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UFFER EPISODICO
Limiti:
2) modulare o equipotente?
3) Correlazioni anatomo-funzionali poco chiare
A (Duncan, 2001)
DAPTIVE CODING MODEL
Sia studi di neuroimmagini nell’uomo che elettrofisiologici nella scimmia indicano che
un fondamentale principio del funzionamento della PFC potrebbe essere l’Adaptive
coding model.
L'idea centrale è che in gran parte della PFC le proprietà di risposta dei singoli neuroni
sono altamente adattabili. Q UALSIASI CELLULA HA IL POTENZIALE PER ESSERE
. N ,
ATTIVATA DA DIVERSI TIPI DI INPUT EL CONTESTO DI UN PARTICOLARE COMPITO
MOLTE CELLULE SI SINTONIZZANO PER CODIFICARE LE INFORMAZIONI SALIENTI PER
.
QUEL COMPITO
Implicazioni a livello dell’attenzione selettiva Se un dato neurone si adatta nel
à
codificare l’info saliente per il compito
attuale, ne consegue una rimozione selettiva
di input che avrebbero potuto attivare la
cellula, ma che attualmente non sono
presenti o rilevanti.
G (Miller & Cohen,
UIDED ACTIVATION THEORY
2001) (
Ruolo PFC nel controllo cognitivo = AUMENTA IL GUADAGNO NE AUMENTA LA
) ’
POTENZA DEI NEURONI ATTIVATI DA ELEMENTI DELL AMBIENTE ESTERNO
.
RILEVANTI PER IL GOAL
La rappresentazione del contesto in PFC è fondamentale per modulare l’attività di
aree più posteriori che devono eseguire il compito
PFC agisce sulle aree associative (parietali, temporali e premotorie). PFC rafforza o
inibisce risp contesto-dipendenti
Esempio: Stroop task i neuroni del circuito della lettura sono connessi tra
à
di loro in modo più forte rispetto a quelli per la denominazione, poiché la
lettura è un’azione che facciamo più spesso.
Quando c’è conflitto cognitivo siamo più portati a leggere che a denominare,
ma se la regola è di denominare la PFC si attiva per inibire la lettura.
Quindi: 1) ruolo della PFC è modulatorio e non di trasmissione
2) il controllo esercitato dalla PFC è complementare a quello dell’ippocampo,
che invece consolida le info selezionate nella MLT.
Una proprietà importante della PFC è quella di mantenere on-line le informazioni
necessarie, ma essere anche abbastanza flessibile per riaggiornarle quando necessario.
Alcuni modelli propongono che questa capacità è data dal fatto che le info ricircolano
all’interno di circuiti chiusi (recurrent Questi circuiti potrebbero
networks attractor).
essere interni alla PFC o coinvolgere anche altre strutture come i gangli della base e il
talamo (Alexander, 1996).
All’interno di questi network, e mediante un sistema di gating, la DA gioca un ruolo
importante nell’evitare - aggiornamenti non necessari (distraibilità)
- aggiornamenti insufficienti (perseverazioni)
Quando dall’ambiente arriva l’informazione che bisogna aggiornare le regole per
svolgere il compito (D2 sottocorticale, SN) apre i cancelli
à Scarica fasica
(aggiornamento)
Quando bisogna mantenere la regola in uso (D1 corticale) chiude i
à Scarica tonica
cancelli
Limiti:
1) meccanismi neurofisiologici non specificati
2) Correlazioni anatomo-funzionali poco chiare
C . (Koechlin, 2003)
ONTROLLO C A CASCATA
Polo frontale
LPFC Ciascun processo (ordinato
anteriore gerarchicamente) opera usando
informazioni via via sempre più
LPFC remote nel tempo
posteriore
Premotoria
studio MRI di Koechlin
Avvalorato da uno :
DISEGNO 12 soggetti affrontano 2 disegni separati:
(a) senza segnali contestuali, manipolati solo i fattori stimolo e
episodio (cioè le istruzioni)
(b) non manipolato lo stimolo ma il contesto (covariata rimane
sempre l’episodio)
RISULTATI Gli effetti dello stimolo erano presenti nella premotoria etc…
Ø Gli effetti sono additivi e in direzione top-down (nella caudale ci sono
Ø gli effetti additivi del contesto, e pisodio, nella premotoria dello
stimolo, del contesto e dell’episodio…)
CORTECCIA CINGOLATA
ANTERIORE (ACC)
L’ACC
La ACC si trova anteriormente al ginocchio del corpo calloso.
Controllo cognitivo
Componente valutativa Componente esecutiva
Monitoraggio Seleziona/inibisce
• •
Detenzione dei rinforzi Mantenimento on line delle info
• •
ACC dlPFC
Indica anche alla dlPFC che è necessario
aumentare il controllo cognitivo o ridurlo.
Controllo cognitivo
Proattivo Reattivo
Anticipazione e prevenzione del conflitto: Risoluzione del conflitto:
Detenzione dei rinforzi Seleziona/inibisce comportamento
• •
Mantenimento on line
• Suddivisione dell’ACC
(Di Pellegrino, Ciaramelli)
Tradizionalmente si divideva l’ACC tra rostrale e dorsale, sulla base di alcune evidenze
che suggerivano che la dorsale era implicata nel c.c. e la rostrale più negli aspetti emotivi.
Però altri studi hanno visto che non c’è questa suddivisione funzionale rigida tra ACC
dorsale e rostrale e che anche la rostrale svolge il processo di controllo cognitivo.
Pero rimaneva non chiaro se rostrale è critica per il controllo cognitivo. Questo è uno
à
dei primi studi che tentano di scoprirlo.
M ATERIALI E METODI
Selezionati due gruppi – pz con lesioni all’ACC rostrale
- pz con lesioni fuori dal lobo frontale
+ un gruppo di controlli non cerebrolesi
à
Simon task
Se compare uno stimolo blu il pz deve premere il tasto a dx, e se è verde quello a sx,
ignorando la localizzazione dello stimolo sullo schermo.
I trial sono dette
- “congruenti” (C ) quando lo stimolo blu appare a dx del punto di fissazione e il pz
deve premere il tasto a dx (oppure lo stimolo verde appare a sx) basso grado di
à
conflitto cognitivo
- “incongruenti” (I) quando lo stimolo blu appare a sx e il pz deve premere il tasto a dx
(o il verde a dx) alto conflitto cognitivo, tendono ad essere più lenti e inaccurati
à
anche se la localizzazione non era rilevante per il compito.
Hanno utilizzato tutte e 4 le combinazioni possibili di abbinamento dei due tipi di trial (il
primo è detto “previous” e il secondo “current”:
1) C-C 2) C-I 3) I-C 4) I-I
In questo studio non è importante tanto l’e. Simon quanto la relazione tra previous a
current trial.
Un indicatore degli aggiustamenti è il POST-ERROR SLOWING:
quando il trial congruente segue l’incongruente dovrebbero essere più lenti perché il trial
precedente ha indotto in errore quindi si pone più attenzione. Questo è ciò che è atteso e
che potrebbe non accadere nei pz con lesioni.
R ISULTATI Previous trial:
Effetto Simon Congruente Incongruente
- se C-C i pz - se I-C c’è il posterror
sono più lenti dei slowing nei non frontali
controlli ma no nei rACC
- se C-I tutti - se I-I i controlli sono
simili pronti all’incongruenza
ma rACC no (lenti a
rispondere)
C ONCLUSIONE
1. rACC essenziale per la rimodulazione on-line nel controllo cognitivo a seguito di
conflitto
2. Non è possibile suddividere ACC in: Dorsale (Cognitiva) vs. Rostrale (Affettiva)
• Ma qual è il suo ruolo specifico?
Mediare l’interazione tra processi cognitivi e quelli più affettivi motivazionali e
autonomici, necessari per la guida del comportamento adattivo
Limite dello studio dovrebbero esserci anche soggetti con lesione all’ACC dorsale.
à
Ruolo dell’ACC
Teoria della selezione delle risposte (P &
OSNER DI
G ; P )
ERONIMO AUS
L’ACC sceglie l’azione coerente con il goal del compito, soprattutto la sua parte dorsale.
Paus l’ACC è un esempio di struttura cerebrale in cui un network modulatorio
à
interagisce con uno esecutivo composto da local-circuit neurons.
In questo modo ACC regola l’interazione tra controllo cognitivo e motorio.
Teoria della selezione della risposta basata sul
valore dell’azione (R )
USHWORTH
Ha un ruolo importante di rapportare le azioni alle loro conseguenze (sia + che -) e nel
guidare le decisioni su quali azioni vale la pensa di fare.
Teoria monitoraggio del conflitto (B )
OTVINICK
Il controllo cognitivo serve a regolare gli effetti dell’interferenza (conflitto) che possono
emergere tra processi computazionale simultanei.
L’ipotesi è che il conflitto cognitivo sia sempre misurato in ACC e le regioni ad essa
collegate poi correggono le strategie usate nel compito (soprattutto dlPFC).
Nel compito di Stroop l’ACC valuta il conflitto tenendolo sotto controllo e al cambiare
della regola (colore o inchiostro) dice alla dlPFC di cambiare strategia.
Determina quindi il reclutamento di processi esecutivi che migliorano la performance
nelle prove successive Conflict adapted effect o “effetti sequenziali”
à
I partecipanti Saranno più veloci nella seconda prova ad alto conflitto
w perché è in atto un maggior c.c., rispetto a prima.
Saranno più lenti nelle prove a basso conflitto che
w seguono quelle ad alto.
Teoria detenzione dell’errore (F )
ALKENSTEIN
Dopo circa 100 ms da un errore compare un’onda ERP negativa:
(error-related-negativity) che probabilmente ha origine in ACC.
ERN
Nell’errore la competizione tra possibili risposte si risolve a favore di quella errata:
ERN potrebbe riflettere non l’errore di per sé, quanto:
il conflitto tra attivazioni incompatibili,
• oppure l’attesa di una conseguenza negativa.
•
L’ERN è diversa confrontando quella di persone che dopo l’errore cambiano
v comportamento (cosiddetti “progressisti”) e quelli che perseverano
(“conservatori”).
Negli OCD l’ACC è inattiva dopo l’errore.
v
Onde simili da ACC si osservano anche in sogg che vanno incontro a perdite
monetarie: (FRN, feedback related negativity)
Teoria valutazione delle conseguenze (G )
EHRING
Nell’ambito di un gioco d’azzardo, si verifica 265 ms dopo la presentazione di un certo
stimolo, un cambiamento neurale che informa il partecipante sui guadagni o perdite:
FRN = ERP con picco negativo a 265 ms, con origine presunta in ACC:
Ampiezza maggiore se c’è perdita
Ø L’onda non è il riflesso dell’errore perché la risposta era pronunciata anche
Ø quando facevano la scelta corretta come perdere 5 cent anziché 25.
Non si elicitava questa risp se vinceva 5 cent anziché 25.
Ø
Ipotesi del contro