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FORMA=
ORIGINE= Massa laterale di C1
INSERZIONE= Faccia inferiore del processo giugulare dell’occipitale
INNERVAZIONE= Nervi cervicali
AZIONE= Inclinazione della testa
Scaleno anteriore
FORMA=
ORIGINE= Tubercoli anteriori dei processi trasversi delle vertebre cervicali, da C3 a C6
INSERZIONE= Tubercolo per il muscolo scaleno della prima costa
INNERVAZIONE= Rami anteriori dei nervi spinali cervicali, dal terzo all’ottavo
AZIONE= Sollevamento delle prime due coste (inspiratorio), inclinazione della colonna
Scaleno medio
FORMA=
ORIGINE= Processi trasversi delle ultime sei vertebre cervicali
INSERZIONE= Faccia superiore della prima costa
INNERVAZIONE= Rami anteriori dei nervi spinali cervicali, dal terzo all’ottavo
AZIONE= Sollevamento delle prime due coste (inspiratorio), inclinazione della colonna
Scaleno posteriore
FORMA=
ORGINE= Tubercoli posteriori dei processi trasversi delle tre vertebre cervicali
INSERZIONE= Faccia superiore della seconda costa
INNERVAZIONE= Rami anteriori dei nervi spinali cervicali, dal terzo all’ottavo
AZIONE= Sollevamento delle prime due coste (inspiratorio), inclinazione della colonna
MUSCOLI SUBOCCIPITALI
Sono posti profondamente interno alla colonna cervicale
Piccolo retto posteriore della testa
FORMA=
ORIGINE= Tubercolo posteriore di C1
INSERZIONE= Squama dell’occipitale
INNERVAZIONE= Rami posteriori dei nervi spinali cervicali
AZIONE= Estensione della testa
Grande retto posteriore della testa
FORMA=
ORIGINE= Processo spinoso C2
INSERZIONE= Squama dell’occipitale, lateralmente al piccolo retto posteriore
INNERVAZIONE= Rami posteriori dei nervi spinali cervicali
AZIONE= Rotazione della testa
Obliquo superiore della testa
FORMA=
ORIGINE= Massa laterale di C1
INSERZIONE= Squama dell’occipitale, superiormente e lateralmente al grande retto
INNERVAZIONE= Rami posteriori dei nervi spinali cervicali
AZIONE= Estensione della testa, inclinazione della testa
Obliquo inferiore della testa
FORMA=
ORIGINE= Parte laterale del processo spinoso di C2
INSERZIONE= Massa laterale dell’atlante
INNERVAZIONE= Rami posteriori dei nervi spinali cervicali
AZIONE= Estensione della testa, rotazione della testa
FASCE DEL COLLO
Sono presenti dispositivi fasciali dipendenti dalla fascia cervicale.
FASCIA CERVICALE SUPERFICIALE
Riveste tutto il collo, subito al di sotto del sottocutaneo e, ai limiti della regione, continua
in alto con le fasce della faccia, in basso con le fasce pettorale e deltoidea, in dietro con
la fascia nucale.
In corrispondenza della linea mediana, la lamina è ispessita e forma, aderendo alla fascia
cervicale media, la linea alba del collo. Lateralmente accoglie il m. sternocleidomastoideo
in un suo sdoppiamento. Posteriormente al muscolo, la fascia è formata nuovamente
formata da un foglietto ma si sdoppia di nuovo per rivestire il m. trapezio e giungere
posteriormente alla linea mediana.
In alto si fissa al margine inferiore della mandibola, al processo mastoideo e alla linea
nucale superiore fino alla protuberanza occipitale esterna.
In basso si fissa al manubrio dello sterno, al margine anteriore della clavicola, all’acromion
e alla spina della scapola. Sopra lo sterno si divide in due foglietti che si fissano ai margini
anteriore e posteriore del manubrio dello sterno, delimitando lo spazio soprasternale.
A livello del margine anteriore del m. trapezio, dalla faccia profonda della lamina
superficiale origina un prolungamento che, passando davanti ai m. scaleni, si fissa ai
tubercoli anteriori dei processi trasversi delle vertebre cervicali e continua con la fascia
cervicale profonda.
FASCIA CERVICALE MEDIA
È posta profondamente alla fascia superficiale, tra lo ioide e l’apertura superiore del
torace. Avvolge i mm. sottoioidei e, profanamente, si mette in rapporto con la guaina che
riveste gli organi del collo e il fascio vascolonervoso.
La lamina ha una forma trapezoidea con la base minore in alto, in corrispondenza dello
ioide, e la base minore in corrispondenza dall’apertura superiore del torace. Lateralmente
termina sdoppiandosi intorno al muscolo omoioideo. Un sottile prolungamento posteriore si
porta dal m. omoioideo alla fascia cervicale profonda, fondendosi con essa. La fascia
cervicale media aderisce alla guaina carotidea, il connettivo denso che circonda il fascio
vascolonervoso del collo.
In corrispondenza dall’apertura superiore del torace la lamina si fissa al margine posteriore
della clavicola , alla faccia posteriore dello sterno e aderisce alla vena succlavia e
giugulare interna. Un suo sdoppiamento posteriore origina dietro al manubrio dello sterno
e scende nel mediastino fino alla parte superiore del pericardio.
FASCIA CERVICALE PROFONDA
Si estende tra la base del cranio e le prime vertebre toraciche, ventralmente ai corpi
vertebrali e ai mm. prevertebrali e scaleni, e dorsalmente alla faringe, all’esofago e al
fascio vascolonervoso.
In alto si fissa alla faccia inferiore della parte basilare dell’occipitale. Continua
lateralmente per fissarsi ai tubercoli anteriori dei processi trasversi del vertebre cervicali,
dove prosegue con il prolungamento profondo della fascia superficiale per poi perdersi
nell’addome.
Gli organi cervicali sono compresi tra la sua faccia anteriore e la faccia posteriore della
fascia media. ARTICOLAZIONI DELLA COLONNA VERTEBRALE
Le articolazioni della colonna vertebrale possono essere:
intrinseche= tra i corpi vertebrali, tra processi articolari e i legamenti a distanza che
• uniscono varie parti delle vertebre. Tra queste sono descritte anche le giunzioni tra vertebre
lombari e il sacro e tra il sacro e coccige
estrinseche= con il cranio, le ossa dell’anca e le coste
•
Articolazioni tra i corpi delle vertebre: Sono sinfisi che si stabiliscono tra le facce
intervertebrali dei corpi delle vertebre. Tra le superfici articolari è posto un disco
intervertebrale fibrocartilagineo e l’articolazione è rinforzata dai legamenti longitudinali
anteriore e posteriore.
• Dischi intervertebrali: aumentano di spessore in senso craniocaudale e sono garanti dei
movimenti di torsione ed inclinazione. Sono costituiti da un anello fibroso, che corrisponde
all’epifisi anulare del corpo ed è ricco in fibre; e da un nucleo polposo, che corrisponde alla
parte centrale del disco ed è molle, gelatinoso ed eccentrico. Quest’ultimo è ricco di
matrice extracellulare, condrociti e acqua. Nelle vertebre cervicali è posto in avanti mentre
in quelle toraciche e lombari si trova posteriormente. In caso di rottura dell’anello fibroso,
il nucleo polposo esce dalla propria sede e si ha l’ernia del disco.
• Legamento longitudinale anteriore: è un nastro che aderisce alla faccia anteriore delle
vertebre e anche ai dischi intervertebrali, dall’osso occipitale fino alla faccia pelvica del
sacro
• Legamento longitudinale posteriore: è posto all’interno del canale vertebrale, sulla faccia
posteriore dei corpi vertebrali. Ha forma festonata perché più ampio quando aderisce ai
dischi intervertebrali. Corre dall’uso occipitale sino al canale sacrale.
Articolazione tra i processi articolari: Sono artrodie tra le faccette articolari superiori ed
inferiori delle vertebre contigue. Le superfici articolari sono piane (tranne nelle vertebre
lombari, dove sono più incurvate e permettono quindi maggiori movimenti di scivolamento). I
mezzi di unione sono dati dalle capsule articolari.
Legamenti a distanza: Sono legamenti che uniscono diverse parti delle vertebre. Si dividono
in:
• Legamenti gialli: Sono legamenti rettangolari tra il margine inferiore di una lamina
vertebrale e quello superiore della lamina sottostante. Sono due per ogni coppia di vertebre
e chiudono gli spazi interposti alle lamine. Sono ricchi di fibre elastiche e delimitano
posteriormente il canale vertebrale.
• Legamenti interspinosi: uniscono i processi spinosi e ventralmente continuano nei legamenti
gialli.
• Legamento sopraspinoso: è un cordone teso dall’occipitale alla faccia dorsale del sacro,
unendo gli apici dei processi spinosi. Nel tratto cervicale forma il legamento nucale.
• Legamenti intertrasversari: sono fasci fibrosi che uniscono gli apici dei processi trasversi.
Aumentano di consistenza nel segmento toracico e lombare. In quest’ultimo sono tesi tra
un processo costiforme e quello mammillare della vertebra sottostante.
Articolazione delle due prime vertebre cervicali con l’occipitale
Articolazione atlantoccipitale
Si stabilisce tra i condili dell’osso occipitale e le masse laterali dell’atlante. I condili
dell’occipitale sono convessi mentre le facce articolari dell’atlante sono concave.
L’articolazione è racchiusa da una capsula articolare che si inserisce sul contorno delle
superfici articolari. A rinforzo sono presenti la membrana atlantoccipitale anteriore e la
membrana atlantoccipitale posteriore.
Articolazione atlantoassiale laterale
È costituita da due artrodie tra le facce articolari inferiori dell’atlante e quelle superiori
dell’epistrofeo. L’articolazione è rinforzata dai legamenti atlantoassiale anteriore e
posteriore che, del margine inferiore dell’arco anteriore e posteriore dell’atlante, si fissano
rispettivamente sulla superficie anteriore del corpo dell’epistrofeo e sul contorno superiore
del suo arco.
Articolazione atlantoassiale mediana
Si stabilisce tra la faccia posteriore dell’arco anteriore dell’atlante e la faccia anteriore del
dente dell’epistrofeo. L’articolazione è un ginglimo laterale. Essa presenta due cavità
articolari distinte tra il dente e l’arco dell’atlante e tra il dente e il legamento trasverso. Il
dente dell’epistrofeo è fissato all’occipitale dal legamento dell’apice del dente, che si
inserisce sul contorno anteriore del foro occipitale, e dai legamenti alari che, dal dente, si
portano alle superfici mediali dei condili dell’occipitale. Dorsalmente a questi legamenti, si
trova il legamento crociato dell’atlante che è formato dalle fibre trasversali del legamento
traverso dell’atlante e dalle fibre longitudinali dei fascicoli longitudinali. Ancora più
dorsalmente è presente una robusta lamina, la membrana tectoria che, dal clivio
dell’occipitale raggiunge la faccia posteriore del corpo dell’epistrofeo. La membrana tectoria
è la porzione superiore del legamento longitudinale posteriore.
Articolazione del sacro e del coccige
Articolazione lombosacrale
È l’articolazione tra la quinta vertebra lombare e il sacro. La quinta partecipa con la faccia
intervertebrale e i processi articolari inferiori, il sacro con la superficie superior