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I requisiti per lo strappo sono : eccezionali doti di velocita, equilibrio ed articolarita.
Slancio :
è un movimento composto da due parti: atleta appoggia bilanciere sulle spalle e lo spinge
fino a bloccarlo nella posizione finale a braccia tese sopra la testa. (una delle massime
espressioni di potenza)
L'eta di massima prestazione è intorno ai 22 anni e ci vogliono almeno 6/7 anni di
specializzazione per arrivare ai massimi livelli, pertanto l’eta di inizio di questa disciplina si
sta abbassando.
Perché le categorie di peso?
La Forza muscolare è proporzionale all’area di sezione trasversa del muscolo.
Individui con maggiore massa (e presumibilmente più pesanti) riescono a sollevare carichi
maggiori.
Da cosa dipende la tecnica della pesistica?
1. Coordinazione 2. Proporzione delle leve ossee
3. Capacita sensistivo-sensoriali 4. Flessibilita e mobilita articolare
5. Sviluppo forza e velocita
Si valuta attraverso la valutazione della traiettoria del bilanciere. (avvicinare quanto più
possibile il baricentro al bilanciere).
Pesistica nelle varie fasce di età :
Pre adolescente: Apprendimento delle tecniche fondamentali di sollevamento e degli
• esercizi simili alla disciplina praticata
• Adolescente: Perfezionamento delle tecniche di apprendimento dei vari esercizi.
Miglioramento del tono muscolare e della forza nei principali muscoli posturali
• Specializzazione: Miglioramento e mantenimento della Forza massimale ed esplosiva
nei muscoli agonisti e della Forza generale nei principali distretti corporei
I salti nell'atletica leggera :
I salti in atletica leggera presentano dal punto di vista biomeccanico molte analogie.
• Il salto con l’asta, nella rincorsa e nello stacco, è più simile ad un salto in estensione
• In tutti i salti i parametri che determinano la prestazione sono:
– Velocita di uscita allo stacco e l'angolo di proiezione del cdg
La velocita allo stacco e l'angolo di proiezione sono influenzati da :
– Velocita di entrata allo stacco
– Angolo di impostazione allo stacco
– Angolo di massimo piegamento dell’arto distacco
– Angolo di spinta dell’arto di stacco
– Velocita orizzontale allo stacco
– Velocita verticale allo stacco
– Tempo di stacco
Quali sono i fattori che influenzano la riuscita di un buon salto in estensione?
• Dati Antropometrici
• Capacita organico muscolari
• Tecnica (velocita e angolo di proiezione del cdg)
• Ritmica
• Capacita coordinative
• Resistenza speciale
• Fattori psicologici
Salto in lungo e Record :
È un salto in estensione nel quale gli atleti, dopo una rincorsa, staccano sull’asse di battuta,
cercando di atterrare il più lontano possibile nella buca riempita di sabbia.
La lunghezza del salto viene misurata dal limite di battuta, indipendentemente dal punto
esatto dove l’atleta ha staccato. Il salto in lungo era l’unica disciplina di salto presente nel
programma olimpico antico. Gli atleti correvano con gli ''alteri'' in mano. (pesetti).
E' presente nelle Olimpiadi moderne solo da subito, 1896 mentre per le donne dal 1928.
Le caratteristiche più importanti sono la velocita di uscita allo stacco e l'angolo di
proiezione del cdg.
Rincorsa
Lo scopo della rincorsa è quello di raggiungere la massima velocita controllabile per
effettuare uno stacco e anch'essa si suddivide in più fasi:
- Lunghezza - Corsa veloce - Tecnica di corsa
La partenza può avvenire da fermi (per centrare meglio l'asse di battuta), o con qualche
passo di avvio (per una migliore decontrazione), ma in tutti i casi a partire da una linea di
riferimento. La corsa deve essere elastica e progressivamente accelerata, mantenendo il
busto eretto e ginocchia alte, aiutando così un buon movimento rotatorio delle gambe, al
fine di ottenere un'alta velocita con una buona stabilita.
Stacco (non si cerca la spinta in avanti ma l'elevazione)
Subito prima dello stacco gli ultimi tre appoggi devono essere accelerati.
Il piede poggia su tutta la superficie di battuta con la massima forza, spingendo verso il
basso, anche con una leggera rullata, che serve, assecondando il movimento del corpo, a
utilizzare al massimo la superficie di spinta del piede. Segue la decisa salita del ginocchio
libero per ottenere un ulteriore slancio verso l'alto.
Fase di volo
I movimenti compiuti durante la fase di volo possono variare in funzione dell'atleta, ma
sono sempre finalizzati al mantenimento dell'equilibrio e di annullare l'effetto di rotazione.
Volo veleggiato (o hang style) in cui è prevista una distensione ed un abbassamento
1. dell'arto libero fino ad essere appaiato all'arto di stacco.
A raccolta (o tuck style)
2. Con passi in aria (o hitch-kick) 1½; 2½ o 3½ passi in volo prima dell'atterraggio.
3.
La direzione dello sguardo deve essere verso avanti e un po' in alto sempre per evitare
eventuali rotazioni del busto. In tutta la fase di volo le azioni devono essere fluide e
decontratte al fine di evitare di farsi male nel momento dell'atterraggio.
Atterraggio
L'atleta si trovera con le gambe verso avanti alto ed il busto leggermente inclinato verso le
ginocchia, le braccia si muovono da avanti alto verso dietro basso.
Cerca di atterrare il più lontano possibile con i piedi senza sedersi.
Mondo : Uomo : Mike Powell (8.95) e Donna : Galina Chistyakova (7.52)
Salto Triplo e RECORD :
è un salto in estensione nel quale gli atleti, dopo una rincorsa, raggiungono una zona di
battuta da dove effettuano tre balzi consecutivi cercando di atterrare il più lontano possibile.
L'obiettivo è arrivare il più lontano possibile, ma c'è una grande differenza nell'esecuzione
tecnica dopo lo stacco dalla zona di battuta rispetto al salto in lungo.
Rincorsa: L'atleta cerca di raggiungere la massima velocita possibile con la quale effettua il
balzo. Non si parla quindi di velocita massimale intesa come un velocista ed è
inferiore rispetto alla velocita di entrata di un saltatore in lungo.
Hop Stacco: Attraverso una forte azione dell'arto inferiore (gamba di stacco) l'atleta
◦ eleva il suo centro di gravita staccandosi da terra.
Volo: È la fase in cui l'atleta non ha contatto con il terreno, mantiene l'equilibrio e
◦ con una azione circolare della gamba di stacco ricade sulla stessa.
Step ◦ Stacco: Attraverso una forte azione dell'arto inferiore (gamba di stacco) l'atleta
eleva nuovamente il suo centro di gravita.
◦ Volo: È la fase in cui l'atleta non ha contatto con il terreno, mantiene l'equilibrio e
dopo una accentuata apertura in volo degli arti inferiori va a contatto con il suolo
con la gamba opposta a quella di stacco.
Jump ◦ Stacco: Attraverso una forte azione dell'arto inferiore opposto alla gamba di
stacco l'atleta eleva per la terza volta il suo centro di gravita.
◦ Atterraggio: Arrivo il più lontano possibile dalla zona di stacco.La misurazione
avviene dal segno, lasciato nella sabbia, più vicino alla zona di stacco.
Mondo : Uomo : Edwards (18.29) e Donna : Kravets (15.50)
Salto in alto e RECORD :
è un salto in elevazione ed è diviso in queste 4 fasi:
• Rincorsa : nella quale il saltatore accelera e si prepara per lo stacco;
• Stacco : nella quale l’atleta genera la velocita verticale ed inizia la rotazione
necessaria per il superamento dell’asticella;
• Volo : nella quale il saltatore sale verso l’asticella e poi la supera;
• Atterraggio : nella quale l’atleta completa in sicurezza il salto, atterrando sul
materasso.
La tecnica di Fosbury :
Dick Fosbury è il primo ad usare questo tipo di salto con successo.
La caratteristica principale è che il rimane sotto l'asticella, per cui lo sforzo è
centro di massa
minore rispetto allo scavalcamento verticale. Tale risultato si ottiene grazie a una rincorsa
con traiettoria semicircolare, che ha la capacita di ottenere nel momento dello stacco,
eseguito volgendo il dorso all'asta, una combinazione di energia centrifuga ed elevazione in
un movimento che risulta obliquo all'ostacolo, rispetto al classico scavalcamento verticale
ad angolo quasi retto. Mondo Uomo : Sotomayor (2.45) e Donna : Kostadinova (2.09)
Salto con l'asta e RECORD :
Il salto con l'asta, esercizio fra i più spettacolari e difficili dell'atletica moderna,
Le prime competizioni moderne si tennero in Inghilterra intorno al 1850.
Fra gli abitanti di quella regione, ricca di canali e piccole dighe, era in uso da qualche tempo
valicare tali ostacoli per mezzo di lunghe pertiche, fatte di legno di abete o di frassino.
Inizialmente, quindi, il salto con l'asta si sviluppò più che altro in lunghezza che in altezza,
ma presto fu possibile raggiungere anche altezze considerevoli, prossime ai 4 metri,
spostando le mani per arrampicarsi sull'asta. Questo stratagemma fu proibito intorno alla
fine del XIX secolo, cioè proprio alla vigilia della prima Olimpiade moderna di Atene
(1896).
Infatti, dal bambù, si passò nel 1947 all'alluminio, mentre verso la fine degli anni '50 si
videro i primi prototipi di asta in fibra di vetro (fiberglass), molto leggero ma soprattutto
elastico. Esso è colato a caldo in appositi stampi, con le fibre vetrose che percorrono
longitudinalmente tutta la lunghezza dell'asta.
Le aste non sono tutte uguali: variano in lunghezza e secondo il peso dell'atleta (o della
capacita di piegare l'asta).
E' chiaro che l'obiettivo primario di un saltatore con l'asta è di impugnare sempre più in alto
e di utilizzare aste meno flessibili, capaci di restituire una spinta maggiore nella fase aerea
del salto. Per l'utilizzazione di aste sempre più "dure", si dovra possedere un'ottima velocita
di entrata e soprattutto un'ottima tecnica di "presentazione" ed "imbucata" dell'asta stessa
nell'apposita cassetta.
Attualmente il salto con l'asta mondiale attraversa un fase di stasi, in cui non esiste un atleta
o una scuola dominante in assoluto.
In fisica, il salto con l'asta potrebbe essere definito come la trasformazione di energia
cinetica (rincorsa) in energia potenziale (caricamento dell'asta). Lo scopo principale
dell'atleta è proprio quello di trasferire la velocita di rincorsa all'asta, attraverso l'impulso
dello stacco, per determinarne la flessione e sfruttarne la risposta elastica nel modo più
efficace possibile.
Nel 1999 a Siviglia viene introdotto il salto con l’asta femminile.
Tecnica di base
La