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DS GS
sia costante, ossia che il MOSFET sia opeato a una
tensione di overdrive V costante (vedi a fianco).
OV
Notiamo come V appaia come una differenza di
DS
potenziale lungo la lunghezza del canale. Pertanto la
tensione tra il gate e i punti del canale aumenta da
v = V + V a v = V + V – v .
GS t OV GD t OV DS
La profondità del canale dipende dalla tensione, e
specificamente da quanto questo valore supera V ,
t
quindi il canale non ha più profondità uniforme: è più
profondo dal lato del source (v = V + V ) e
GS t OV
meno profondo dal lato del drain (v = V + V –
GD t OV
v ).
DS
Con l’aumento di v il canale si assottiglia e la
DS
resistenza aumenta allo stesso modo. La curva i -v
D DS
non è quindi una retta ma curva come in figura.
L’equazione che governa il tratto semiparabolico è
1
′
= ( ) ( − )
2
Oss. come per v piccolo ottengo essenzialmente
DS
l’equazione del paragrafo precedente. Quest’equazione
rispecchia il fatto che la tensione media che governa
la carica nel canale e quindi i non è più solo V ma
D OV
anche 1/2 v (valore medio della ddp drain-source).
DS
Si nota infine come si possa riscrivere l’equazione,
-18-
• esplicitando V = v – V
OV GS T 1
• svolgendo la parentesi a destra t.c. − ².
2
2.4.3.4 Zona di saturazione
La descrizione sopra assumeva che il canale avesse
una profondità nonzero al drain; perché ciò accada,
v non deve superare V , altrimenti v = V e la
DS OV GD t
profondità raggiunge zero. Si ha il cosiddetto pinch-
off del canale, e aumentando v oltre V non si ha
DS OV
alcun effetto: la corrente rimane costante al valore
raggiunto per v = V . La corrente pertanto satura
DS OV
al valore trovato sostituendo v = V in i ,
DS OV D
1
′
= ( ) ²
2
Il MOSFET entra in zona di saturazione; la tensione a cui avviene è denotata V :
DSsat
= = −
Nota bene che il pinch-off non indica un bloccaggio del canale e la corrente scorre comunque.
2.4.4 p-MOSFET
Abbiamo finora visto un NMOS o n-MOSFET; il
PMOS o p-MOSFET ha le polarità invertite come
mostrato in figura.
Per indurre un canale tra drain e source, viene
applicata una tensione negativa v al gate.
GS
Aumentando il modulo di v oltre il modulo della
GS
tensione di soglia V , per convenzione negativa, un
tp
+
canale p si forma sotto il gate:
| | ≥ | |
Per creare un flusso di corrente nel canale, applico
una tensione negativa v al drain: la corrente i è
DS D
trasportata dalle lacune e scorre da source a drain.
Come per il NMOS definisco una transconduttanza di
′
processo per il PMOS come , e ottengo la
=
′
transconduttanza del transistor = (/).
Il resto della descrizione dell’operazione fisica del p-MOSFET è simile al NMOS, con l’eccezione
che tutte le tensioni hanno segno invertito.
I PMOS sono stati i primi transistor MOS, soppiantati dagli NMOS a causa di dopo aver
= 4
risolto problematiche nel processo produttivo, garantendo maggior guadagno e velocità.
-19-
Oggi domina il CMOS, o MOS complementare, tecnologia che include entrambi i processi sullo
stesso chip come indicato nella figura seguente:
2.4.5 Caratteristica corrente-tensione
Vediamo ora le caratteristiche esterne complete dei transistor MOS; possono essere misurate in DC
o basse frequenze, e sono dunque chiamate caratteristiche statiche.
2.4.5.1 Simbolo circuitale
Mostrati a destra sono i simboli dell’n-MOSFET.
Osserviamo innanzitutto lo spazio tra le linee del gate e
del canale, a significare la presenza dell’ossido isolante.
La freccia della prima figura sta a significare la polarità
del sottostrato (p) e del canale indotto (n).
Anche se il MOSFET è un dispositivo simmetrico, è utile distinguere source e drain senza scrivere
le lettere: a tale proposito si ottiene la seconda figura, che introduce una punta di freccia sul
source. La freccia indica la direzione normale del flusso di corrente e dunque la polarità (canale n).
Oss. che nel simbolo modificato non serve indicare la freccia sul body. Anche se questo simbolo
distingue chiaramente source e drain, in pratica è la polarità della tensione attraverso il dispositivo
a determinare source e drain: in un n-MOSFET, il drain è sempre positivo rispetto a source.
Infine in applicazioni dove il body è connesso al source si ottiene la terza figura, omettendo B.
2.4.5.2 Caratteristica i -v
D DS
Riassumiamo ora le condizioni e formule per l’operazione del MOSFET nelle tre regioni: cutoff,
lineare/triodo e saturazione.
• : no canale, transistor in cutoff / sottosoglia, i = 0
< D
• : canale indotto, operazione dipendente da come segue:
= +
R egione lineare R egione di saturazione
-20-
> ≤
Canale ottenuto da oppure oppure
< ≥
1 1
′ ′
La corrente vale = ( ) ( − ) = ( ) ²
2 2
In ogni caso, = + → = −
Il circuito mostrato è formato da due generatori che provvedono v e v per tracciare la curva
GS DS
del grafico: si imposta un v costante desiderato e si varia v per ottenere i .
GS DS D
2.4.5.3 Caratteristica i -v
D GS
Quando il MOSFET è utilizzato in un amplificatore, lo si impiega
in saturazione. In saturazione, la corrente i è determinata da v
D GS
(o v ) ed è indipendente da v – il MOSFET dunque opera
OV DS
come una sorgente di corrente dove il valore è pilotato da v : la
GS
relazione di controllo è
1 1
′ ′ 2
( )
= ( ) ², = ( ) −
2 2
Questa è la relazione alla base dell’impiego del MOSFET come
amplificatore (la relazione non è lineare, ma ciò può essere
risolto). A destra la curva: osserviamo gli assi diversi a seconda
di voler esprimerla in funzione di v o di V .
GS OV
Il MOSFET visto come generatore di corrente pilotato in
tensione è schematizzato a destra: questo è noto come
circuito equivalente a largo segnale. Il generatore è ideale,
con una resistenza di output infinita che rappresenta
l’indipendenza di i da v in saturazione.
D DS
Questo modello ha un importante problema che rettificheremo dopo un esempio.
Esempio Consideriamo un transistor NMOS fabbricato in un processo a 0.18 μm con L = 0.18 μm e
W = 2 μm. Il processo ha C = 8.6 fF/μm², μ = 450 cm²/V·s, e V = 0.5 V.
ox n tn
Prima di cominciare si determinano i due parametri di transconduttanza di processo e di transistor:
′ 2 ′
⁄ ( ⁄ )
= = 387 , = = 4.3 /²
a) Troviamo V e V tali che il MOSFET opera al limite della saturazione con I = 100 μA.
GS DS D
1 2
Con il transistor in saturazione, , pertanto dai dati
= = 0.22 .
2
Pertanto e al limite della saturazione
= + = 0.72 = = 0.22 .
b) Mantenendo V costante, troviamo il V che genera un I = 50 μA.
GS DS D 1
Con V costante e I ridotto il transistor opera in regione lineare: = ( − ²).
GS D
2
2
Riordinando si ottiene quest’equazione quadratica ha due soluzioni,
− 0.44 + 0.023 = 0;
e di cui solo la prima interessa dato che la seconda è oltre V e
= 0.06 = 0.39 , OV
sappiamo di essere in regione lineare. Dunque = 0.06 .
-21-
c) Per osservare l’utilizzo del MOSFET come amplificatore lineare, supponiamo che sia in
saturazione con V = 0.3 V. Troviamo il cambiamento in i che risulta da un cambiamento di v
DS D GS
partendo da 0.7 V di +0.01 V e –0.01 V.
Per v = 0.7 V, V = 0.2 V, e siccome V = 0.3 V il transistor è in saturazione e
GS OV DS
1 2
= = 86
2
1 2
Per v = 0.71 V, V = 0.21 V: = ⁄ = 94.8 .
GS OV
2
1 2
Per v = 0.69 V, V = 0.19 V: = ⁄ = 77.6 .
GS OV
2
Dunque nel primo caso Δi = 8.8 μA e nel secondo Δi = –8.4 μA. I cambiamenti sono quasi
D D
uguali, dunque l’operazione per piccoli cambiamenti di v è quasi lineare. Questo è un antipasto
GS
del’operazione del MOSFET per piccoli segnali che vedremo in seguito.
2.4.5.4 Modulazione in lunghezza del canale
L’equazione del MOSFET in saturazione, il corrispondente circuito equivalente per largo segnale e i
grafici indicano che in saturazione i è indipendente da v . Pertanto un cambiamento Δv nella
D DS DS
tensione drain-source non causa alcun cambiamento in i – la resistenza incrementale nel drain di
D
un MOSFET saturato è infinita. Questa è un’approssimazione basata sul fatto che, una volta
avvvenuto il pinch-off nel canale dal lato del drain, ulteriori cambiamenti in v non hanno effetto
DS
nella forma del canale. In realtà aumentando v il
DS
punto di pinch-off si sposta verso il source; questo è
illustrato in figura, dove si nota che la tensione lungo
il canale rimane v e la tensione aggiuntiva applicata
OV
al drain appare come una caduta di potenziale
attraverso la piccola regione di svuotamento tra la
fine del canale e il drain. Questa tensione accelera gli elettroni che raggiungono l’estremità