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COMPETIZIONE INTRASPECIFICA
Avviene in modalità differenti a seconda della specie. Gli individui di una stessa specie utilizzano una risorsa che è limitata.
- Competizione per zuffa: all'aumentare dell'intensità della competizione, la crescita e la riproduzione sono ridotte in egual numero per tutti gli individui della popolazione.
- Competizione per contesa: alcuni individui si assicurano più risorse impedendo agli altri di condividerle.
- Competizione per sfruttamento: i competitori non interagiscono direttamente.
- Competizione per interferenza: interazione diretta tra competitori (per difesa, territorialità). Con popolazioni poco dense in poche settimane l'individuo raggiunge il peso di 1 grammo, se la popolazione è molto densa l'individuo non raggiunge uno; quindi la popolazione cresce molto meno. Se ci metto molto a crescere avrò meno tempo per riprodurmi (ho impiegato troppo tempo per arrivare allo stadio adulto).
Per le piante,
ad esempio, in condizioni di poche piante la pianta cresce molto più rapidamente e con dimensioni maggiori a causa della maggiore disponibilità di terreno e nutrienti.
AUTODIRADAMENTO Se aumento l'affollamento il tasso di accrescimento diminuisce; l'attività generica aumenta ovvero aumenta lo stress perché ho bisogno di cercare più risorse. Questo significa però aumentare il metabolismo, cioè aumentare gli scambi causando un aumento di mortalità. Se quest'ultima aumenta rimangono gli individui più forti, che porterà ad un aumento della taglia. L'autodiradamento porta a promuovere dei fenotipi più grandi. Questo accade anche con le piante. Esempio (destra) Se aumento il numero di individui aumento lo stress, che porta a delle scissioni delle popolazioni (migrazioni) per andare a cercare spazi differenti con risorse. Inoltre si visualizza un incremento di contatti aggressivi, ma lo stress provoca anche un
La competizione è una delle cause principali della divergenza tra le specie.
Nel tempo la zona della competizione viene evitata perché come individuo non è conveniente e meno funzionale.
A. Interazioni positive: convergenza e specializzazione
Se una delle due specie viene a mancare, l'altra non riesce a sopravvivere. Si parla infatti di relazioni obbligatorie.
COMPETIZIONE INTERSPECIFICA: relazione in cui due o più specie si influenzano negativamente:
- Per consumo (consumo di una risorsa condivisa)
- Per prelazione (occupazione di un substrato)
- Per sovraccrescimento (impedimento fisico accesso alle risorse)
- Per interazione chimica (produzione delle tossine che inibiscono la crescita, allelopatia)
- Territorialità (esclusione da uno spazio)
- Per scontro (contesa non territoriale)
Un esempio di consumo di risorsa condivisa riguarda la ghianda, alimento sfruttato da diversi animali. Rn = termine di crescita(1-N/K) = termine di
regolazione- alfaN2 è il coefficiente degli scoiattoli che rubano le ghiande all'aghiandaia. Più è grande alfa o N o entrambi più è elevata la loro capacità di rubarle e più andrò a ridurre (K1-N1). Lo stesso discorso si applica al contrario con betaN1. Quest'ultima cosa vuol dire che ci sono delle coppie di valori che portano a un equilibrio. Questo per la specie 1. Questo per la specie 2.
COMPETIZIONE E NICCHIA ECOLOGICA
Esempio di Gause (1934) I parameci sono stati sfruttati per formulare questo principio. All'inizio li ha fatti crescere separatamente negli acquari fino a quando le popolazioni vanno all'equilibrio; K per Aurelia e Caudatum sono quelle superiori ma Aurelia poteva sostenere popolazioni più alte e Caudatum più basse. Dopodiché ne ha presa una delle due e l'ha unita all'altra; quando le ha messe insieme ha visto che Aurelia ha abbassato la sua K, mentre la specie Caudatum
inizialmente stava crescendo, poi è progressivamente scesa fino allo 0. Alla fine la K della specie Aurelia è tornata in cima perché l'altra è stata completamente esclusa. Questo perché specie con esigenze ecologiche simili che condividono acqua, nutrienti, una delle due andrà all'esclusione. Successivamente ha preso una terza specie: Bursaria, dopo un po' riusciva a convivere con le specie precedenti perché si nutriva dei resti del cibo delle altre due; infatti se mi nutro di altra sostanza organica evito di nutrirmi di quello del competitore ma mi interesso di un'altra porzione dello spettro ecologico. Se mi diversifico riesco a sopravvivere. Questo esperimento ha portato alla formazione del principio di Gause. Un altro esperimento è stato con le Diatomee: caratterizzate da un guscio silicio che rappresenta una risorsa importante. Nel primo acquario si è messa una specie ad una determinatatemperaturavedendo che la silice diminuiva nel tempo così come nella seconda specie indica che entrambe usano il silicio per nutrirsi. Ma se le metto insieme si vede che una tende ad essere esclusa dal sistema, per cui una sarà sicuramente più abile (coefficiente alfa o beta di competizione molto alto)
Principio di esclusione competitiva (o principio di Gause) dice che competitori "completi" non possono coesistere. Se due specie coesistono in un medesimo ambiente ciò avviene in ragione del fatto che presentano esigenze ecologiche diverse o perché sono in grado di adattarsi differenziatamente alle condizioni ambientali. Qualora, le due specie presentino le stesse esigenze, allora una delle due specie prenderà il sopravvento sull'altra fino a eliminarla.
Competitori completi vivono nello stesso luogo, hanno le stesse richieste ecologiche e le condizioni ambientali sono stabili, ma la convivenza di specie simili è
Possibile! È possibile grazie a:
- Fattori ambientali
- Variazioni spaziali e temporali delle risorse
- Risorse limitate multiple
- Ripartizione delle risorse
Ovvero una ripartizione della nicchia ecologica.
La germinazione del prato dipende dalle temperature; le piante non germinano tutte allo stesso momento ma hanno esigenze ecologiche differenti. Non è un sistema fisso ma un intervallo in cui si possono avere delle condizioni favorevoli.
Un altro esempio è che le abilità competitive variano nel tempo, in questo caso, in base all'asciuttezza. Quando fa più caldo una delle due specie avrà il sopravvento sull'altra; dipende dalle specie. Questo garantisce un avvicendamento delle specie, una diversità.
Differenziazione sulla base dei canini di una specie e tra maschi e femmine della stessa specie. Le hanno ordinate sulle dimensioni dei canini, questo significa che non si sovrappongono a livello del tratto alimentare funzionale. Quindi si ripartiscono la risorsa.
preda. A volte può essere che un'isola sia colonizzata solo da una specie piuttosto che da un'altra. Se elimino la competizione a livello geografico non si propone il problema della separazione di caratteri. Radiazione adattativa: processo in cui da un progenitore comune si originano più specie, ciascuna in grado di sfruttare differenti caratteristiche dell'ambiente quali risorse trofiche o habitat. Molto spesso le specie competono su più fronti; se le trovo in natura è perché le popolazioni hanno una densità tale che in certe condizioni può essere equilibrata. Le abilità competitive variano lungo dei gradienti; esistono in natura moltissimi gradienti che selezionano le specie in base alle condizioni che trovano. Questo è un esempio perfetto. Ci sono dei limiti fisiologici (come il radicare in acqua o tollerare strati saturi d'acqua) ed anche limiti dati dalla competizione (specie aggressive che riescono a delimitare bene.
Il loro territorio). Cosa succede se elimino una dellespecie? Alcune amplieranno la loro distribuzione perché riescono a colonizzarenuovi territori, altre rimangono lì per un necessità fisiologica.
NICCHIA ECOLOGICA:
E’ stata definita in differenti modi:
Nicchia grinnelliana- (Grinnell, 1917): La nicchia di una specie èdeterminata dalla somma dei requisiti e dei comportamenti dell'habitatche consentono a una specie di persistere e produrre prole. La nicchia èdefinita dal felice complemento di comportamento e tratti fisici. Specie-centrica (-> "equivalenti ecologici").
Nicchia eltoniana- (Elton, 1927): La "nicchia" di un animale significa il suoposto nell'ambiente biotico, le sue relazioni con il cibo e i nemici.
Classificazione delle nicchie secondo il tipo di foraggiamento (“ruolo”).
Comunità-centrica (-> occupazione della nicchia)
Nicchia hutchinsoniana- (Hutchinson, 1957): Ipervolume
Il concetto di n-dimensionale si riferisce a uno spazio multidimensionale, dove le dimensioni rappresentano le risorse e le condizioni ambientali che definiscono le esigenze di una specie.
Il punto di vista preso in considerazione è quello centrato sulla risorsa. In base a questo, la descrizione di una specie si basa su:
- La gamma di condizioni ambientali che le permettono di persistere
- La varietà delle risorse essenziali che essa utilizza