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Estratto del documento

PARTE TERZA: IL V SECOLO

I) LE GUERRE GRECO-PERSIANE

E) Dalla Pace di Nicia alla spedizione in Sicilia

A) Il primo conflitto Greco-Persiano (Maratona)

III) L'ETA' DI PERICLE

F) La Grande Spedizione in Sicilia

B) Dopo Maratona

A) La Prima Fase della politica Periclea

G) La Guerra Deceleico-Ionica

C) La Lega Ellenica

B) La Democrazia Assistenziale

H) La Sconfitta di Atene

D) Il Secondo Conflitto Greco-Persiano

C) La Pace di Callia (Termopili – Artemisio - Salamina)

D) L'Impero Ateniese

V) LA FINE DEL V SECOLO

E) La Vittoria dei Greci (Platea e Micale)

E) Gli Anni Trenta

A) I Trenta Tiranni e restaurazione della democrazia ateniese

F) L'Occidente

F) L'Occidente democrazia ateniese

B) Lo Sviluppo del mercenariato e la spedizione dei Diecimila

II) L'EGEMONIA ATENIESE

IV) LA GUERRA DEL PELOPONNESO

A) La Nascita della Lega Delio-Attica

A) Le Cause del Conflitto

C) Sparta e la Persia

B) Da Temistocle a Cimone

B) La Strategia Periclea

D) L'Occidente: I Cartaginesi in Sicilia

La riforma di Efialte C) Dopo PericleD) L'Occidente D) La Pace di Nicia PARTE QUARTA: IL IV SECOLO I) L'EGEMONIA SPARTANA III) L'ASCESA DELLA MACEDONIA A) Sparta, il nuovo imperialismo e gli alleati A) La Macedonia prima di Filippo II B) La Guerra Corinzia B) La Macedonia sotto Filippo II C) La Pace del Re C) La Terza Guerra Sacra (356-346) D) Dionisio e l'Occidente D) Dalla pace di Filocrate alla morte di Filippo (346-336) E) Dionisio II e la fine della Dynasteia E) Timoleonte e la Sicilia F) La Magna Grecia da Archita di Taranto ad Alessandro il Molosso II) DALL'EGEMONIA SPARTANA ALL'EGEMONIA TEBANA A) Tebe e lo scontro con Sparta IV) ALESSANDRO MAGNO B) La Seconda Lega Marittima Ateniese e le paci comuni A) L'ascesa al trono C) L'egemonia tebana: da Leuttra a Mantinea B) La Spedizione in Asia C) Dall'Egitto a Gaugamela D) Alessandro monarca orientale E) Alessandro in Asia centrale F) La campagna indiana G) Gli ultimi anni H) L'Atene di Licurgo La guerra Lamiaca - Parte Quinta: L'età Ellenistica

La guerra Lamiaca - Parte Quinta: L'età Ellenistica

I) DALL'IMPERO DI ALESSANDRO AI REGNI ELLENISTICI

III) POLIS E STATI FEDERALI

A) L'età dei Diadochi: lo scontro per l'eredità di Alessandro

A) La Crisi della Polis

B) La Nascita delle Monarchie Ellenistiche

B) Il declino di Atene

C) I regni ellenistici: caratteri generali

C) Sparta e i re rifomatori

D) La Lega Etolica

II) IL MONDO ELLENISTICO

E) La Lega Achea

A) Il Regno di Macedonia

B) L'Egitto dei Tolomei

IV) I GRECI E ROMA

C) Il regno dei Seleucidi

A) Pirro

D) Il Regno di Pergamo

B) Ierone II di Siracusa

E) Monarchie minori: il Regno di Bitinia

C) La Prima Guerra Macedonica

F) Il Regno del Ponto

D) La Seconda Guerra Macedonica

G) Il Regno Greco-Battriano

E) La Guerra Romano-Siriaca

H) L'Occidente: Siracusa

F) La Terza Guerra Macedonica

G) La fine della Libertà greca (146 A.C.)

PARTE PRIMA: DALLE ORIGINI ALL'VIII SECOLO

I) LA CIVILTA' DELL'EGEO E L'ETA'

La Civiltà Minoica

Nella fase più antica della storia del mondo greco, sono le isole dell'Egeo e non la Grecia continentale ad essere la culla di nuove civiltà.

Una delle prima è la Civiltà Cicladica, nata nell'arcipelago delle Cicladi nell'Egeo centrale durante la prima età del Bronzo (3500-2000 a.c.)

La civiltà di maggior rilievo è quella che fiorisce a Creta e che prende il nome da un leggendario re della sua tradizione, Minosse, e perciò chiamata Civiltà Minoica.

Intorno alla fine del terzo millennio in varie località di Creta (Cnosso, Festo, Mallia, ecc..) iniziarono a sorgere i primi palazzi, attorno ai quali sorsero i primi agglomerati urbani. Iniziò così la cosiddetta fase ProtoPalaziale, che durò fino al 1700 a.c.

L'apogeo della civiltà minoica fu compreso tra il 1700 e il XV secolo, la cosiddetta fase NeoPalaziale.

Per cause non ben note i palazzi

Venero distrutti e quindi ricostruiti e ampliati, diventanto strutture monumentali che sorsero un po'ovunque nell'isola.

In questa fase si nota un'omogeneità culturale, quasi tutti i palazzi sono basati su quello di Cnosso, indicandone probabilmente l'egemonia politica esercitata sull'isola.

Le funzioni dei palazzi erano molteplici: Residenza del sovrano e del potere politico, ruolo di rilievo in campo economico e sacrale, destinazione culturale.

Nei palazzi si trovano tracce di scrittura a fini amministrativi e di contabilità: sono stati infatti trovati due sistemi di scrittura nella civiltà Minoica.

Dal periodo protopalaziale viene una scrittura sillabica costituita da ideogrammi e convenzionalmente chiamata geroglifica, accanto alla quale si sviluppa un altro sistema sillabico chiamato Lineare A.

Entrambe queste scritture esprimono una lingua non greca di origini indecifrate, forse anatoliche.

La civiltà cretese era molto prospera:

c'era un grande artigianato specializzato in ceramica, oreficeria, metallurgia, pietra, avorio. La attenzione per gli aspetti militari era scarsa: i palazzi non avevano fortificazioni e rare erano le rappresentazioni guerresche. Altre cose a noi ignote sono le conoscenze sulla monarchia, di cui mancano testimonianze iconografiche, e la ricostruzione delle credenze religiose. Le scene connesse al culto hanno un grande ruolo nelle rappresentazioni artistiche, fornendo preziose indicazioni su cerimonie, sacrifici e altri rituali, tra cui la tauromachia, ma non sappiamo nulla del loro Pantheon. A caratterizzare la civiltà minoica, soprattutto nel periodo palaziale, è anche la sua diffusione dell'Egeo: produzioni cretesi furono trovate nella Grecia Continentale, nelle Cicladi, nelle Coste dell'Asia minore (dalle quali non è da escludere la presenza di insediamenti fissi). Inoltre ci sono rapporti documentati con l'Egitto. Alcune fonti parlano di una

dominazione cretese nelle Cicladi, si sostiene l'esistenza di un vero e proprio impero marittimo di grandi dimensioni nell'Egeo centro-orientale, ma non ci sono riscontri sicuri.

Il declino di Creta fu rapido, verso la metà del XV secolo tutti i palazzi dell'isola (Cnosso escluso) subirono una violenta distruzione e non furono più ricostruiti.

L'ipotesi di una violenta eruzione vulcanica non era credibile e quindi è più probabile pensare ad un'invasione di Creta da parte di invasori provenienti dal continente: i Micenei.

B) La Civiltà Micenea

Intorno al 2000 a.c. Si insediarono in Grecia gruppi indoeuropei che si possono considerare gli antenati dei Greci.

La fusione con le culture e popoli preesistenti portò per esempio alla nascità della civiltà minoica e in particolare ad un'importante civiltà sorta dal XVI al XII secolo.

Questa civiltà, scoperta nel 1876 dall'archeologo dilettante

Heinrich Schliemann a Micene, nel Peloponneso, venne definita appunto Civiltà Micenea. *Schliemann aveva scoperto infatto un enorme palazzo fortificato, ma resti di palazzi simili risalenti alla stessa epoca sono stati trovati in altri luoghi del Peloponneso, in Attica e in Tessaglia. *Ovunque, assieme ai palazzi, vennero rinevnute sepolture monumentali a fossa o a cupola (tombe a tholos). *A partire dalla metà del XV secolo anche Creta si diffuse questa nuova civiltà, che imposero il proprio dominio sull'isola a partire dal Palazzo di Cnosso. *La nostra conoscenza non si basa solo sui ritrovati archeologici: i dati più significativi vengono da una collezione di più di 4600 tavolette di argilla iscritte, trovate in vari palazzi e redatte durante il XIII secolo con una scrittura sillabica basata sulla lineare A, chiamata Lineare B. *Decifrata nel 1952 da Micheal Ventris, la Lineare B fu riconosciuta come una forma arcaica di Greco. *Una volta tradotte, le

Tavolette si rivelarono un'imponente collezione di documenti d'archivio: inventari di persone, oggetti ederrate agricole, elenchi di offerte, tributi, affitti e terreni: tutto ciò ci da una precisa fonte d'informazioni prezione della società micenea.

Si scoprì che i palazzi erano il centro politico, amministrativo e religioso di una serie di Stati territoriali indipendenti, più o meno estesi e tutti retti da un potere monarchico.

La struttura politico-sociale di questi regni è stata in parte ricostruita: al vertice c'era il sovrano, il wanax, che però non era un monarca assoluto ed era quindi affiancato da un aristocrazia di dignitari, nella quale si distingue il lawagetas, probabilmente il capo dell'esercito, e gli altri capi militari, gli hequetai.

Esisteva poi una casta di notabili che detenevano grandi appezzamenti di terreno, i telestai, poi numerosi funzionari della burocrazia palaziale e dell'amministrazione.

locale come i Korete e i Porokorete.
Attorno al palazzo gravitavano anche gli artigiani e gli operai alla sua dipendenza ed infine gli schiavi, doero, che potevano essere di proprietà di privati o di una divinità (schiavitù sacra).
Due termini in particolare, trovati sulle tavolette, ebbero una grande importanza nella storia greca: damo e qasireu.
Damo corrisponde al greco Domos e significa popolo, ovvero un distretto territoriale e la comunità che lo abita.
Qasireu invece ha origini più dubbie e forse indica il capo di un distretto o di una corporazione artigianale.
Grazie alle tavolette, in particolare a quelle più importanti di Pilo e Cnossio, sappiamo molto sulle attività economiche su cui veniva esercitata la burocrazia palazziale: agricoltura (si coltivavano cereali, vite e olivo, la triade mediterranea), allevamento (ovino), produzione laniera, attività artigianali e manifatturiere come l'industria tessile (lana e lino), la

lavorazione dei metalli (bronzo in particolare) e la produzione di oli profumati. *Non mancano inoltre registrazioni sull'equipaggiamento militare e sulla struttura religiosa, che veniva celebrata in zone apposite dei palazzi dedicate alla cultura. *Interessante è che nel pantheon miceneo, oltre a divinità originali, compaiono divinità che continueranno anche nelle epoche successive (Zeus, Hera, Poseidone, Dioniso, ecc...) anche se non sappiamo se avessero le stesse caratteristiche delle loro controparti greche. *Sicuramente diversa dalla religione greca era la presenza di sacrifici umani alle divinità. *Caratteristica di quest'epoca è anche l'esistenza di una rete di intensi rapporti con le altre regioni del Mediterraneo.

C) L'espansione Micenea *I Micenei, in cerca di metalli e materie prime assai scarse nella Grecia continentale, si mossero in lungo e in largo con le loro navi. *Ciò è dimostrato dall'ampia diffusione dei

loro manufatti un po' ovunque nel Mediterraneo.

*Nel Mediterraneo Occidentale nume

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
42 pagine
5 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/02 Storia greca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher robyang94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia greca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi L'Orientale di Napoli o del prof Gallo Luigi.