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Progettazione orientata ad ambienti di apprendimento (scaffolding)

L'attenzione è rivolta agli ambienti di apprendimento (= spazio in senso fisico e mentale in cui ha luogo l'apprendimento che viene organizzato in modo tale da favorire la costruzione di abilità e conoscenze). In particolare si dà importanza a:

  • Carattere sociale dell'apprendimento
  • Differenza nella comunità come possibile risorsa (non come problema)
  • Utilizzo di contesti autentici di apprendimento (proporre situazioni e problemi reali)
  • Metacognizione e autovalutazione
  • Impiego multiprospettico della conoscenza (alcuni saperi sono legati tra loro)
  • Coinvolgimento del discente nella definizione del percorso

Dispositivi relativi alle finalità del progetto: ogni progetto didattico si avvale anche di questo tipo di dispositivi:

  • Obiettivi didattici: è fondamentale chiarire in modo non generico quali sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere con il progetto (ad

esempio dare come obiettivo “saper comprendere un testo” è troppo generico, bisognerà dire più specificatamente “saper leggere un testo di tot righe preso da un quotidiano e saper individuare l’informazione più importante in tot minuti”). E’ necessario inoltre OPERAZIONALIZZARE TALI OBIETTIVI: non basta chiarire a parole l’obiettivo ma è necessario dichiarare anche il sistema di verifica che verrà adottato. Insomma obiettivi e verifica vanno progettati contemporaneamente (vedi esempio di scheda obiettivo-verifica di pag49).

TASSONOMIE: Si tratta di una classificazione sistematica di abilità e competenze che tiene conto dei processi cognitivi coinvolti e che possano poi essere riconosciuti e verificati con delle prove di verifica. Lo scopo di queste classificazioni è aiutare l’insegnante a mettere in atto una didattica più efficace. Ci sono diverse tassonomie:

BLOOM 1956: conoscenza, comprensione,

applicare una pianificazione per raggiungere determinati obiettivi educativi. La progettazione educativa si basa su alcune caratteristiche fondamentali: 1. Scopo: la progettazione educativa ha come obiettivo principale quello di favorire l'apprendimento degli studenti, fornendo loro un percorso strutturato e coerente. 2. Flessibilità: una buona progettazione educativa deve essere flessibile, in modo da poter essere adattata alle esigenze e alle caratteristiche degli studenti. 3. Coerenza: la progettazione educativa deve essere coerente, cioè tutti gli elementi che la compongono devono essere collegati tra loro in modo logico e funzionale. 4. Sequenzialità: la progettazione educativa prevede una sequenza di attività e contenuti che si sviluppano in modo progressivo, partendo da concetti più semplici per arrivare a quelli più complessi. 5. Valutazione: la progettazione educativa prevede anche un sistema di valutazione che permette di verificare il raggiungimento degli obiettivi educativi da parte degli studenti. 6. Partecipazione attiva: la progettazione educativa deve coinvolgere attivamente gli studenti, stimolandoli a partecipare attivamente al processo di apprendimento. 7. Adattabilità: la progettazione educativa deve essere adattabile alle diverse situazioni e contesti in cui si svolge l'attività educativa. 8. Innovazione: la progettazione educativa può essere un'opportunità per introdurre nuove metodologie didattiche e strumenti tecnologici, al fine di rendere l'apprendimento più efficace e coinvolgente. In conclusione, la progettazione educativa è un processo complesso che richiede una pianificazione accurata e attenta alle esigenze degli studenti, al fine di favorire un apprendimento significativo e duraturo.

La progettazione educativa consiste nel prevedere una serie di azioni da attuarsi in futuro per raggiungere un certo obiettivo. Si differenzia dalla programmazione perché è più flessibile (la programmazione è una successione di azioni ben definite).

La progettazione educativa è identificata da tre criteri:

  1. NATURA degli OBIETTIVI: possono essere obiettivi generali (a lungo termine, si trovano più facilmente nei progetti a carattere sociale poiché entrano in gioco aspetti più profondi legati ad esempio al rapporto con il contesto, al cambiamento dell'immagine di sé, ecc...) oppure obiettivi specifici (a breve termine, si riscontrano nell'ambito scolastico).
  2. STRUTTURAZIONE INTERNA DEL PROGETTO: che può essere flessibile (necessaria soprattutto nei progetti legati ad interventi sociali che spesso richiedono una rimodulazione in itinere del progetto) oppure rigida (se è già definito cosa fare e quando farlo).
  3. TEMPI DI VALUTAZIONE DEI
RISULTATI: la valutazione dei risultati può essere effettuata alla conclusione del progetto oppure in itinere (questo consente anche di apportare modifiche in itinere), può essere anche procrastinata nel tempo dopo la conclusione del progetto (ad esempio la valutazione di un progetto attuato in un'azienda). La progettazione educativa comprende come caso particolare la progettazione didattica che è quella che ha come obiettivo il conseguito di specifici obiettivi di apprendimento. 5. Che cosa prevede il modello ADDIE? Il modello ADDIE è il modello canonico di riferimento di progettazione didattica; si articola in 5 fasi: ANALYSIS: analisi preliminare della classe e delle condizioni di partenza (BES, Situazioni sociali difficili, risorse) formulando gli obiettivi che si intende perseguire. DESIGN: in questa fase si conclude l'analisi e si stila il documento di progetto e si identificano le strategie da adottare. DEVELOPMENT: sviluppo, fase di selezione e di

nella mente• degli allievi, mantenere la curiosità, adattare i contenuti in diversi gradi di complessità

Aspetto gestionale e interattivo: comunicare, gestire la comunicazione e• la classe, dissuadere comportamenti negativi

Aspetto partecipativo: gestire il feedback, favorire la partecipazione• collettiva, sviluppare una interazione alla pari

7. Che cosa prevede la progettazione di ambienti di apprendimento costruttivisti?

Il costruttivismo è la teoria dell’apprendimento secondo la quale la conoscenza è il prodotto di un soggetto attivo in funzione adattativa con la realtà; questo offre indicazioni sul cosa insegnare e sul come farlo e cosa è opportuno evitare.

L’approccio costruttivista prevede conoscenze preliminari.

Secondo tale approccio, l’ambiente di apprendimento costruttivista è lo spazio di azione predisposto in maniera intenzionale, costituito da un insieme di attività strutturate, basate su

determinato problema o situazione. La competenza non si limita solo alla conoscenza teorica, ma implica anche la capacità di applicare le conoscenze acquisite in modo efficace e flessibile. Inoltre, la competenza comprende anche l'abilità di riflettere criticamente sulle proprie azioni e di adattarsi alle diverse situazioni che si presentano.

problema complesso. La competenza in sintesi è uno strumento per "pensare e agire" sia nella scuola che al di fuori. Una competenza è in grado di mettere in atto uno o più schemi (schema = struttura invariante di una operazione o di una azione che permette di far fronte a una o più situazioni che richiamano la stessa struttura) in proprio possesso (di azione, di percezione ecc), ad esempio giocare a calcio (movimenti, regole, tattica, ecc). La competenza si sviluppa in maniera collaterale e a lungo termine e si ritiene essere acquisita quando si padroneggiano con rapidità e sicurezza le situazioni più ricorrenti e/o quando si è capaci di coordinare e differenziare le proprie conoscenze e le proprie abilità. Una competenza può inglobare anche competenze più semplici ed è il risultato della combinazione di situazioni in cui l'allievo capita di trovarsi.

Che cosa si intende per distorsioni valutative?

distorsione valutative si intendono quegli effetti in grado di alterare il grado di affidabilità delle rilevazioni dei risultati; in particolare si fa riferimento a questi effetti:
  • ALONE: caratteristiche dello studente o della prestazione considerate determinanti ma poco o affatto pertinenti alla prova (ad esempio il pregiudizio).
  • CONTAGIO: conoscenza della valutazione degli altri, in particolare dei colleghi.
  • CONTRACCOLPO: chi insegna modifica la propria didattica in funzione degli esami finali.
  • DISTRIBUZIONE FORZATA DEI RISULTATI: assimilazione alla curva normale, aspettative del risultato da parte del docente.
  • PIGMALIONE: adempimento della profezia sullo studente.
  • STEREOTIPATA: forte incidenza dei precedenti giudizi.
  • SUCCESSIONE/CONTRASTO: a seconda della successione nelle interrogazioni.
10. Sapresti correlare i livelli logici dell'apprendimento alle tipologie di prove di apprendimento? Tipologie di prove di valutazione:
  • Prove aperte
  • Prove strutturate
  • Prove semi-strutturate
strutturateLivelli logici Vero/falso Domande Compiti di prestazionedell'apprendimento Completamenti strutturate aperti/complessi/autenticiCorrispondenze Riassunti Risoluzione dei problemiScelte multiple Saggi brevi Tema riflessione parlataC o l l o q u i o Colloquiostrutturato s e m i -strutturatoApprendere cheC o n o s c e n z a X XdichiarativaI livelloApprendere come XC o n o s c e n z a (solo scelte X Xprocedurale/abilità multiple)II livelloApprendere adapprendere X XCompetenzaIII livello11. Che cosa si intende per disturbo autistico?Il disturbo autistico è un disturbo pervasivo dello sviluppo con compromissionedi tre aree:1. Deficit nell'interazione sociale e nelle relazioni reciproche2. Difficoltà nella comunicazione verbale e non verbale3. Comportamenti e interessi ristretti e ripetitivi
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A.A. 2019-2020
9 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher met94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Martini Berta.