vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
DISTANZA DAL RUOLO, GOFFMAN
Ruolo = aspetto dinamico di una posizione sociale
Status = dimensione statica della posizione sociale. È collegato agli altri tramite legami reciproci
Il concetto di ruolo è legato con il comportamento interazionale di individui concreti nelle concrete situazioni di vita.
Goffman distingue tra una def di ruolo = "Il ruolo consiste nell'attività in cui sarebbe impegnato il detentore se agisse solo in termini delle richieste normative che sono rivolte a chi è in quella posizione". Questa attività non accede nel mondo reale perché è l'estrazione di alcuni aspetti dal comportamento concreto e interazioni concrete.
Goffman def del ruolo = "Performance di ruolo è la condotta effettiva di un particolare individuo quando è impegnato nella sua posizione". Modo concreto per svolgere qualcosa. Atteggiamento analitico che consente di comprendere dinamiche in atto ma
che si trova ad agire in un determinato ruolo sociale. Goffman sostiene che la performance di ruolo non è solo una rappresentazione teatrale, ma un'attività che richiede un impegno costante da parte dell'individuo. Secondo Goffman, il concetto di ruolo non si limita a un insieme di comportamenti predefiniti, ma include anche l'interazione con gli altri attori sociali. Gli "altri di ruolo" sono le persone con cui l'individuo interagisce in relazione al suo ruolo. Ad esempio, nel ruolo di medico di ospedale, gli altri di ruolo possono essere i colleghi, i pazienti, gli infermieri e il personale ospedaliero. Lo studio della performance di ruolo si concentra sul modo in cui le norme, gli atteggiamenti e i significati vengono messi in atto dalle persone che occupano concretamente quel ruolo nelle loro interazioni specifiche con gli altri di ruolo. In altre parole, si analizza come l'individuo si comporta e si relaziona con coloro che occupano ruoli complementari al suo. L'individuo è l'unità fondamentale dell'analisi di ruolo, poiché è lui che si trova ad agire e a interpretare un determinato ruolo sociale.cheesegue/rappresenta il suo fascio di attività obbligatorie. Il sistema assorbe solo parte dell'individuo e quello che egli fa non è di primario interesse. Gli altri di ruolo in relazione ai quali egli performa il suo ruolo rappresentano solo porzioni di queste persone. Ruolo = attività che una persona farebbe se agisse solo in funzione delle richieste rivolte a un individuo nella sua posizione. Il ruolo è l'unità fondamentale della socializzazione. È attraverso i ruoli che nella società sono attribuiti compiti sociali e sono stabiliti accordi per corroborare la loro performance. Performance = realizzazione concreta. Può essere definita come una qualsiasi attività di un determinato partecipante in una determinata occasione la quale è adatta a influenzare in qualsiasi modo chiunque degli altri partecipanti. Prendendo come punto fondamentale di riferimento un particolare partecipante e la sua performance, possiamoriferirci a coloro che partecipano alle altre performance come pubblico, osservatori o co-partecipanti. Quando un individuo o un performer interpreta la stessa parte per lo stesso pubblico è probabile che si instauri un rapporto sociale. Il ruolo sociale si deve pensare in una situazione di carattere dinamico. C'è una doppia prospettiva tra la dimensione della posizione sociale (struttura) e la dimensione della performance del ruolo (come il ruolo viene caratterizzato). Tematizza questa teoria con 4 temi: - reclutamento del ruolo / nel ruolo. Si ha a che fare con la distinzione che oscilla tra i requisiti minimi formali e informali e dall'altra parte i segni di status e impressioni del self-regolarità. Da una parte la durata della posizione e dall'altra si deve distinguere tra performance regolare e performer regolare. - cogenza = vincolo; essere in una posizione significa avere delle pressioni da parte degli altri. Da una parte impegno come effetto strutturale edeterminato ruolo. Questo implica la gestione delle impressioni, ovvero il controllo e la presentazione di sé in modo coerente con le aspettative sociali associate al ruolo che si sta interpretando. La differenziazione strutturale tra i ruoli si riferisce alle diverse caratteristiche e responsabilità che sono associate a ciascun ruolo sociale. Ad esempio, un ruolo di manager avrà delle competenze e delle responsabilità diverse rispetto a un ruolo di impiegato. Questa differenziazione strutturale può influenzare l'estensione dei ruoli, ovvero il grado di autonomia e di autorità che viene attribuito a ciascun ruolo. Dall'altra parte, l'alternanza tra i ruoli inattivi e agiti si riferisce al fatto che ogni individuo può interpretare diversi ruoli sociali in momenti diversi. Ad esempio, una persona può essere un dipendente durante il giorno e un genitore la sera. Questa alternanza tra i ruoli può influenzare i cicli della performance, ovvero il modo in cui le persone si preparano e si adattano ai diversi ruoli che devono interpretare. La segregazione nel reclutamento dei ruoli mette in evidenza come l'accesso alle posizioni sociali sia influenzato dai requisiti minimi richiesti. Questi requisiti possono essere formali, come ad esempio un titolo di studio, o informali, come ad esempio le relazioni personali. Goffman sostiene che durante la performance dei ruoli, i requisiti minimi sono visibili e possono essere segni di status. Questi segni includono comportamenti specifici, titoli formali e il valore sociale associato al ruolo. In conclusione, la performance dei ruoli sociali implica la gestione delle impressioni e la presentazione di sé in modo coerente con le aspettative sociali. La differenziazione strutturale tra i ruoli e l'alternanza tra i ruoli inattivi e agiti influenzano l'estensione dei ruoli e i cicli della performance. Infine, la segregazione nel reclutamento dei ruoli mette in evidenza come l'accesso alle posizioni sociali sia influenzato dai requisiti minimi richiesti.Ruolo che gli sono attribuite nei fatti. Doppia dimensione nella performance le qualità personali:
- Da un lato sono rivendicate dal performer stesso, cioè offerte come proprie del suo self al pubblico del ruolo
- Dall'altro gli sono attribuite nei fatti a lui dal pubblico del ruolo (gli altri del ruolo)
Ne deriva che queste qualità personali si combinano con le caratteristiche generalizzate, cioè quelle che in una determinata società sono attribuite in generale a quella posizione sociale.
Questa combinazione fornisce al performer una base per l'immagine del self per se stesso e una base per l'immagine che avranno di lui e i suoi altri di ruolo.
Un self attende virtualmente l'individuo che entra in una posizione: deve solo conformarsi alle pressioni e troverà un me bell'e pronto per lui.
Regolarità da una parte c'è la posizione composta dalla durata della posizione nel tempo e la funzione della posizione;
dall'altraparte c'è la performance e si deve distinguere tra performance regolare = la necessità di performare regolarmente i ruoli per mantenere nel tempo un'organizzazione e tra performer regolare = l'individuo che performa un ruolo con regolarità. Cogenza del ruolo è il carattere di vincoli che condizionano e pre-orientano il comportamento del ruolo. Ha una sua rilevanza. È connesso alla struttura sociale. Colloca ai lati due concetti: - impegno nel ruolo: effetto di condizionamenti impersonali della struttura sull'individuo - attaccamento al ruolo: quando l'immagine del self offerta da una posizione è per chi la occupa Pluralità dei ruoli da una parte la posizione dall'altra la performance. Nella prima: nella prospettiva della struttura sociale la pluralità dei ruoli mette in relazione la numerosità dei ruoli con le conseguenze strutturali che produce. 3 aspetti: - differenziazione dellastruttura sociale come divisione del lavoro
sociale-intersecazione delle cerchie sociali-tensioni tra i ruoli e forme del controllo sociale
Nella seconda:
- segregazione dei ruoli
- segregazione del pubblico
- conflitto di ruolo
Definizione della situazione
Le notizie riguardanti l'individuo aiutano a definire una situazione permettendo agli altri di sapere in anticipo che cosa egli si aspetta da loro e che cosa essi possono aspettarsi da lui: queste informazioni indicheranno come meglio agire per ottenere una sua determinata reazione.
Gli osservatori, se non conoscono l'individuo, possono raccogliere indizi dalla sua condotta e dalla sua apparenza così da potersi servire di esperienze precedenti fatte con persone abbastanza simili all'individuo presente o applicare ad esso stereotipi non controllati in precedenza.
Da esperienze anteriori si può anche desumere che in un certo ambito sociale ci si può aspettare di trovare solo un determinato tipo di individuo. Si può
Fare affidamento su quanto l'individuo dice o sulla documentazione che egli offre in merito alla sua identità.
Se gli osservatori conoscono l'individuo o ne sanno qualcosa in base a esperienze precedenti all'interazione in esame, essi possono agire nel presupposto che le sue caratteristiche psicologiche abbiano un carattere di generalità e continuità e possano quindi essere utilizzate per prevedere il suo comportamento.
L'espressività dell'individuo si basa su due tipi di attività semantica diversi: l'espressione assunta intenzionalmente e quella lasciata trasparire. Questa distinzione ha una validità solo iniziale.
L'individuo può naturalmente comunicare di proposito informazioni fuorvianti per mezzo di questi due tipi di comunicazione: nel primo caso avremo un inganno, nel secondo una finzione.
Quando l'individuo si trova alla presenza diretta di altri, la sua attività ha il carattere di una promessa.
Gli osservatori si accorgeranno di dover accettare l'individuo sulla sua fiducia, facendogli credito, mentre è in loro presenza, per qualcosa il cui vero valore sarà accertabile solo dopo che egli se ne sarà andato. La sicurezza che gli osservatori sentono nel trarre conclusioni sull'individuo varia a seconda di fattori quali la quantità delle info possedute ma gli osservatori non potranno sottrarsi del tutto alla necessità di agire sulla base di deduzione. È inoltre importante renderci conto del fatto che viviamo basandoci su deduzioni. Quando un individuo è davanti ad altri le sue azioni influenzano la percezione che questi danno della situazione. Gli altri possono essere impressionati dai tentativi fatti dall'individuo per comunicare loro qualcosa o possono non comprendere la situazione ed arrivare a conclusioni diverse da quelle volute dall'individuo o non giustificate dai fatti. Fin tanto che gli altri agiscono come se l'individuoavessetrasmesso una particolare impressione, possiamo adottare una prospettiva funzionale e dire che l'individuo ha realmente proiettato una data definizione della situazione. Sia l'individuo in presenza di terzi proietta una definizione della situazione sia gli altri proiettano una definizione della situazione in virtù della loro reazione all'individuo. Le definizioni della situazione proiettate dai diversi partecipanti sono in armonia l'una con l'altra così che un'aperta contraddizione non avrà mai luogo. Ci si aspetta che ogni partecipante reprima i suoi sentimenti immediati, offrendo un'interpretazione della situazione che egli considera almeno momentaneamente accettabile dagli altri. Il mantenimento di questa parvenza di