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VITTORIANESIMO E PRERAFFAELITISMO

Dettagli da notare: viso femminile con le stelle tra i capelli e, più sotto, dei gigli nella sua mano. Questa è la versione pittorica che Dante Gabriel Rossetti realizza (lui era sia poeta che pittore) del suo testo poetico "The Blessed Damozel". A cavallo dell'800, alla fine degli anni '40, un gruppo di giovani poeti vittoriani, capitanato da Dante Gabriel Rossetti insieme a Algernon Charles Swinburne, George Meredith e vari pittori tra cui William Holman Hunt e Edward Burne-Jones, costituiscono una confraternita che battezzano preraffaellita perché il loro ideale estetico è quello di recuperare una purezza, una semplicità del tratto pittorico che riporti alla pittura rinascimentale italiana fino all'epoca di Raffaello e non oltre, in quanto la pittura successiva a Raffaello viene vista come una pittura manieristica, quindi priva di ispirazione e fondata su moduli ripetitivi. Fino a Raffaello.testo) e guarda giù verso la terra, dove si trova il suo amato. La parte inferiore del quadro,quella che rappresenta la terra, è invece più scura e meno dettagliata, a simboleggiare la tristezzae la mortalità del mondo terreno. La poesia, invece, descrive la visione della Damozel dall'aldilà,che attende il suo amato sulla terra. Entrambi i lavori, sia il dipinto che il poema, sono pervasi daun senso di malinconia e di desiderio, che caratterizza l'estetica preraffaellita.

testo). Subito sotto troviamo 3 figure, anch’esse femminili, che fanno parte del suo corteggio e che si incontreranno anche nel testo; sotto ancora, troviamo una parte più ristretta, che ha toni anche più scuri, che rappresenta l’innamorato della Damozel e che si trova, nello spazio e nel tempo, in un’altra dimensione, per sottolineare lo stacco temporale e spaziale tra i due -> ben rappresentato nella poesia, nella quale comprendiamo benissimo che la Blessed Damozel si trova già in una dimensione celestiale, paradisiaca (ci fa capire che è morta) mentre il suo innamorato è ancora sulla terra (il giovane si trova in uno scenario realistico: ai suoi piedi c’è un fiumiciattolo, a destra troviamo un albero e sullo sfondo prati e alberi). Un’altra sottolineatura particolare la troviamo nei colori dei due quadri: quello della Blessed Damozel e quello del giovanotto -> mentre nella dimensione

paradisiaca/celestialepredominano i colori caldi, in quella terrena abbiamo colori più cupi.

Dietro la Blessed Damozel ci sono una serie di coppie di giovani innamorati che si abbraccianoe si baciano -> costituiscono lo sfondo del quadro principale -> questi sono le anime degliinnamorati che si son o già riunite in paradiso; le uniche due anime che ancora non si sonoriunite sono quelle della Blessed Damozel e dell’innamorato sotto.

Trattandosi di una fratellanza di autori che erano, soprattutto Rossetti, sia pittori che poeti,abbiamo la possibilità di godere sia di un testo poetico scritto sia della sua trascrizione nellinguaggio artistico della pittura.

Sir Edward Burne Jones e William Burton hanno dato altre due rappresentazioni di questaBlessed Damozel (vedi p.p.) ci sono poi tutta una serie di rappresentazionianche della Lady of Shalott di Alfred LordTennyson (vedi p.p. per le altre)

Ciascuno dei pittori si focalizza su particolariaspetti della

ballata.I quadri costituiscono uno scenario tragico di una avicenda per certi aspetti enigmatica -> situazione della fanciulla isolata che passa il proprio tempo a tessere una tela e che quando guarda la realtà al di fuori della stanza nella quale si è reclusa, viene colpita da un’oscura maledizione (motivi che non vengono specificati né dal poeta né in alcun antefatto) ed è costretta ad abbandonare il proprio lavoro.

Si spezza lo specchio in cui lei osservava la realtà per riprodurla nella sua tela, e la tela stessa si aggroviglia.

La Lady of Shalott è costretta a salire sulla barca e lasciarsi trasportare dalla corrente per giungere alla città emblema di tutto il mito arturiano (Camelot) ma la raggiungerà che sarà già defunta. Impossibilità fin dal principio del sogno d’amore con il famoso cavaliere Lancillotto.

The Lady of Shalott narra quindi la vicenda di una donna che trascorre la sua vita

Tessendo chiusa in una stanza. L'antitesi fondamentale che si articola in tutto il testo poetico, è quella del mondo di sogno nel quale si trova la Lady of Shalott che tesse un mondo reale sulla sua tela, del mondo reale che si trova al di fuori della stanza. Nel testo abbiamo un continuo alternarsi tra la prospettiva dell'interno (la donna vive come quasi reclusa) e le visioni realistiche e concrete del mondo esterno.

Una delle chiavi di lettura più importanti di questo testo è che la protagonista (che riflette, si pone domande, fino alla fine della vicenda nella quale canta) è isolata dalla realtà, e nel momento in cui viene a contatto diretto con essa guardando fuori dalla propria dimora (vede una coppia di amanti, dei contadini che lavorano la terra, il cavaliere di cui si innamora) non ha altra scelta che sacrificarsi. La maledizione che le viene afflitta non è spiegata. Il fatto è che è una metafora della figura.

dell'artista vittoriano -> egli deve per forza fare i conti con la realtà e alcune volte è costretto a qualche sacrificio (cambiando la propria arte, il linguaggio artistico, i soggetti ecc.). The Lady of Shalott è la ballata più compiuta proprio perché si riferisce soprattutto alle origini di questo genere stesso (origine medievale), la forma stilistica è costruita in maniera estremamente precisa (rispetta le caratteristiche stilistiche della ballata). La Ballad of Dreamland di Swinburne è leggermente diversa: mentre The Lady of Shalott ci racconta una storia, quella di Swinburne no -> non ha un protagonista, non ha una figura femminile centrale, non ha una storia mitologica -> è molto più intimistica -> troviamo un rapporto con sé stesso già evidente dai primi versi. Troviamo comunque il rispetto formale di quelle che sono le caratteristiche stilistiche della ballata. Il tema fondamentale di questotesto è l'intimità del poeta che viene celata, nascosta, protetta dal mondo esterno. Le immagini sono tutte proiettate in una sfera interiore: non vi sono contatti, non vi sono scambi, eventi, development. [Un invio (in francese envoi), altrimenti detto in lingua italiana commiato, congedo, è una breve strofa o stanza posta alla fine di un componimento poetico, usata per rivolgersi al suo destinatario (una persona reale o immaginaria)] Slide -> quadri dei più importanti pittori preraffaelliti che riguardano alcuni dei passaggi sulle poesie The Blessed Damozel e The Lady of Shalott. My Last Duchess -> non ha nulla a che vedere con le ballate di Tennyson, Pound, Swinburne -> è infatti un monologo drammatico. Il monologo drammatico è una grande invenzione della poesia vittoriana; i due maggiori rappresentanti sono Robert Browning e Tennyson; i loro monologhi drammatici sono tutti proiettati su personaggi storici o mitologici. Mentre Tennysonsi ispira più a personaggi della letteratura classica o greca o del mito arturiano, Browning è più portato verso personaggi storici. La prima versione di questo monologo drammatico (My Last Duchess) era stata intitolata Italy, in senso ancora più ampio e generico. Nella versione successiva, fine anni '40, viene battezzata con il titolo "My Last Duchess" ed era ambientata alla Corte Estense intorno al 1500, quando la Corte Estense di Ferrara era dominata dai Duchi d'Este. È la storia del Duca Alfonso d'Este e della sua prima compagna di cui non si fa il nome ma della quale lui fornisce abbondanti informazioni in questo monologo che tiene al cospetto di un inviato di un altro nobile (il Conte del Tirolo) per combinare un altro matrimonio. Il monologo drammatico costituisce una nuova invenzione di un genere che finora non era mai stato praticato; deriva dalla tradizione poetica precedente ma non c'era mai stato nessuno che lo

Portasse a uno stadio cosi evoluto di perfezionamento stilistico ed espressivo come Tennysone Browning. Il monologo drammatico ha a che vedere con il dramma perché è in un certo senso un'azione teatrale -> il poeta lo intende come un'azione drammatica in cui il protagonista racconta una storia e in un certo senso la illustra. Si tratta di un'azione che viene raccontata da una sola persona (monologo). In questo monologo ci sono due protagonisti: uno che compie l'azione (racconta, spiega, illustra), l'altro che ascolta e rimane come rapito, incantato. La letteratura Vittoriana in generale e a volte anche la poesia, proietta i protagonisti verso altre epoche, altri luoghi ed altre culture, perché da un lato c'era quella grande attrazione nei confronti del passato perché:

  • visto come momento di fuga dalle difficoltà e dalle problematiche dell'epoca vittoriana, come l'industrializzazione, il rapporto di

incomprensione tra l'intellettuale e la sua epoca diventata troppo materialista - visto come specchio del presente -> sotto il punto di vista delle emozioni, sentimenti e passioni, l'uomo è in un certo senso sempre lo stesso -> proiettando su caratteri immaginari o reali le eterne passioni, eterni sentimenti dell'uomo, il poeta ha la possibilità di scavare nell'anima dei suoi protagonisti e di metterle in scena attraverso questo monologo drammatico.

Ferrara -> è il setting, il posto preciso dove questo monologo ha luogo. Il Duca di Ferrara, protagonista del monologo, è il classico aristocratico del rinascimento italiano, definito "machiavellico" poiché si trattava di una persona priva di scrupoli, ambiziosa, potente, che sa benissimo quali sono i suoi poteri e li esercita senza alcuno scrupolo, senza alcun rispetto per gli altri.

Il Duca mostra all'inviato ambasciatore del Conte del Tirolo un ritratto (un

affresco) -> scostauna tenda e con grande munificenza lo mostra al suo ospite (mette sempre sé ste

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
13 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/10 Letteratura inglese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Claudia1204 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura inglese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Casella Stefano.