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La gastroenterite acuta
La gastroenterite acuta rimane una frequente causa di morbidità e di ospedalizzazione particolarmente nelle prime epoche della vita e ha un impatto non trascurabile sulla spesa sanitaria.
DEFINIZIONE
La diarrea acuta può essere definita come una perdita di feci superiore a 10 ml/Kg/die e di durata inferiore a due settimane con o senza altri sintomi clinici di accompagnamento.
Molte eziologie:
- ROTAVIRUS: causa più frequente a tutte le età
- CAM PILO 5% ALTRI VIRUS
- SALM O 5% E BATTERI 24%
- NORWALK 8%
- ASTRO 8%
- ROTA 40%
- ADENO 10%
I PIÙ COMUNI VIRUS E BATTERI RESPONSABILI DI GASTROENTERITE
Da Davidson G, et al. J Pediatr Gastroenterol Nutr 2002; 35 (Suppl 2): S144
Epidemiologia: U.S.
- No. of children under 5y. affected ~ 2.7 million
- Physician visits per year ~ 500,000
- Hospitalizations per year ~ 50,000
- Deaths per year ~ 20 - 40
- % cases w/ dehydration ~ 1-2.5%
In Europa: 700.000 bambini <5 anni/anno
90.000/anno ospedalizzati
200-250/anno morti Pediatr
Infect Dis J 2006
No agli antibiotici nella diarrea acuta (I A)
- Non migliorano il corso delle diarree batteriche
- Prolungano lo stato di portatore nelle diarree da Salmonelle non tifoidee
- Aumentano il rischio di Sdr Uremico-emolitica (17x) trattando infezioni E.Coli O157:H7 (Craig. NEJM 2000;342:1930-6)
Murphy MS. Guidelines for managing acute gastroenteritis based on a systematic review of published research. Arch Dis Child 1998;79:279-284
A Multicentre Study on Behalf of the European Society of Paediatric Gastroenterology and Nutrition Working Group on Acute Diarrhoea: Early Feeding in Childhood Gastroenteritis. Sandhu, B. K. J Pediatr Gastroenterol Nutr. Vol 24(5), May 1997, pp 522-527
Dopo 24 ore 230 bambini: 134 early, 96 late feeding
Trattamento
Il trattamento delladisidratazione ha come scopo la reintegrazione rapida dell'acqua edegli elettroliti perduti
Indicazioni al ricovero
Assolute Relative
Disidratazione grave neonato
Compromissione del sensorio lattante <6 m con febbre
età e adulti con diarrea lieve o moderata senza segni di disidratazione grave o shock. • La soluzione reidratante orale (ORT) può essere somministrata per via orale o tramite un tubo naso-gastrico (NG) in caso di vomito incoercibile o incapacità di bere. • Le soluzioni reidratanti orali devono contenere una concentrazione minima di sodio di 60 mEq/l e devono essere formulate secondo le linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dell'European Society for Paediatric Gastroenterology Hepatology and Nutrition (ESPGHAN) e dell'American Academy of Pediatrics (AAP). • La composizione delle soluzioni reidratanti orali deve includere sodio, potassio, cloro, glucosio e altri elettroliti in quantità adeguate per garantire una corretta reidratazione. • La soluzione reidratante orale deve avere un'osmolalità di circa 311 mOsm/l per favorire l'assorbimento intestinale. • La reidratazione orale può essere utilizzata come terapia di prima linea per la diarrea lieve o moderata, ma in caso di disidratazione grave o shock è necessario ricorrere alla terapia endovenosa. • Durante la reidratazione, è importante monitorare il peso corporeo, lo stato di coscienza, lo stato di perfusione periferica (temperatura cutanea, colorito cutaneo, refill capillare, polsi periferici, diuresi) e i parametri vitali (frequenza cardiaca, pressione arteriosa, frequenza respiratoria, saturazione di ossigeno). • È inoltre necessario monitorare i bilanci idrico ed elettrolitico, controllando le entrate e le uscite di liquidi. • Il monitoraggio di laboratorio deve includere il dosaggio degli elettroliti (sodio, potassio, cloro), la creatinina, la calcemia, l'azotemia, la glicemia e l'emogas. I controlli di laboratorio devono essere effettuati all'ingresso del paziente e successivamente in base al decorso clinico. • In caso di reidratazione orale, è consigliato un secondo controllo degli elettroliti dopo 4 ore. • La terapia endovenosa deve essere utilizzata in caso di disidratazione grave o shock, o in caso di impossibilità di somministrare la soluzione reidratante orale. • La scelta della terapia endovenosa dipende dalle condizioni cliniche del paziente e può includere soluzioni cristalloidi, soluzioni colloidali o soluzioni specifiche per la reidratazione. • Durante la terapia endovenosa, è necessario monitorare attentamente il paziente e valutare la risposta alla terapia attraverso il monitoraggio dei parametri clinici e di laboratorio. • La terapia reidratante deve essere integrata con la terapia specifica per la causa della diarrea, se necessario. • È importante coinvolgere la famiglia del paziente nel processo di cura, fornendo informazioni sulle modalità di somministrazione della terapia reidratante e sull'importanza del monitoraggio clinico. • La frequenza dei controlli clinici e di laboratorio deve essere adattata al decorso clinico del paziente.è nei casi diacidosi; nei casi di disidratazione ipo-ed ipernatriemica•
Più semplice da gestire (possibilità di gestione da parte dei familiari a domicilio)•
Meno traumatica per i bambini•
Riduzione dei giorni di ospedalizzazione•
Non può essere utilizzata in presenza di ileo paralitico
Reidratazione e.v.•
Prontamente efficace nella risoluzione dello shock ipovolemico•
Può essere complicata da flebiti
Terapia reidratante orale
Quantità di liquidi da somministrare nelle prime 4h:
Peso Età Quantità di ORS nelle prime 4 h
<5 Kg <4 mesi 200-400 ml
5-8 Kg 4-12 mesi 400-600 ml
8-11 Kg 1-2 anni 600-800 ml
11-16 Kg 2-5 anni 800-1200 ml
16-50 Kg 5-15 anni 1200-2200 ml
Quando il bambino non assume ORS spontaneamente si passa alla somministrazione tramite sondino NG