli archi di G da V1 a V2 e aggiungendo 2 nodi s,t e collegando s,dai rispettivamente con tutti nodi di V1 e con tutti i nodi di V2 con capacità archi.
  • archi da V1 a V2 con
  • archi da s a V1 e da V2 a t

Là dimostrazione si basa di:

  1. Su G' un matching M di cardinalità z, s' su G' un flusso ammissibile, da S a t di valore z
  2. B) Su G' un vertex cover di cardinalità z

Dim. A

(=>) Dato M poniamo a 1 il flusso di ogni arco di M,e qual a 0 il sugli archi (s,i) con i ε M.s'; verifica facilamente che e un flusso ammissibile (per ogni nodo accapliato enter ed esce un quota di flussu e le capacità sono viaggiate)

((...) un cammino costituito da un numero di archi di M superiore

al numero di archi di M m', M = ...

=> quindi iniziare il cammino con un arco di M' ma questo tipo di

cammino si aumentate per M e ci� contraddice l'ipotesi.

=>(...) M e massimo

Il problema dell'assegnamento

Sia dato un grafo bipartito completo (V1, V2, V1 x V2) pesato sugli archi. Il problema dell'assegnamento consiste nel trovare un matching perfetto di peso minimo. Per questo problema sappiamo che |M| = |V1| = |V2| / 2.

Si può formulare come il problema di PL:

Siano cij i pesi degli archi i ∈ V1 e j ∈ V2.

Variabili:

  • xij =
    • 1 se (i, j) ∈ M, i ∈ V1, j ∈ V2
    • 0 altrimenti

Funzione obiettivo

min Σ cij xij

  • i ∈ V1, j ∈ V2

Vincoli

  • ∀i = 1, ..., n Σ xij = 1
    • j = 1
    • ogni nodo deve essere accoppiato
  • ∀j = 1, ..., n Σ xij = 1
    • i = 1
  • xij ∈ {0, 1}

La matrice dei vincoli è una matrice TUM (e la matrice di incidenza nodi - archi di un grafo bipartito), e il vincolo di interezza può essere riscritto:

xij ≥ 0

xij ≤ 1 non è necessario, perchè i vincoli forzano le xij a valere al piu1.

Con queste osservazioni possiamo risolvere il problema dell'assegnamento con tecniche di PL e trovare soluzioni intere.

Duale

Chiamiamo ai le variabili associate ai vincoli di V1 e bi quelle associate ai vincoli di V2. Per ogni variabile del primale c’e un vincolo del duale, per ogni vincolo del primale c’e una variabile nel duale. I coefficienti diventano termini noti:

max ( Σ ai + Σ bj )

  • ai + bj ≤ cij

∀i ∈ V1, ∀j ∈ V2

Dettagli
Publisher
A.A. 2010-2011
45 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/09 Ricerca operativa

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dottorp di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ricerca operativa II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Nicosia Gaia.