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(IN UN TERRENO MISURIAMO
FORZE PER UNITA’ DI AREA E NON
TENSIONI)
È la prima volta che troviamo un aggettivo che definisce la
tensione, e le definiamo totali in quanto questa caratterizza e
rappresenta sostanzialmente lo stato tensionale che è indotto
dai carichi esterni applicati al corpo. Questa forza applicata sulla superficie rappresenta una
TENSIONE TOTALE, cioè una tensione generata dai carichi esterni sull’elemento di terreno.
PRESSIONE DELL’ACQUA INTERSTIZIALE
La pressione totale ovviamente la distinguiamo dalla tensione che caratterizza lo scheletro solido
solamente, e la distinguiamo dalla PRESSIONE DELL’ACQUA INTERSTIZIALE.
Pressione dell’acqua interstiziale in mezzo continuo ideale:
La pressione dell’acqua interstiziale è definita tale perché è l’acqua che
occupa i vuoti del terreno, ed è rigorosamente definita anch’essa come
un’operazione al limite di questo rapporto, ovvero:
Pressione dell’acqua interstiziale in mezzo discreto reale:
La pressione dell’acqua si calcola come:
Cambia solo in base alla profondità e non
all’orientazione del piano, perché non esiste
trasmissione per sforzi di taglio, quindi lo
sforzo normale è sempre lo stesso.
Cosa importante l’acqua non trasmette sforzi di taglio, per cui un
punto considerato ad una certa profondità è soggetto ad una tensione
che è normale alla direzione che noi scegliamo.
La pressione dell’acqua interstiziale è la pressione misurata nel dispositivo nel quale l’acqua è in
equilibrio con l’acqua nel terreno.
Concentriamoci sulla figura di prima fissando due punti A e B
I punti A e B sono caratterizzati dalla stessa quota relativa
all’interno, avendo una stessa pressione.
La pressione misurata nel dispositivo coincide con la pressione
dell’acqua interstiziale
solo se l’equilibrio è di
tipo MECCANICO.
Se l’equilibrio è anche di tipo CHIMICO, la pressione
misurata nel dispositivo non coincide in generale con la
pressione dell’acqua interstiziale.
Queste considerazioni valgono per i
terreni sia saturi sia non saturi.
Facciamo adesso riferimento a tre esperimenti, in cui c’è il solito contenitore con un elemento di
terreno che è saturo e che è sottoposto alle tensioni che possono variare in qualche modo.
Vediamo quali sono le conseguenze della variazione di questi stati tensionali sul terreno.
ESPERIMENTO N.1 Abbiamo un contenitore che viene incrementato di una certa
quantità rispetto alla quantità iniziale e le pressioni neutre risultano
per queste condizioni di carico. Ovviamente questo incremento
u W1
di tensione avrà una conseguenza, ovvero aumentando i carichi ci
aspettiamo che il corpo possa al di sotto deformarsi in qualche
modo, possa cioè variare il proprio volume.
Adesso manteniamo costante la tensione verticale e invece
la pressione neutra che abbiamo nel sistema l’andiamo a
diminuire succede che anche in questo caso misureremo una
variazione di volume, perché noi stiamo togliendo all’acqua
un regime di pressione che contribuisce all’equilibrio del
sistema. Quindi se stiamo riducendo la pressione, ad un
certo punto questo carico avrà un effetto tale da variare il
volume del sistema stesso.
Se la differenza si incrementa della stessa quantità in entrambi i casi.
∆σ = ∆u , σ-u
1 W1 W
Se questo è vero, succede che la variazione di volume che ottengo nel diminuire la pressione e la
variazione di volume che ottengo nell’aumentare la tensione verticale sono uguali tra loro. Cioè
sperimentalmente stiamo osservando che la variazione di volume è governata dalla differenza della
tensione totale e della pressione dell’acqua.
ESPERIMENTO N.2 Abbiamo due regimi di pressioni differenti nel nostro sistema,
uno che si chiama e che viene poi incrementato, a cui
σ
1
corrisponde una pressione neutra all’interno del terreno saturo ed
è pari a . Nel secondo contenitore invece, abbiamo un regime
u W1
di tensione diverso ovvero, che viene poi incrementato, a cui
σ
2
corrisponde una pressione neutra pari a .
u W2
Questo significa che la variazione di volume è ancora governata
dalla differenza fra le tensioni totali e le pressioni neutre.
ESPERIMENTO N.3
Adesso il singolo elemento di terreno saturo, è sottoposto ad uno
stato tensionale σ ed avrà un corrispondente stato di pressione
neutra . Se vado ad incrementare le tensioni totali di una
u W
quantità e le pressioni neutre di una quantità che tra loro
∆σ ∆u w
sono uguali, la differenza tra tensioni totali e le pressioni neutre
rimane costante. Quindi si osserva sperimentalmente che ∆V = 0,
quindi stiamo parlando di un sistema EQUILIBRATO.
Quindi la variazione di volume è legata ad una variazione della differenza σ- u W.