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REALIZZAZIONI CONCRETE DEI FONI SONO TUTTE VARIANTI LIBERE.

Coppie minime: coppia di parole che per la presenza di un unico fonema differente presentano un

significato non uguale.

PARE – BARE

Es. PARE > PERE > PANE > PARI

BARE > BERE > BASE > BARI

5.4. Allofoni

Due o più foni che coesistono in distribuzione complementare sono allofoni di uno stesso

 fonema. Ad esempio, nell’italiano del Nord:

1. [s]era, [s]emplice, [s]orriso

2. lapi[s], note[s], ribe[s]

3. [s]paurito [s]tupido [s]cavare [s]pirito

4. ro[z]a, ri[z]o, corro[z]o, a[z]ola, a[z]ino

5. [z]dentato, [z]modato, [z]gocciolare, [z]naturato, [z]bagliare

Il fono ricorre in:

[s]

o posizione iniziale di parola prima di vocale #___V

 posizione finale di parola ___#

 prima di una consonante sorda ___C

 sorda

Il fono ricorre invece:

[z]

o tra due vocali V___V

 prima di una consonante sonora ___C

 sonora

/s/ livello fonologico fonemi

®

[s] [z] livello fonetico varianti

®

#___V V___V

___# ___C [sonora]

___C [sorda]

5.5. Varianti libere

Se due suoni foneticamente simili si possono trovare nello stesso contesto, ci sono due

 possibilità:

6 se danno luogo a due parole con significato diverso:

o i due foni sono realizzazioni di due fonemi

se il significato non cambia:

o sono varianti libere dello stesso fonema

CLASSIFICAZIONE DELLE CONSONANTI OPPOSIZIONI FONOLOGICHE

In un sistema, ogni unità si definisce in relazione a tutte le altre unità. I fonemi di una lingua

intrattengono tra loro un rapporto di opposizione:

/t/ /d/

[+ consonante]

[+occlusiva]

[+dentale]

[-sonoro] [+ sonoro]

L’unico tratto che li distingue è quello della sonorità, perciò sono opposte nella sonorità. Tale tipo di

opposizione è detta bilaterale, cioè che la parte uguale dei fonemi base di comparazione è propria solo

dei membri dell’opposizione. Solamente questi fonemi presentano questi tratti in comune

/t/ /k/ p

[+ consonante]

[+occlusiva]

[- sonoro]

[+ dentale] [+ velare] [+ bilabiale]

Questa base di comparazione non è esclusiva di questi due fonemi, ma è condivisa anche dal fonema

/p/. tale tipo di opposizione è detta multilaterale quando i tratti sono condivisi da più fonemi.

SCELTA DEI TRATTI: per quanto riguarda i tratti [+ sordo] [+ sonoro] si pone il problema di quale

scegliere tra i due: dato che sono le consonanti sonore ad essere marcate (nel senso che hanno un

tratto positivo in più , quello meno fricativo ) si è arrivati alla conclusione che dovrà essere utilizzato il

tratto [+/- sonoro]

CHIARIMENTO!! Vi sono lingue che presentano esclusivamente fonemi SORDI, dunque i suoni sonori,

essendo meno diffusi, sono considerati MARCATI. Ad esempio, lo spagnolo presenta fonemi fricativi

esclusivamente SORDI.

Il medesimo problema si pone con i tratti [+/-orale] [+/- nasale] sulla base di ciò che abbiamo detto

prima, dato che sono le VOCALI NASALI ad essere MARCATE, si andrà a scegliere il tratto [+/- nasale].

Vi sono poi opposizioni privative e non privative: questo tipo di opposizione riguarda quella coppia di

fonemi in cui in fonema (/t/) ha le proprietà x e l’altro fonema (/d/) ha tutte le proprietà: x+1. Dunque

/t/e /d/ presentano un’opposizione privativa; l’opposizione è detta non privativa quando saranno

coinvolti più tratti.

Il termine dell’opposizione che ha una proprietà in più è detto marcato (/d/).

Infine, vi sono le opposizioni costanti e neutralizzabili

Vi sono lingue in cui l’opposizione tra /l/ e /d/ è neutralizzabile in determinati contesti: l’esempio

classico è quello tra Rat (pensiero) e Rad (ruota) in TEDESCO entrambe vengono pronunciate “t”, vi è

la neutralizzazione dell’unico tratto che distingue i fonemi.

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Al GENITIVO le due consonanti sono interconsonantiche Rat e Rades e dunque non vi è la

neutralizzazione.

Questo tipo di neutralizzazione non riguarda solo /t/ e /d/, ma tutti i contrasti sonoro /non sonoro

questo è un fenomeno noto come desonorizzazione delle sonore in finale di parola.

Secondo la scuola di Praga, l’esito della neutralizzazione e l’ARCIFONEMA

Rad Rat /raT/ /raT/ in questo caso non costituiscono COPPIE MINIME, in quanto in

 trascrizione fonologica sono uguali

Rades Rates /rades/ /rates/ costituiscono COPPIE MINIME

In TEDESCO ha la velare sonora /g/ in posizione finale di parola diventa sorda: Aleg, zwanzig sono

aspirate, ciò vale per tutte le sonore in finale di parola e di morfo: b abreisen.

L’ARCIFONEMA è dunque un fonema intermedio tra due o più fonemi, risultante dalla neutralizzazione

di un’opposizione fonologica.

CHIARIMENTO!!! Le nasali assumono il punto di articolazione della consonante __________

Es. tango essendo /g/ una velare, la n sarà velare.

Tanto essendo /t/ una dentale, la n sarà dentale. (pag 9)

L’arcifonema si ha quando vi sono varianti condizionate, due fonemi.

In linguistica è presente il fenomeno dell’ASSIMILAZIONE, ovvero quando un fono diventa simile al fono

che prende o segue.

Si parla di:

ASSIMILAZIONE REGRESSIVA quando viene assimilato il 1° elemento FACTUM: FATTO

ASSIMILAZIONE PROGRESSIVA quando viene assimilato il 2° elemento QUANDO: QUANTO;

REGRESSIVA INFELICE questo tipo di assimilazione è detta si SONORITA’ come anche nel caso

 

di SPELLARE / SBALLARE.

TOTALE: quando un fonema diventa uguale a un altro. Es. legale + prefisso negativo IN + LEGALE:

ILLEGALE; in questo caso N L

PARZIALE: quando un suono diventa simile a un altro. Es. INFELICE: N prende il punto di articolazione

di F.

esempi

Assimilazione totale regressiva (punto e modo di art.)

 i[n+r]agionevole i[rr]agionevole, i[n+l]ogico i[ll]ogico

® ®

Assimilazione parziale regressiva

 al punto di articolazione:

o i[n+p]robabile i[mp]robabile, i[n+b]evuto i [mb]evuto

® ®

al tratto di sonorità:

o [s+b]attere [zb]attere, [s+r]agionare [zb]ragionare

® ®

Assimilazione totale progressiva:

 mo[nd]o mo[nn]o (romanesco)

®

o wa[nt] to wa[nn]a (ingl. ‘volere’)

®

Assimilazione parziale progressiva:

 do[g+s] do[gz]

®

Assimilazione a distanza (metafonesi o Umlaut)

 nero (sg.) niri (pl.) (umbro meridionale [ne:ro]/[ni:ri], ‘nero/neri’)

®

o toso (sg.) tusi (pl.) (veneto [to:zo]/[tu:zi], ‘ragazzo/ragazzi’)

®

o

Esiste un fenomeno opposto all’assimilazione, ovvero la dissimilazione: tale fenomeno si verifica

quando due fenomeni si differenziano:

Es. ARBOR > ALBERO. In ITA non vi è alcuna legge che trasformi R in L.

Ci sono forme che colpiscono la fine e l’inizio di una parola chiamato SANDHI una forma di SANDHI è il

rafforzamento sintattico.

Il fenomeno della metafonesi si verifica quando la VOCALE RADICALE cambia per influsso della vocale

della desinenza: NERO al plurale in siciliano diventa NIRI essendovi la I finale, la vocale radicale da

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E>I. lo stesso accade in altre lingue, come il tedesco: originariamente si diceva Gast > Gasti tramite

la metafonesi è caduta la I Gast > Gäste

Il fenomeno opposto alla metafonesi è l’armonia vocalica: per influsso della vocale radicale cambia la

desinenza, ad esempio nel TURCO.

UOMO: ADAM al plurale ADAM-LAR, mentre EU diventa EU-LER

I TRATTI DISTINTIVI

Le opposizioni privative hanno costituito la base per lo sviluppo di una teoria fonologica nota come

BINARISMO, dovuta a Roman Jakobson. In base a tale teoria ogni elemento linguistico si differenzia

dagli altri per una serie di scelte binarie. Si era pensato che il FONEMA fosse l’unità minima, ma in

realtà questo può essere analizzato in un insieme di tratti distintivi, che definiscono quel fonema in

opposizione a tutti gli altri.

IMPORTANTE!! È sufficiente un tratto distintivo per apporre due fonemi; vi sono fonemi che hanno

un’elevata PORTATA / VALENZA FONOLOGICA, cioè che danno origine a numerose COPPIE MINIME

Per distinguere la e e le o chiuse dalle e e o aperte è stato aggiunto il tratto +/- BASSO. Le APERTE sono

BASSE, le CHIUSE sono MEDIE. La e e la o aperte sono aperte BASSE.

Ogni fonema, dunque anche le CONSONANTI, può essere analizzato in un insieme di tratti distintivi che

definiscono quel fonema in opposizione agli elementi.

I TRATTI DISTINTIVI DELLE CONSONANTI

Una particolare categoria di consonanti sono le SONANTI, che fungono da VOCALE.

Es. TRIESTE in SLAVO: TRST R sonante funge da vocale. Sono anche dette SONORANTI, sono più

sonore delle altre e vengono prodotte senza ostruzione del flusso d’aria: Ne fanno parte le LIQUIDE, le

NASALI e le SEMICONSONANTI.

Tutto ciò per dire che: il tratto [+ SONORANTE] riguarda i fonemi per la produzione dei quali l’aria

fuoriesce dall’apparato vocale piuttosto liberamente: le vocali, le semiconsonanti, le liquide e le nasali.

Il tratto [- SONORANTE] è proprio [+ SONORANTE]:

m n n con gambetta l gl r j w

[+ sillabico]: sono i fonemi che possono fungere da nucleo sillabico; [- sillabico] i fonemi che

 non possono fungere da nucleo sillabico. Le consonanti sono [- sillabico], le vocali [+ sillabico].

In italiano nasali e liquide sono [- sillabico] ma in altre lingue possono anche essere anche [+

sillabico].

[+ consonantico]: sono i fonemi la cui realizzazione implica un’ostruzione dell’aria. questo

 tratto viene aggiunto a causa delle APPROSSIMANTI (j w ) che hanno tratto – SILLABICO e –

CONSONANTICO; tutte le altre consonanti hanno il tratto + CONSONANTICO.

9 [+ sonorante]: sono i fonemi per la produzione dei quali l’aria fuoriesce dall’apparato vocale

 piuttosto liberamente e sono le vocali, le semiconsonanti, le liquide e le nasali. Le consonanti [-

sonorante] sono dette ostruenti.

[+ SONORO] riguarda i suoni prodotti con vibrazione delle corde vocali.

 [+CONTINUO] si oppone al tratto [MOMENTANEO]: le consonanti con tratto [+ CONTINUO] sono

 suoni la cui articolazione può essere protratta nel tempo (s, z, r…); le consonanti MOMENTANEE

sono quelle che si producono con un’esplosione o che iniziano con questa (OCCLUSIVE,

AFFRICATE).

[+ NASALE] riguarda i suoni prodotti con il velo palatino abbassato (l’aria passa anche

 attraverso il naso)

[+ STRIDENTE] riguarda le consonanti prodotte tramite una frizione dovuta all’attrito (FRICATIVE,

 AFFRICATE)

[+ laterale]: il flusso d’aria supera l’ostacolo (la lingua) dai due lati.

 [+ anteriore]: suoni

Dettagli
A.A. 2017-2018
12 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher armando.arena.73 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Glottologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Aliffi Maria Lucia.