Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Cooperative Learning nella storia
Il cooperative learning si sviluppa nelle scuole di "mutuo insegnamento" di Andrea Bell in India e di Joseph Lancaster in Inghilterra alla fine del 1700. Ma anche da Pestalozzi quando nel 1797 i contadini svizzeri rifiutarono l'abolizione dei privilegi feudali causando una repressione da parte dei francesi, occupanti, che portò alla distruzione di Stans. Una delle conseguenze fu che circa 400 bambini rimasero orfani e furono ospitati in un orfanotrofio affidato alla cura di un convento delle Clarisse e alla guida di Pestalozzi. Egli sviluppò i principi del suo metodo e che possono definirsi precursori del cooperative learning. Egli mise in risalto l'importanza di far sentire gli allievi amati e accettati. Si servì degli alunni più grandi e comprese l'importanza di semplificare il metodo da utilizzare per favorire l'apprendimento personalizzato. Egli ordinò le conoscenze darealizzare prevedendo modalità di lavoro che coinvolgessero ciascun alunno personalmente. Queste esperienze finì presto perché l'orfanotrofio venne trasformato in ospedale. Però per l'origine del metodo insegn si pensa anche a Bell e Lancaster infatti Bell sostenne apprese il metodo dagli indiani e lo definì come metodo per tramite il quale una scolaresca può istruirsi da sé. Lancaster afferma di aver elaborato personalmente fondò varie scuole. È proprio dagli Stati Uniti che questo metodo diventò quello che è oggi il cooperative learning. Il monitore che era l'alunno più sveglio ad apprendere nelle prime ore della giornata veniva istruito insieme ad altri alunni. Nella seconda parte della giornata i monitori diventavano maestri dei loro compagni più piccoli o meno esperti ripetendo quello che avevano appreso. Esso mira alla responsabilizzazione di ciascun membro di apprendimento in modo tale che il risultatoraggiunto del gruppo sia il prodotto di ciascuno. La funzione dei ruoli non è fissa quindi ogni allievo sperimenta l'essere insegnante e l'essere allievo. Gli alunni si aiutano reciprocamente e diventano corresponsabili del loro apprendimento, stabiliscono insieme il ritmo del lavoro, si correggono a vicenda, migliorano le relazioni sociali per raggiungere un obiettivo comune. Il cooperative learning si differenzia sia dal mutuo insegnamento sia dal peer tutoring sia dal peer collaboration, molto simili perché si fondano sulla mediazione sociale dell'apprendimento. Nel peer tutoring l'apprendimento avviene in coppia in una relazione simile a quella tra alunno e docente; nella modalità peer collaboration tutti gli allievi sono sullo stesso piano rispetto all'obiettivo da raggiungere e al compito da svolgere e devono aiutarsi a collaborare per raggiungere lo scopo comune. Il cooperative learning si distingue perché prevede gruppi di più allievi e pone i vari membri inUna relazione particolare cioè ciascuno è responsabile di un proprio compito da svolgere e il risultato avviene soltanto nell'insieme dei lavori compiuti dai singoli e in modo tale che il risultato finale non sia attribuito ad un singolo ma a un gruppo.
COOPERATIVE LEARNING NELLA RICERCA
Uno dei principali sostenitori del metodo cooperativo fu il colonnello Parker negli Stati Uniti. Alcuni eventi storico, economici e sociali portarono in maniera graduale all'attenzione per questo metodo come il crollo della borsa di Wall Street del 1930 il quale sviluppo un forte senso di individualismo e competitività, il lancio del primo satellite russo il quale scaturì una forte reazione statunitense in quanto agli stati uniti veniva riconosciuta la superiorità. Questo colpo provocò una reazione e una vasta ricerca nel tentativo di rinnovare l'ambito pedagogico e didattico. Si fecero strada linee di pensiero che valorizzava il lavoro cooperativo.
all'interno della scuola grazie anche all'influenza di Dewey, il quale aveva ipotizzato un progetto educativo fondato sulla cooperazione tra gruppi all'interno della classe con lo scopo di far sperimentare il processo democratico nella scuola. Egli riteneva che la vita di classe potesse essere un esercizio della democrazia capace di operare scelte per il bene comune svolgendo ogni singolo membro il proprio compito in un'ottica di interdipendenza. Lewin insieme a Lippitt e Deutsche dedicarono parte della ricerca alla relazione che si instaura all'interno di gruppi cooperativi nota come interdipendenza. L'interesse verso il miglioramento di questo metodo negli anni ha portato al sorgere di vari gruppi di ricerca in vari stati come Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, California ecc. In Italia Mario Comoglio presso l'università salesiana di Roma attraverso il suo lavoro ha consentito di conoscere in modo completo le diverse tipologie del metodo.Tutterinconducibili al cooperative learning e di sperimentare la validità nelle scuole italiane.
TIPOLOGIE APPLICATIVE DEL COOPERATIVE LEARNING
Diverse sono le applicazioni del cooperative learning in base alle ricerche sono state svolte in vari contesti.
La prima applicazione che rappresenta in modo esaustivo tutte le caratteristiche del metodo è quella di Johnson e Johnson nota come LEARNIN TOGETHER APPROACH, prevede come caratteristiche:
- INTERDIPENDENZA POSITIVA: costituisce l'elemento qualificante del metodo dell'apprendimento cooperativo. Favorire negli alunni la consapevolezza che l'impegno, apporto e le conoscenze di ciascuno sono importanti e l'obiettivo proposto dal docente si può raggiungere solo se ogni membro del gruppo mette al proprio servizio il proprio patrimonio di abilità e conoscenze e il prodotto finale sarà il frutto dell'apporto di ciascun membro.
- INTERAZIONE PROMOZIONALE FACCIA A FACCIA: implica il lavorare insieme
negoziazione di conflitti, assunzione di responsabilità, sostegno degli altri, ecc
- SUDDIVISIONE DEGLI STUDENTI IN GRUPPI: lavorare in gruppo non vuol dire lavorare meglio ma il gruppo cooperativo è un gruppo ristretto nel quale gli alunni lavorano insieme e sono motivati a farlo, si sentono responsabili e si incoraggiano e valutano il loro impegno verso un obiettivo comune.
- REVISIONE E CONTROLLO DEL COMPORTAMENTO DEL GRUPPO: è una sezione importante del gruppo cooperativo perché è un'azione di verifica sia del lavoro portato a termine sia in riferimento ai singoli comportamenti adottati dai membri. Questo accompagna la riflessione sul loro agire sia del gruppo sia del singolo. Grazie a questa riflessione i componenti crescono nella maturazione globale sia nella capacità di apprendere.
STUDENT TEAM LEARNING DI SLAVIN
Secondo Slavin il cooperative learning non è un metodo ma un insieme di tecniche che si applicano a strutture didattiche
Le cooperative sono gruppi di studenti che lavorano insieme in gruppi di 5-6 persone e sono incentivati da riconoscimenti. Le caratteristiche del cooperative learning sono:
- Comportamento cooperativo: è un'azione educativa che dovrebbe essere alimentata tutti i giorni stimolando e lasciando esercitare i gruppi in comunicazione, scambio di informazioni, aiuto reciproco e sforzi per realizzare il compito assegnato. In questo contesto, la competizione deve esserci tra squadre per favorire lo sviluppo dello spirito di corpo del gruppo.
- Struttura incentivante cooperativa: si fonda sulla consapevolezza che il successo non viene attribuito a un solo membro, ma a tutti i membri del gruppo.
- Struttura cooperativa di compito: consiste in un lavoro che richiede l'impegno coordinato di tante persone per la sua piena realizzazione.
- Motivi della cooperazione: sono importanti per lo sviluppo cognitivo, interpersonale e intrapersonale. Una persona si sente coinvolta nel momento in cui viene lodata.
- INTERAZIONE SIMULTANEA: la classe viene suddivisa in piccoli gruppi di 4-5 persone, ma si potrà avere la partecipazione
simultanea di più allievi in modo tale da favorire l'interazione costruttiva nei gruppi e la maturazione del gruppo classe;
UGUAGLIANZA DELLA PARTECIPAZIONE: consente la partecipazione di tutti e tutti possono esprimere il proprio pensiero in una situazione più protetta rappresentata dal piccolo gruppo;
INTERDIPENDENZA POSITIVA: uno degli elementi fondanti del metodo cooperativo e si basa sull'idea che ciascun allievo deve capire che da solo, non riuscirebbe a realizzare la consegna che il docente ha affidato ma comprende l'importanza dell'unione di tutti.
RESPONSABILITÀ PERSONALE: conseguente all'interdipendenza positiva si basa sull'idea che l'apporto di ogni alunno è importante per la riuscita dell'obiettivo comune, il bambino comprende la propria responsabilità e viene spronato a dare il meglio.
In questo è importante che il docente lavori per la costruzione del gruppo prima ancora dell'apprendimento.
Perché il benessere relazionale è ap-