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NETOSI
questo meccanismo si basa sulla formazione NET che è una trappola extracellulari dei
neutrofili, sono molecole intracellulari che vengono rilasciate per intrappolare e distruggere il
patogeno è DNA de condensato A cui si associano le proteine dei granuli questo DNA è
molto lungo e crea delle maglie che raggiungono il patogeno.
per netosi si intende il processo di formazione del NER che avviene in tre fasi:
1. Disgregazione dei granuli
2. dilatazione del nucleo
3. cromatina decondensata, azione di elastasi e mieloperossidasi
I NET vengono eliminati con la degradazione del DNA ad opera DNAsi.
sono presenti libere anche le spine che sono un substrato delle serene proteasi e se si
distaccano inattivano il sito attivo.
dopo la produzione del NET la cellula muore.
i neutrofili collaborano con altri leucociti tramite una stretta comunicazione ad opera di
secrezione di citochine e chemochine e fattori di crescita questa comunicazione avviene a
livello dei linfonodi, dei tessuti e del sangue è un tipo di mediazione bilaterale poiché le
cellule si influenzano a vicenda. l'interazione è eterogenea e il crosstalk può portare sia
l'attivazione che all'inibizione.
il neutrofilo può richiamare direttamente un monocita Ma questo richiamo può venire anche
indirettamente mediante extravasazione del neutrofilo se il neutrofilo è in grado di ex
travasare l'endotelio è alto e porta le extravasazione di un monocita vicino.
IL37 è presente nei granuli ed è in grado di richiamare i monociti.
Il crosstalk è importante nella fase di spegnimento dell’infiammazione poiché i neutrofili
inducono le cellule dendritiche a produrre molecole antinfiammatorio che inducono
l'inibizione delle cellule dendritiche.
neutrofili sono in grado di migrare nel linfonodo con un meccanismo CCR7 dipendente,
possono interagire anche con le cellule Natural Killer sia in modo diretto tramite produzione
di interferone γ che agisce sul neutrofilo sia in modo indiretto contattando le cellule
dendritiche che producono IL 12 che agisce sulle cellule Natural Killer.
è un tipo di interazione bilaterale che induce la produzione di molecole che servono al
neutrofilo.
i neutrofili possono attivare le cellule TCD8 presentando gli antigeni e attivando l'attività
citotossica.
i neutrofili Dopo l'azione vanno incontro ad apoptosi la morte del neutrofilo è una
componente attiva nella risoluzione dell'infiammazione: il neutrofilo viene fagocitato dai
macrofagi i macrofagi producono IL 23 che agisce attivando i TH17 che producono IL 17 la
quale agisce sulle cellule che producono il GCSF che mobilizza i neutrofili dal midollo induce
la produzione di nuovi neutrofili in una condizione di infiammazione i macrofagi stimolano i
neutrofili quando viene fagocitosi il macrofago Riduce la produzione di IL 23 e quindi riduce il
rilascio dei neutrofili.
APOPTOSI
È un processo estremamente controllato che si attiva in seguito a danno intracellulare
oppure tramite riconoscimento con recettori:
- FAS
- recettore TNF
- recettore TRAIL 33
quando il neutrofilo viene fagocitato questo induce un cambiamento nel profilo trascrizionale
dei macrofagi che quindi smettono di secernere molecole infiammatorie iniziano a produrre
molecole non infiammatorie i neutrofili in fase di risoluzione di infiammazione inducono la
produzione di lipopsina 4 che inibisce il reclutamento dei neutrofili.
il malfunzionamento del neutrofilo instaura una situazione di infiammazione cronica
COPD
È una malattia caratterizzata da ostruzione dei polmoni È una delle cause è il fumo di
sigaretta.
la leucotriene A4 idrolasi ha due funzioni: Converti leucotriene A4 in leucotrieni D4 che è un
potente attrattore dei neutrofili e agisce come inibitore della PGP che è un attivatore dei
neutrofili quindi è in grado di mantenere un equilibrio, Tuttavia nel COPD la produzione di
due attivatori e non di un attivatore di un repressore quindi non si è più in una condizione di
equilibrio e si instaura un danno tissutale.
LUPUS
le persone affette da questa patologia vanno in circolo degli anticorpi antinucleari e
presentano anche anticorpi anti NET, le cellule che producono gli anticorpi sono venute a
contatto con materiale nucleare.
presentano una minore degradazione di NET da parte delle DNAsi questo non adeguata
rimozione induce l'attivazione dell'immunità adattativa e si entra in un Loop in cui
l'infiammazione non viene spenta.
CANCRO
neutrofili vengono richiamati dal tumore poiché viene prodotta IL 8 e un infiltrato di leucociti
che sono in grado di richiamare i Neutrofili, questi inducono un danno tissutale che genera
un’infiammazione cronica e favorisce la formazione di metastasi.
il tumore è in grado di cambiare profondamente la funzione del neutrofilo che Dipenderà dal
microambiente tumorale.
ATTIVAZIONE CELLULE B
i microrganismi arrivano ai linfonodi tramite i vasi linfatici e mediante le cellule dendritiche
nei linfonodi avviene l'attivazione delle cellule B e delle cellule T.
le cellule B sono cellule che maturano nel midollo osseo che è un organo linfoide primario le
cellule B mature escono dal midollo grazie alla circolazione sanguigna e si distribuiscono
negli organi linfoidi secondari Dove avviene l'attivazione e dove cominceranno a secernere
anticorpi.
l'attivazione delle cellule B avviene in quattro fasi:
1. Nella fase in cui stazione non è il midollo osseo un riarrangiamento indipendente
dall’antigene sono fenomeni casuali quindi si possono generare sia anticorpi utili che
dannosi ovvero quelli fortemente reattivi per antigeni Self
2. nel midollo osseo viene anche una fase dipendente dall’antigene dove vengono
eliminate le cellule B autoreattive e dove le cellule B possono completare la
maturazione
3. sia la migrazione agli organi linfoidi secondari
4. è la fase di attivazione dopo l'incontro con l'antigene il differenziamento terminale
prevede la trasformazione delle cellule In plasmacellule che hanno come unico
scopo la produzione di anticorpi
FASE 1
Sì, arrangiamento della Catena pesante (D+J o V+D+J)
In seguito a riarrangiamento produttivo la catena pesante viene espressa sulla membrana
insieme a un surrogato della catena leggera queste cellule vengono chiamate cellule pre-B I
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arrangiamenti produttivi delle catene pesanti sono eventi rari, dopo l'esposizione della
Catena pesante la cellula incomincia a proliferare in modo da aumentare il numero delle
cellule con un riarrangiamento produttivo. dopo la proliferazione sia il riarrangiamento della
catena leggera questi arrangiamenti sono più probabili in seguito viene espressa una IgM
sulla superficie Questa può essere espressa insieme a IgD si ha adesso una cellula B
matura
FASE 2
nel midollo le cellule B interagiscono con le cellule stromali e ricevono i segnali necessari
per la sopravvivenza (IL7). in questa fase si ha la rimozione delle cellule B autoreattive che
vanno incontro a delezione clonale, le cellule B prendono contatto tramite le molecole di
adesione alle cellule stromali.
se la cellula vede un antigene e riconosce ad alta affinità Allora va incontro a morte. le
cellule che incontrano antigeni solubili non ricevono uno stimolo sufficiente per determinare
la morte, di funziona ed entrano in uno stato di anergia e possono fuoriuscire dal midollo
osseo successivamente negli organi linfoidi secondari possono essere riattivate.
le cellule che non incontrano gli antigeni escono dal midollo osseo come cellule B mature.
la catena leggera può andare incontro a riarrangiamento i successivi quindi dopo l'incontro
con l'antigene potrebbe innescarsi un secondo riarrangiamento che ne cambia la specificità.
cellule autoreattive possono andare incontro a correzione recettoriale oppure a morte per
apoptosi.
FASE 4
nel linfonodo le cellule B possono incontrare l'antigene che è stato trasportato dalla linfa e
possono attivarsi lo scopo dell’attivazione è avere sufficienti anticorpi per contrastare
l'infezione sia dunque un aumento delle cellule B specifiche per l'antigene tramite
proliferazione.
Esistono due tipi di antigene:
- T dipendenti necessitano delle cellule ti per attivare le cellule B
- T indipendenti Sono in grado di indurre l'attivazione delle cellule B in modo
indipendente dalle cellule T
T INDIPENDENTI
gli antigeni T indipendenti possono essere classificati di tipo 1 o di tipo 2. gli antigeni che
inducono proliferazione sono di tipo 1 mentre antigeni polivalenti che inducono l'attivazione e
la produzione di anticorpi vengono definiti di tipo 2
T DIPENDENTI
necessitano segnali che attivano Le cellule B provenienti dalle cellule TCD4.
nei linfonodi le cellule dendritiche attivano le cellule TCD4 e le cellule B, vedono l'antigene e
lo internalizzano attraverso la via esogena questo viene processato e presentato alle cellule
T A questo punto la cellula T può interagire con la cellula B preattivata che si attiva. le cellule
T sono attivate da molecole costimolatorie.
le cellule B nell'area delle cellule T producono un primo Focus che viene chiamato follicolo
primario il segnale è fondamentale per le cellule B e il CD40 e il ligando presente sulle
cellule T CD40L la cellula ti deve essere attivata perché deve esprimere CD40L.
le cellule B possono subire due destini:
1. Nel follicolo primario diventano plasmacellule che producono IgM, le plasmacellule
rimangono nel midollo osseo come cellule della memoria presentano un citoplasma
molto ricco di reticolo endoplasmatico poiché il loro compito e sintetizzare anticorpi.
una plasmacellula è diversa da una cellula B poiché non presenta l'antigene, non
esprime la classe II e infine perché produce rilascia anticorpi
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2. continuano il processo di differenziamento e quindi si trasferiscono nell'area delle
cellule B chiamata centro germinativo questo centro è formato da una zona Chiara è
una zona scura dove le cellule B continuano a proliferare (centroblasti). vi sono
cellule dendritiche follicolari e cellule follicolari nella zona Chiara le cellule dendritiche
follicolari Sono nel centro germinativo caricate con l'antigene sotto forma di
immunocomplesso nel centro germinativo avvengono tre fenomeni:
a. ipermutazione somatica: Durante la fase di proliferazione si accumulano
nella regione variabile mutazioni puntiformi casuali lo scopo è quello di
generare anticorpi con aumentata affinità per l'antigene
b. mutazione per affinità: avviene la selezione delle cellule B che hanno
assunto Maggiore affinità per l'antigene. questo avviene grazie alle cellule
dendritiche follicolari
c.