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PROCESSO INTEGRALE
2 A titolo di esempio, dal diagramma di Mollier a 20°C e 70% di umidità si calcola un contenuto di acqua pari a 9g/kg
(1.245 % Vol.) e un dew point di circa 14°C.
Frazionamento aria - 2
La produzione di O2 (e di H2) per elettrolisi dell’acqua ha perso del suo passato interesse. Date le
caratteristiche dell’aria, i processi di frazionamento constano delle seguenti operazioni:
1. purificazione, in particolare da CO2, H2O e idrocarburi
2. liquefazione sotto pressione e a bassa temperatura
3. rettifica dell’aria liquida
La liquefazione dell’aria consiste nei seguenti passi:
1. compressione (
processo supposto isotermo dato che avviene a temperatura ambiente o,
comunque, a T > 260 K; RIGOROSAMENTE IL COEFF. J-‐T è DI POCO POSITIVO PER COMPRESSIONE SI
!
HA LEGGERO AUMENTO DI T)
2. raffreddamento per scambio termico CON SCARICO DELLA CONDENSA
3. espansione isoentalpica in valvola con conseguente liquefazione e raffreddamento
Negli impianti moderni ad alta potenzialità la purificazione da CO2 e H2O viene effettuata
contemporaneamente all’operazione di raffreddamento (prima dell’espansione, che ne provoca uno
ulteriore). L’azoto può essere inoltre prodotto per assorbimento mediante la tecnica PSA (Pressure
Swing Adsorption). L’ossigeno può essere prodotto anche attraverso la tecnica VSA (Vacuum Swing
Adsorption).
PURIFICAZIONE DELL’ARIA (fin qui l’aria è ancora in fase gassosa)
In passato l’eliminazione di CO e H2O (VISTO CHE ARIA è UMIDA NORMALMENTE devo operare
deumidificazione/disidratazione) dall’aria entrante era ottenuta per via chimica per trattamento con
soluzioni di NaOH e con KOH solido; questo modo di procedere, che implica un consumo di reagenti
chimici, è relativamente oneroso. Negli impianti moderni, la depurazione dell’aria da CO2 e H2O è
ottenuta per via fisica in vari modi:
1. impiego degli scambiatori-rigeneratori Frankl-Linde il funzionamento dei rigeneratori è
!
di tipo alternato: mentre uno scambiatore è in fase di purificazione e raffreddamento dell’aria
entrante compressa (che deve arrivare al di sotto della sua T critica), l’altro è in fase di
rigenerazione mediante una corrente di N2 freddo espanso (a bassa P, ca. 1 atm) che viene
quindi recuperato impuro; ad intervalli di tempo regolari si inverte la marcia facendo passare
l’azoto nel condotto dove prima era passata l’aria
2. scambiatori reversibili in questi apparecchi lo scambio termico tra le correnti calde e fredde
!
si effettua attraverso una parete evitando in questo modo la perdita di tempo dovuta
all’inversione dei flussi necessari negli impianti Frankl-‐Linde
3. unità di essicazione e decarbonatazione con setacci molecolari
Negli scambiatori rigeneratori del tipo Frankl-Linde ciascun sistema di rigeneratori è generalmente
costituito da gruppi di due torri di alcuni metri di altezza, riempite di materiale ad alta capacità termica.
Il funzionamento di queste torri è a cicli alternati: mentre in una torre passa l’aria entrante, compressa,
nell’altra passa l’azoto GASSOSO (
!prodotto di testa della colonna di rettifica a bassa pressione oppure
passa l’ossigeno prodotto di fondo della colonna di rettifica a bassa pressione oppure una miscela
!
O2-‐N2 proveniente dalla rettifica) freddo espanso. Dopo ogni ciclo, ciascuno della durata di pochi minuti,
i sensi vengono automaticamente invertiti: l’aria calda entrando si raffredda venendo a contatto del
materiale di riempimento delle torri, raffreddato nel ciclo precedente dall’azoto (o dall’ossigeno, o da una
miscela O2-‐N2) freddo uscente. Questo sistema consente ANCHE (non c'è quindi bisogno di precedenti
passaggi di purificazione) la depurazione dell’aria entrante da CO2 e H2O, che, solidificando, si
depositano nel rigeneratore e che vengono successivamente asportati dai gas freddi uscenti (di azoto).
Per questo motivo l'azoto l’ossigeno che si ottiengono con gli impianti Frankl-‐Linde non sono
particolarmente puri, contenendo appunto l’H2O e la CO2 asportate dai rigeneratori.
Inoltre, durante la fase ad aria, la temperatura aumenta verso la fine della fase ed il grado di purificazione
dell’aria diminuisce. Ne consegue che l’aria purificata nei rigeneratori contiene più CO2 di quanto non
corrisponda alla (concentrazione di) saturazione alla sua temperatura media di uscita.
Allo scopo di facilitare la purificazione dell’aria entrante, il materiale di riempimento utilizzato negli
impianti moderni è costituito da setacci molecolari, che hanno un elevato potere assorbente per CO e
H2O.
Gli scambiatori Frankl sono più economici, più facili da costruire e più efficienti rispetto agli scambiatori
tubolari usati in precedenza.
Negli impianti di essicazione e decarbonatazione l’aria ambiente passa su un filtro, viene compressa,
raffreddata e successivamente (??), dopo lo scarico della condensa, viene inviata all’unità di essicazione e
decarbonatazione che utilizza setacci molecolari sui quali si adsorbono il vapor d’acqua, l’anidride
carbonica e eventuali altre impurezze (e.g. idrocarburi).
Le unità di essicazione e decarbonatazione possono essere del tipo a flusso assiale (orizzontale o
verticale) oppure a flusso radiale e vengo