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GENERE SPECIE PROPRIO ACCIDENTE

Distinguere 2 classi:

  1. "Accidens ut in paucioibus": Vero accidente e ciò che è completamente casuale. Es. mentre l'uomo passeggia cade il fulmine. Il passeggiante viene colpito. Molto raro ma non c'entra nulla con le 2 linee concettuali (passeggiare e fulmine caduto), non c'è nessun punto in comune.
  2. "Accidens ut in pluribus", non è un vero accidente, ma piuttosto una proprietà in senso largo. Es. Marco è un animale (genere). Essenza di Marco. Marco è un uomo (specie). Marco è razionale (differenza specifica). Aspetto determinante della specie umana. Marco è locutivo (proprio). Legato alla natura umana. Marco è gallese (accidente predicabile). Caratteristica individuale, condivisa, non necessaria in quanto uomo.

NB. I primi 4 enunciati sono legati all'essenza di Marco. Sono predicati legati.

intrinsecamente all'essenza del soggetto e quindi necessari in virtù dell'essenza, a differenza di "gallese", che pertanto è contingente. Individuo Ciò che è distinto in sé, distinto dagli altri. Da un punto di vista logico è ciò che è indivisibile. Diversamente da Dio, noi non conosciamo intellettualmente l'individuo in quanto tale; noi procediamo per successione di concetti. Come fa l'intelletto ad avvicinarsi all'individuo? Uno dei metodi è di elencare uno degli accidenti predicabili che non può riscontrarsi in altri individui. Per esempio i tratti del volto di una persona, il luogo, data, città di nascita, il suo nome ecc. Noi conosciamo quindi l'individuo per un "cumulo" di accidenti predicabili. L'universalità analogica Cane, cerchio, sono concetti univoci, perché rimandano sempre a una stessa essenza."

“Analogico” è un termine che si predica degli inferiori (proprio di un universale è di essere predicabile dagli inferiori) secondo una ratio, che è essenzialmente diversa e soltanto relativamente una. C'è una certa somiglianza che permette di avvicinare i diversi significati, fino a un certo punto. Perché sia un universale analogico quindi deve avere queste caratteristiche; se non c'è la caratteristica di essenzialmente diverso abbiamo un univoco. Es. “buono”: perfetto, desiderabile, appetibile.

Esistono due tipi di analogia:

  1. Analogia di attribuzione o di riferimento: per riferimento ad un primo.
  2. Analogia di proporzionalità: per somiglianza di proporzioni.

Aristotele non usa la parola analogia, ma propone una teoria della polisemia (pluralità di significati) di certe parole, sulla base della quale alcuni autori medievali hanno costruito la teoria dell'analogia.

"(Metafisica libro IV/gamma, capitolo 2):Parola "sano": lo attribuiamo a diverse cose corpo umano >>> soggetto della salute cibo, aria (viene detto sano a causa dell'effetto che produce nella salute del corpo; prima caratteristica: causale, 2 caratteristica sull'effetto che ha sul corpo umano) >>> cause salute colore del volto, sangue (significato significativo: il colore del volto significa la salute del corpo)>>> segni di saluteNella parola sano appare un riferimento a un primo significato, comune a tutti e 3 gli esempi; tutti e 3 i livelli si riferiscono a un primo livello. Questo riferimento al primo è incluso nella definizione degli ulteriori analogati. In un'analogia di riferimento c'è un primo significato e c'è un rapporto di un primo significato(PRIMO ANALOGATO) con gli altri significati (SECONDI ANALOGATI)Aristotele poi applica questa nozione alla nozione di "ente" (vedi

L'ente viene applicato come primo riferimento alla sostanza, come secondo alle affezioni e alle relazioni della sostanza. E' una cosa che si dice della sostanza, ma anche di altre molte cose in riferimento alla sostanza.

Vedi fig. 11

Questo primo significato è ciò che fa l'unità relativa dei significati di questa nozione, cioè il principio di unità relativa dei significati di un termine analogico per riferimento (per sano sarebbe il corpo, per ente la sostanza), detto appunto primo analogato.

Altri esempi:

La parola "cristiano" è una parola analogica, che comprende un riferimento a Cristo.

La parola "sacro" è qualcosa che fa riferimento alla sacralità (battesimo, eucarestia, paramento...), il cui primo analogato è il divino.

NB. Il principio di unità è il primo analogato, e il principio di molteplicità sta nella distanza da esso.

Le nozioni analogiche sono più

difficilmente definibili delle nozioni univoche. Il riferimento può essere: - intrinseco - estrinseco Es. aria sana La salute è causata dall'aria, ma non è presente nell'aria, l'aria non ha in se stessa la salute, ma la causa. Attribuzione estrinseca. Es. atleta sano Tutto il suo corpo è perfettamente equilibrato, la salute è presente nel suo corpo in modo intrinseco. In questa rete semantica, 1 volta il termine sano è riferito in modo estrinseco e una volta in modo intrinseco. Es. La chiesa (edificio) è sacra: attribuzione estrinseca L'eucarestia è sacra: attribuzione intrinseca (anche battesimo e cresima) Un attribuzione è estrinseca quando si dà un riferimento senza attribuzione/partecipazione ontologica. Il primo analogato è sempre intrinseco! Es. L'uomo è un ente: la parola ente si prende in senso intrinseco (1 analogato) I capelli neri sono un ente (senso estrinseco) L'ignoranza

di Adolfo è un ente (riferimento estrinseco): gli manca qualcosa che dovrebbe avere

Tutto ciò che è privazione e negazione si rifà a un'analogia di riferimento estrinseca.

Es. la virtù di fede viene detta sacra per attribuzione intrinseca, il colletto romano viene detto sacro per attribuzione estrinseca.

Sintesi:

  • L'analogia è un tipo di predicabilità per cui una nozione può essere attribuita ad altri.
  • Tipo di analogia nel quale la nozione si dice secondo significati essenzialmente diversi (colletto romano, eucarestia), ma in qualche modo unificati.
  • Questo tipo di universalità può essere di 2 tipi (riferimento e proporzionalità).
  • L'analogia di riferimento deve la sua unità relativa a un primo analogato che è punto di convergenza di tutti gli analogati (equilibrio somatico per sano, sacralità di Cristo per sacro).
  • Gli analogati hanno una distanza essenzialmente diversa dal primo.

analogato (vestito, edificio sacro, vicinanza blanda, eucarestia vicinanza forte)

Analogia di proporzionalità

Esempio univoco: 2/4 = 3/6 = 0,5

  • I 4 numeri sono diversi
  • Le 2 frazioni rimangono frazioni diverse dell'intero (es. torta)
  • Ma rappresentano tutte e 2 la metà dell'intero! Il risultato è identico.

Esempio analogico: "La batteria è morta": P (morta), S (batteria)

Non è come dire "il gatto è morto", l'anima si è separata dal corpo

Ma c'è un riferimento implicito a una proporzione: la batteria sta alla corrente elettrica come il corpo animato sta alla vita; così come la vita viene a mancare in un corpo animato, così anche la batteria si è svuotata.

Lo svuotamento sta alla batteria in un RAPPORTO PROPORZIONALE come la morte all'animale.

NB. La proporzione analogica non si può ricondurre a un significato univoco!

Es. - Fede : ragione = Chiesa : stato

“Cristo è il capo della Chiesa” Anche la parola capo viene usata secondo una certa proporzionalità: Cristo sta alla chiesa come la testa al corpo umano. Senso analogico indiretto. Nozione analogica: Somiglianza conoscitiva e direttiva (capo fonte della conoscenza e dell'azione rispetto al corpo, come Cristo è per la Chiesa “la Chiesa deve dire quello che cristo dice e fare quello che cristo fa”). L'analogia di proporzionalità è un'analogia più debole rispetto alla precedente. Vedi fig. 10 La proporzionalità si divide in:  Propria: quando risulta dall'ontologia stessa dei 2 rapporti. Es. “il suono sta all'udito come il colore alla vista”, sono 2 rapporti essenzialmente diversi, ma c'è una somiglianza di rapporti propria, perché è fondata sul rapporto di specificazione del proprio oggetto con la propria facoltà. E' propria quando la somiglianza

sta nell'ontologia stessa dei rapporti. Impropria (o metaforica): quando la somiglianza è piuttosto semantica: Es. "Churchill era un leone" voglio dire che l'energia che Churchill ha messo nella sua attività politica è simile all'energia di un leone quando caccia. E' un rapporto metaforico, un gioco di linguaggio. E' impropria quindi quando la somiglianza sta nella creatività letteraria del locutore. Es. Cristo è l'agnello di Dio Il prato sorride (ridere : uomo = allegria dei colori : prato) NB. Uno dei compiti della teologia fondamentale è di dire se le espressioni bibliche sono proprie o metaforiche. Nota sulle figure retoriche (per non confondere la metafora con qualcos' altro!) Metafora: trasposizione di senso che può essere espressa o può essere implicita – analogia impropr. Metonomia: significare qualcosa a partire da un suo elemento (significare la spada con il ferro); quando

si usa l'elemento per designare la cosa. Sineddoche: quando si usa qualcosa che tocca la cosa (Es. il trono è l'altare)

Tommaso privilegia l'analogia propria. "Analogia" di disuguaglianza: rimanda a una variazione di grado, a una perfezione di sé univoca. Non è una vera e propria analogia, "pseudoanalogia". Es. bianco della carta rimanda a un bianco più perfetto, infatti il bianco viene posseduto in modo più o meno intenso. Es. aritmetica elementare posseduta dall'insegnante di scuola elementare e dai suoi alunni. La maestra possederà una conoscenza molto migliore dell'aritmetica dei suoi alunni. >>> Caso delle virtù teologali, possedute in modo più o meno intenso dai credenti. Non c'è variazione dell'essenza della perfezione, non è quindi una vera e propria analogia.

CAPITOLO 3: UNIVERSALE MATERIALMENTE CONSIDERATO

Universale in essendo, fondamento

dell'universale in predicando. Non appartiene alla logia in

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
30 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/02 Logica e filosofia della scienza

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ale.rei di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di logica e comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Ateneo Pontificio Regina Apostolorum - UPRA o del prof Contat Alain.