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MODIFICA DEI DATI IN SQL

-inserimeto

La sintassi per l’inserimento dei dati in una tabella una riga alla volta è la seguente:

INSERT INTO "nome_della_tabella" ("colonna_1", "colonna_2", ...)

VALUES ("valore_1", "valore_2", ...);

-cancellazione

delete from NomeTabella [where Condizione]

quando where non viene specificato viene cancellate tutte le righe della tabella

-modifica UPDATE

Il comando serve a modificare dati già inseriti nelle tabelle del database. La sua

sintassi è la seguente:

UPDATE nome_tabella

SET nomeCampo1 = <valore1> [,nomeCampoX = <valoreX>]*

[ WHERE predicato ]

PROGETTAZIONE DI BASI DI DATI

La progettazione di una base di dati costituisce solo una delle componenti del processo di

sviluppo di un sistema informatico complesso e va quindi inquadrata in un contesto più

ampio, quello dei cicli di vita dei sistemi informativi.

Cicli di vita:

-studio di fattibilità: stabilisce i costi delle alternative possibili e per le proprietà di

realizzazione delle varie componenti del sistema

-raccolta e analisi dei requisiti: si produce una descrizione completa ma informale con i

dati coinvolti e le operazioni effettuate (con previsioni sulla frequesza)

-progettazione: descrizione formale dei dati e delle applicazioni

-implementazione/realizzazione: si realizza quello che è stato progettato

-validazione e collaudo: fase di test

-funzionamento e manutenzione: sistema informatico diventa operativo

Metodologie di progettazione:

una metodologia di progettazione consiste in

-decomposizione in passi successivi indipendenti tra lorop

-criteri di scelta in caso di alternative

-modelli di riferimento per la rappresentazione di dati

proprietà che una metodologia deve rispettare:

-generalità rispetto alle applicazioni e ai sistemi in gioco

-qualità del prodotto in termini di correttezza, completezza ed efficienza rispetto alle

risorse impiegate

-facilità d'uso delle strategie e dei modelli di riferimento

Metodologia di progetto divisa in 3 fasi da effettuare in cascata:

-progettazione concettuale (cosa rappresentare in una base di dati): descrizione astratta,

cioè senza tener conto degli aspetti implementativi, della realtà. Viene rappresentato il

contenuto informativo della base di dati attraverso uno schema concettuale.

-progettazione logica: traduzione dello schema concettuale definito nella fase

precendente, in termini del modello di rappresentazione dei dati adottato dal sistema di

gestione di basi di dati. Si produce uno schema logico, le scelte progettuali si basano su

criteri di ottimizzazione delle operazioni. Si usano tecniche di verifica della qualità:

normlizzazione del modello relazione.

-progettazione fisica: lo schema logico viene implementato. Questa fase dipende dal

sistema di gestione scelta.

Nella progettazione concettuale si fa uso doprattutto delle specifiche sui dati mentre nella

progettazione logica delle specifiche sulle operazioni per fare previsioni sul carico

applicativo e per ottenere uno schema logico che renda le operazioni efficienti.

modello E-R (entità-relazione)

modello concettuale di dati che fornisce una serie di strutture, dette costrutti, adatte a

descrivere la realtà di interesse in una maniera facile da comprendere e indipendente dai

criteri di organizzazione dei dati nei calcolatori.

Costrutti principali:

-Entità: classe di oggetti dell'applicazione d'interesse che proprietà comini con esistenza

"autonoma". Un'occorrenza di un'entità non è un valore che identifica l'oggetto ma

l'oggetto stesso.Ogni entità ha un nome che la identifica univocamente, rappresentata con

un rettangolo.

-Relazioni (associazioni): rappresentano legami logici, significativi per l'applicazione di

interesse, tra 2 o piu entità. Un'occorrenza di relazione è un'ennupla (doppia se relazione

binaria) costituita da occorrenze di entità, una per ciascuna delle entità coinvolte. Ogni

relazione ha un nome che la identifica univocamente. Si utilizzano nomi espressivi,

singolari e sostantivi (non verbi per non portare il verso della relazione). Si rappresentano

con rombi. L'insieme delle occorrenze di una relazione è un sottoinsieme del loro prodotto

cartesiano. Questo significa che tra le occorrenze di una relazione non ci possono essere

ennuple ripetute. È possibile avere relazioni ricorsive: relazioni tra unentità e se stessa.

-Attributi: Descrivono le proprietà elementari di entità o relazioni che sono di interesse ai

fini dell'applicazione. Un attributo associa a ciascuna occorrenza di entità (o relazione) un

valore appartenente a un insieme (detto dominio), che contiene i valori ammissibili per

l'attributo. I domini non vengono riportati nello schema ma nella documentazione. Può

risultare cmodo raggruppare attributi di una medesima entità (o relazione) che

rappresentanoaffinità nel loro significato o uso: l'insieme di attributi viene detto attributo

composto.

-cardinalità relazioni: vengono specificate per ciascuna rappresentazione di entità a una

relazione e descrivono il numero minimo e massimo di occorrenze di relazione a cui una

occorrenza dell'entità può partecipare. Si può utilizzare qualsiasi valore intero non

negativo ma per semplicità si usano 3 simboli: -cardinalità minima 0 = rappresenzaione

opzionale 1 = rappresentazione obbligatoria. - cardinalità massima n = associazione con

un numero arbitrario di occorrenze dell'altra entità.

Osservando le cardinalità massime è possibile classificare le relazioni binarie:

- uno a uno: entrambi cardinalità massima pari a 1

- uno a molti: un'entità cardinalità uno e l'altra n

-molti a molti: entrambi cardinalità pari a n

Cardinalità attributi: possono essere specificati per gli attributi di entità o relazioni e

descrivono il numero minimo e il numero massimo di valori dell'attributo associati

all'occorrenza di entità o relazione. Di solito è (1,1) e viene omessa. Un attributo con

cardinalità minima pari a zero è opzionale, pari a uno è obbligatorio. Un attributo con

cardinalità massima pari a n è multivalore. Spesso vengono modellati con entità a se

legate da relazioni uno a molti con l'entità cui si riferiscono. Viene specificata per indicare

opzionalità e multivalori.

Identificatori entità: vengo specificati per ciascuna entità e descrivono i concetti (attributi

e/o entità) dello schema che permettono di identificare in maniera univoca le occorrenze

delle entità. In molti casi, uno o più attributi di un'entità sono sufficienti a individuare un

identificatore: si parla si identificatore interno (chiave). Alcune volte gli attributi di un'entità

non sono sufficienti a identificare le sue occorrenze. Un'entità "E" può essere identificata

da altre entità solo se tali entità sono coinvolte in una relazione a cui "E" partecipa con

cardinalità (1.1). si parla di identificatore interno. Nei casi in cui l'identificatore di un'entità è

ottenuta utilizzando altre entità si parl di identificatore esterno

GENERALIZZAZIONI

Rappresenta legami logici tra un'entità "E" detta generalizzazione e una o più entità

E1...En dette entità figlie. Si dice che "E" è generalizzazione di E1...En e che le entità

E1...En sono specializzazioni dell'entità "E".

Proprietà:

-ogni occorrenza di un'entità figlia è anche occorrenza dell'entità genitore

-ogni proprietà (attributo, relazioni...) del genitore è anche dell'entità figlia (ereditarietà)

Classificazione generalizzazioni:

-Totale: se ogni occorrenza dell'entità genitore è un'occorrenza di almeno una delle entità

figlie, altrimenti è parziale.

-Esclusiva: se ogni occorrenza dell'entità genitore è al più un'occorrenza di una delle entità

figllie, altrimenti è sovrapposta.

Consideriamo solo generalizzazioni esclusive (non si perde generalità. Al massimo si crea

generalizzazioni dovute alle intersezioni). Una generalizzazione può essere composta in

più generalizzazioni diverse. Possono esserci generalizzazioni su più livelli: si parla di

gerarchia di generalizzazioni. Una generalizzazione può avere una sola entità figlia: si

parla in questo caso di sottoinsieme.

RAPPRESENTAZIONE DI CONCETTI

Per rappresentare i concetti nelle specifiche:

- Se un concetto ha proprietà significative e/o descrive classi di oggetti con esistenza

autonoma, è opportuno rappresentarla con un'entità.

- Se sono state individuate due (o più) entità e nei requisiti compare un concetto che

associa, questo concetto può essere rappresentato da una relazione

- Se uno o pi concetti risultano essere casi particolari di un altro, è opportuno

rappresentarli facendo uso di una generalizzazione.

PROGETTAZIONE CONCETTUALE

la progettazione concettuale di una basse di dati consiste nella costruzione di uno schema

E-R in grado di descrivere al meglio le specifiche sui dati di un'applicazione.

Raccolta dei requisiti: completa individuazione dei problemi che tale applicazione da

realizzare deve risolvere e le caratteristiche che tale applicazione dovrà avere.

Principali fonti d'informazione: utenti dell'applicazione (mediante interviste),

documentazione esistente, realizzazioni preesistenti.

Per ottenere una specifica dei requisiti precisa senza ambiguità: scegliere il corretto livello

di astrazione, standardizzare la struttura delle frasi, evitare frasi contorte, individuare

sinonimi/omonimi e unificare i termini, rendere esplicito il riferimento tra i termini, costruire

un glossario dei termini.

Criteri generali di rappresentazione:

-se un concetto ha proprietà significative e/o descrive classi di oggetti rilevanti con

esistenza autonoma, è opportuno rappresentarlo con un'entità

-se un conceto ha una struttura semplice e non possiede proprietà rilevanti associate, è

opportuno rappresentarlo con un attributo di un altro concetto a cui si riferisce.

-se sono state individuate due o più entità e nei requisiti compare un concetto che le

associa, questo concetto può essere rappresentato da una relazione.

-se uno o più concetti sembrano essere uno o più casi particolari di un altro, è opportuno

rappresentar

Dettagli
A.A. 2017-2018
21 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche INF/01 Informatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher luckylucianooo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Basi di dati e sistemi informativi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Diamantini Claudia.