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MISURA DELLA CONCENTRAZIONE
=> rapporto tra soluto e solvente
peso su peso %p/p
– su 100 grammi di soluzione ci sono tot grammi di soluto
– es: NaCl al 2% in H2O significa che ci sono98 g di H2O e 2 g di NaCl
– es: la soluzione fisiologica ha p/p%=0,9 %
–
peso su volume, volume su volume, parti per milione;
– Molarità;
– rapporto tra N.ro moli di soluto e Volume di soluzione
– es: glucosio: peso molecolare = 180 g di glucosio => se in un litro di soluzione sono
– disciolti 180 g di glucosio la soluzione è 1 molare.
Normalità;
– è il rapporto tra il numero di equivalenti di soluto e il volume della soluzione (usato
– per acidi e basi)
es: una soluzione di acido solforico è 1N => in un litro di soluzione è disciolto un
– equivalente dell'acido. Per l'acido solforico il P = 1/2P => in un litro di
equivalente m
soluzione sono disciolti 49 g di acido solforico.
molalità;
– è il rapporto tra il n.ro di moli di soluto e la massa del solvente
– es: una mole di glucosio (180 g) sciolti in 1 Kg di H2O sarà una soluzione 1 molale
– (peso molecolare del glucosio è 180 g);
frazione molare;
– indica la variazione delle caratteristiche della soluzione => proprietà colligative.
– La somma delle frazioni molari è sempre uguale a 1
– Per una soluzione di na di moli A, nb di moli B,... n z moli di Z si definisce frazione
– molare di un componente il rapporto fra il numero di moli di quel componente ed il
numero totale di moli presenti nella miscela
es: 36 g di H2O e 64 g di metanolo => 2 moli di acqua e 2 moli di metanolo la
– frazione molare dell'acqua è 2/2+2= 0,5 che in questo caso è uguale alla frazione
molare dell'etanolo.
Importanza della quantità del soluto
concentrazione molare => Molarità = moli di soluto su Litro di soluzione;
– concentrazione di massa => %p/v = massa del soluto su litri di soluzione;
–
Importanza del numero delle molecole
frazione molare; rapporto tra il numero di moli di molecole di un certo elemento e il numero
– di moli totale;
molalità della soluzione: numero di moli del soluto su 1 chilogrammo di solvente
– parti per milione: numero di particelle di soluto presenti in 1 milione di molecole di
– soluzione;
Soluzioni acquose
L'acqua è il solvente più comune;
– è un dipolo con alta costante dielettrica;
– forma quattro legami H
– è molto coesiva;
– scioglie le sostanze:
– ioniche e polari
–
repelle le sostanze non polari;
– scambia protoni;
– il ghiaccio è meno denso dell'acqua;
–
Elettroliti e non elettroliti
Le sostanze che si sciolgono per dare soluzioni di ioni (es: NaCl) e che conducono elettricità sono
dette elettroliti; le sostanze le cui soluzioni non conducono elettricità, perchè il soluto rimane allo
stato molecolare (es: glucosio ed etanolo), sono dette non elettroliti.
Saturazione e solubilità
esiste un limite della quantità di soluto che posso sciogliere in una definita quantità di solvente:
quando il solvente ha dissolto tutto il possibile ed una parte resta non disciolta la soluzione è
– detta satura e si è quindi raggiunta una condizione di equilibrio dinamico;
in equilibrio dinamico si ha un continuo scambio di particelle tra solvente e soluto;
–
per ciascun soluto possiamo indicare un limite massimo di solubilità, che dipende da:
– natura del solvente;
– il simile scioglie il simile => richiama le interazioni intramolecolari;
– un solvente polare è ideale per i composti ionici e polari;
– i solventi non polari, come benzene e tetracloroetilene C Cl sono migliori per i
– 2 4
soluti apolari;
natura del soluto;
– i nitrati sono molto solubili;
– i fosfati sono poco solubili;
– gli idrogeno fosfati sono più solubili dei fosfati;
– gli idrogeno carbonati sono più solubili dei carbonati;
–
dalla pressione:
– i gas sono più solubili a pressioni elevate => legge di Henry: la solubilità di un gas in
– un liquido è proporzionale alla pressione parziale del gas e ad una costante tipica di
un gas: S=K P
h
dalla temperatura;
– se in un gas in soluzione viene aumentata la temperatura la solubilità diminuisce;
– i solidi invece si sciolgono più facilmente con una temperatura maggiore
– negli altri elementi dipende: un passaggio in soluzione acquosa da 0 a 100°C:
– influisce per NH NO => da 118 a 871 g;
– 4 3
influisce poco per AgF => da 182 a 205 g;
– diminuisce per NH => perchè diventa una gas;
– 3
Entalpia di soluzione: ΔH
E' l'energia scambiata in un processo chimico sotto forma di calore (con pressione ambientale
costante). Da l'idea dello scambio di energia in un determinato processo;
se l'energia che investo è minore di quella ottenuta dalla separazione dei componenti la
– reazione è esotermica;
una sostanza che si scioglie esotermicamente è meno solubile all'aumentare della
– temperatura
alcuni solidi si sciolgono esotermicamente in acqua => MgCl
– 2
se l'energia che investo è superiore di quella ottenuta dalla separazione dei componenti il
– processo sarà endotermico;
una sostanza che si scioglie endotermicamente è più solubile all'aumentare della
– temperatura;
alcuni solidi si sciolgono endotermicamente in acqua => K SO
– 2 4
per dissoluzioni a pressioni costante, il calore prodotto o assorbito è equivalente ad una
– variazione di entalpia, detta entalpia di soluzione espressa in Kjoule/mole
esistono due stadi:
– entalpia reticolare: corrisponde alla rottura del solido, separato in anioni e cationi;
– entalpia di idratazione: calore che si libera quando il soluto si scioglie dovuto
– all'interazione di anioni e cationi col solvente;
Entalpia di idratazione degli ioni:
sono più esotermiche per gli ioni con carica maggiore;
– per ioni di uguale carica, sono più esotermici i valori delle entalpie di idratazione degli ioni
– con raggio atomico minore => gli ioni con raggio minore si disciolgono più velocemente;
il parametro che permette di capire se un composto si discioglie spontaneamente o no dipende da
quest'equazione: ΔG=ΔH-TΔS
PROPRIETA' COLLIGATIVE
una proprietà colligativa è una proprietà che dipende solo dal numero delle particelle del
– soluto presenti nella soluzione e non dalla loro natura chimica;
i cationi e gli anioni in una soluzione di elettroliti contribuiscono separatamente a tale
– proprietà;
coefficiente di Van't Hoff (i): numero di particelle liberate dalla dissoluzione del soluto =>
– per composti elettroliti
per NaCl il coeff =2
–
Queste proprietà sono: tensione di vapore, punto di ebollizione, punto di congelamento, pressione
osmotica.
Ha importanza il diagramma di STAFF: la pressione sulle Y e la temperatura sulle X: permette di
capire come variano le proprietà in acqua;
Proprietà delle soluzioni ideali:
abbassamento della pressione parziale di vapore: P =P X
– i i° i
innalzamento della temperatura di ebollizione: T = k m i
– eb eb i
abbassamento della temperatura di congelamento: T = - k m i
– cr cr i
Abbassamento della tensione di vapore:
legge di Raoult: la tensione di vapore di una soluzione, di un soluto non volatile, è
– proporzionale alla frazione molare del solvente nella soluzione: P=X P*
solvente
il soluto occupa una parte della superficie della soluzione, riducendo cosi la velocità con cui
– le molecole lasciano quest'ultima;